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L’insegnamento della Psicologia, dopo una fugace comparsa nei primi anni del Novecento, inizia all’Università di Urbino nell’A.A. 1937-38, per incarico e contestualmente all’istituzione della Facoltà di Magistero, con uno studioso di primissimo piano, Cesare Luigi Musatti. Musatti deve subito lasciare l’insegnamento, a causa delle “leggi razziali”, ma l’insegnamento continua senza soluzione di continuità negli anni successivi, con altri docenti: Vincenzo La Via, Gustavo Bontadini e Armando Benfenati. La prima cattedra di area psicologica viene attivata nel 1959, con la chiamata di Luigi Meschieri (1919-1985), “ternato” al concorso per professore ordinario, che diventa l’anno successivo Preside di Facoltà. La fondazione dell’Istituto di Psicologia avviene nei primi anni ‘60 ad opera di Meschieri, al quale, dopo la sua scomparsa, l’Istituto è stato intitolato per alcuni anni (attualmente è a lui dedicata un’aula nella sede del Dipartimento di Studi Umanistici). Situato inizialmente nell’edificio centrale dell’Ateneo, poi in piazza Rinascimento 7 e infine in via Saffi 15 (“Nuovo Magistero”), prima dell’avvio dei Corsi di laurea in Psicologia (A.A. 1992-93) l’Istituto annovera tra i suoi componenti alcuni docenti (Aldo Fabi, Pier Giovanni Grasso, Mirilia Bonnes, Flavio Manieri, Renato Rozzi), nonché assistenti, borsisti e contrattisti, poi divenuti a loro volta docenti, a Urbino o altrove (Piergiorgio Battistelli, Paola Cavallero, Glauco Ceccarelli, Lucio de Jorio, Patrizia Pirani, Mario Rizzardi, Serena Rossi, Gianfranco Secchiaroli, Giancarlo Tanucci, Marina Zampolini), e personale tecnico-amministrativo (Lisa Carloni, Salvatore Pira, Alberto Piergiovanni). Successivamente all’apertura dei Corsi di laurea, entrano nel tempo a far parte dell’Istituto altri membri di ruolo, tra i quali Elena Acquarini, Carmen Belacchi, Giovanni Caputo, Fabrizio Doricchi, Andrea Fossati, Matteo Lorenzetti, Roberto Nicoletti, Daniela Pajardi, Fulvio Palma, Maria Pediconi, Mario Rossi Monti, Sandro Rubichi, Emanuele Russo, Guido Sala, Tiziana Schirone, Giacomo Stella, Claudio Tonzar, così come alcuni tecnici e amministrativi (Roberto Carneroli, Gino Lelli, Massimo Rosati, Francesca Schiavo). Oltre che da Meschieri, nel corso degli anni l’Istituto di Psicologia è stato diretto, nell’ordine, da Flavio Manieri, Renato Rozzi, Pasquale Salvucci, Serena Rossi, Roberto Nicoletti, Guido Sala, Serena Rossi, Glauco Ceccarelli. Viene trasformato nel 2009 in Dipartimento di Psicologia e del Territorio (diretto da Serena Rossi), poi inglobato nel Dipartimento di Scienze Umane (DIPSUM), a sua volta confluito nel 2015, con altre compo-nenti, nell’attuale Dipartimento di Studi Umanistici (DISTUM). L’Istituto ha assicurato per un lungo periodo alcuni fondamentali insegnamenti psicologici (Psicologia generale, dello sviluppo, sociale e dell’educazione), coerentemente con