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A.A. Classe
2012/2013 LMR/02 - Classe delle lauree magistrali ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali

Obiettivi formativi

La Laurea magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali si propone di formare laureati che debbano:
• essere in possesso di approfondite e specifiche competenze dei metodi e delle tecniche più all'avanguardia relative alla prevenzione da danni fisico-chimico-biologici, alla conservazione e restauro dei beni culturali;
• avere avanzate conoscenze scientifiche dei materiali che costituiscono i beni culturali, delle loro proprietà fisico- chimiche, della loro struttura, dei loro processi di degrado e d'interazione con l'ambiente di conservazione;
• avere la capacità di intervenire nelle situazioni di emergenza del patrimonio culturale attivando le opportune azioni nelle situazioni di catastrofe;
• avere competenze specifiche dei trattamenti e degli interventi da operare sui materiali e sul loro ambiente di conservazione per prevenirne o limitarne il degrado;
• avere la capacità di monitorare e valutare l'idoneità dell'ambiente di conservazione, e di organizzare e gestire
il controllo del microclima degli ambienti di conservazione del patrimonio culturale;
• saper dirigere la progettazione e la realizzazione dell'intervento di recupero, conservazione e/o restauro in tutte le sue fasi secondo le più moderne e meno invasive metodiche anche utilizzando o coordinando saperi appartenenti a aree disciplinari diverse;
• avere la capacità di progettare protocolli diagnostici mirati ad analizzare e valutare lo stato di conservazione dei beni culturali e dei processi di degrado in atto;
• promuovere la conoscenza di tali metodologie e tecniche con mezzi divulgativi diversi sia in ambito scientifico sia in ambito applicativo;
• possedere un'approfondita conoscenza di almeno una lingua europea oltre l'italiano.
Il corso è articolato in cinque anni e segue due dei principali percorsi formativi professionalizzanti regolamentati dal D.M. n. 87/2009:
• Materiali lapidei e derivati; superfici decorate dell'architettura; (PFP1) (previo accreditamento)
• Manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile, manufatti scolpiti in legno, arredi e strutture lignee, manufatti in materiali sintetici lavorati assemblati o dipinti (PFP2).

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La laurea abilitante in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali forma una figura professionale in grado di rivestire ruoli con responsabilità di controllo e gestione nella conservazione del patrimonio culturale. Gli sbocchi sono:
• aziende ed organizzazioni pubbliche e private operanti nel settore della conservazione, del restauro e della tutela dei beni culturali;
• istituzioni del Ministero dei Beni e Attività Culturali preposti alla tutela dei Beni Culturali (soprintendenze, musei, biblioteche, archivi ecc...).

Il laureato del corso di LM in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali raggiungerà questo obiettivo attraverso:
- l'approfondimento di tematiche quali le tecniche di esecuzione dei manufatti, le tecniche storiche del restauro, la fenomenologia del deterioramento dei manufatti, i metodi e i materiali dei trattamenti conservativi e di restauro, l'illustrazione di casi di studio e restauri esemplari, le normative sulla sicurezza (prevenzione e protezione in laboratorio e nei cantieri mobili), l' uso corretto di materiali e attrezzature (D.P.I), lo smaltimento dei
rifiuti tossici e non tossici, lo studio del comportamento dei materiali costitutivi, l'approfondimento delle tecnologie innovative applicate al restauro e alla conservazione, la prevenzione e la manutenzione programmata, le operazioni di pronto intervento (prime misure di sicurezza in situazioni post-sismiche), nonché la conservazione museale (impianti di condizionamento, vetrine, movimentazione delle opere, ecc)
- l'approfondimento e l'aggiornamento bibliografico,
- l'intervento di restauro conservativo direttamente effettuato su beni culturali
- esami strutturati su progettazioni individuali avanzate, - stages in istituzioni pubbliche o private convenzionate (soprintendenze, musei, laboratori privati. Si raggiungerà questo obiettivo applicando le competenze acquisite anche nella ricerca di documentazione specifica tanto in forma cartacea quanto su supporto multimediale e determinando e/o risolvendo specifiche problematiche così da fornire - nel proprio ambiente lavorativo - quelle risposte diverse e appropriate determinate da un approccio fortemente interdisciplinare insito nella metodologia e nell'oggetto stesso della ricerca. Tali capacità verranno stimolate grazie a esami e lavori applicati, individuali e di gruppo, basati su mirati progetti didattici di apprendimento.
Le metodologie di insegnamento e l'impianto didattico del Corso prevedono, come finalità formativa prioritaria, l'applicazione operativa delle conoscenze acquisite. Le modalità e gli strumenti didattici volti all'applicazione delle conoscenze sono dati da tali strumentazioni, che consentono, peraltro, di affrontare esigenze e problematiche di ordine analitico, progettuale e realizzativo attraverso simulazioni e sperimentazioni inserite nelle attività formative interne ai singoli insegnamenti, nelle attività di laboratorio, nelle esercitazioni e nei tirocini formativi previsti.Tali capacità verranno stimolate grazie a esami e lavori applicati, individuali e di gruppo, basati su mirati progetti didattici di apprendimento correlati alla conoscenza del bene culturale, quale la schedatura conservativa, la mappatura tematica dei fenomeni di degrado e degli interventi effettuati sui manufatti oggetto di intervento, la tecnica di fotografia ed imaging per il restauro e la conservazione dei beni culturali. Le capacità di conoscenza e di comprensione attese verranno altresì verificate mediante l'attività di progettazione di interventi di restauro di casi specifici e mediante la stesura delle Relazioni Tecniche di restauro, con la descrizione puntuale degli interventi effettuati e le conoscenze acquisite nello studio del manufatto.
Le conoscenze acquisite nelle discipline dell'area cosiddetta culturale sono ritenute una risorsa fondamentale per alimentare la creatività e le abilità progettuali, l'invenzione di forme innovative e funzionali. I risultati attesi in ordine alla capacità di applicare conoscenza e comprensione sono verificati in itinere e poi definiti negli esami di profitto utilizzando le strumentazioni indicate e ricercando il livello delle conoscenze delle abilità maturate. Un laureato del corso di LM in Restauro dei Beni Culturali acquisisce - in virtù di un programma didattico diviso in modo equilibrato tanto tra discipline a carattere scientifico e quelle a carattere umanistico, quanto tra insegnamenti di natura teorica e pratico-applicativa - di un bagaglio culturale notevolmente ampio sotto il profilo dell'interdisciplinarità (chimica, fisica, petrografia, biologia, discipline storico-artistiche). Esso gli permette di intraprendere in autonomia ulteriori studi di approfondimento su specifici argomenti di ricerca, di ampliare in maniera mirata le proprie conoscenze adeguandole alle specificità richieste dall'ambiente di lavoro.

Prerequisiti consigliati/obbligatori, prove di ammissione e/o di orientamento

Le prove di accesso si articolano in tre prove due a carattere pratico ed una orale. La prova di disegno consiste nella trasposizione grafica di un manufatto artistico o parte di esso, condotta per mezzo di una riproduzione fotografica in bianco e nero.
La seconda prova consiste nella reintegrazione pittorica su carta bianca con colori ad acquarello di un'immagine dipinta lacunosa al fine di ricostruirne l'unità figurativa, mediante sovrapposizione e giustapposizione di velature
di colori differenti, fino ad ottenere un colore complessivo identico a quello adiacente di riferimento. La prova orale riguarda argomenti di studio relativi alle tecniche esecutive e materiali costitutivi della produzione artistica, alle discipline scientifiche, alla storia dell'arte e dell'architettura. Un'apposita Commissione stilerà una graduatoria di merito in base agli esiti delle prove.

Il Corso, al fine di completare la preparazione culturale degli allievi restauratori è costruito in modo da fornire allo studente una solida base teorica ed anche tutte le conoscenze di carattere tecnico connesse con gli interventi di restauro sulle diverse classi di manufatti previste. L'apprendimento tecnico si svolgerà direttamente nei laboratori di diagnostica e di rilievo; le abilità pratiche vengono acquisite mediante 110 CFU totali, sviluppati nei laboratori e nei cantieri dell'Università con frequenza obbligatoria.

 Piano dell'offerta formativa
Conservazione e Restauro dei beni culturali (LMR/02)

Il corso di laurea abilita alla professione di Restauratore


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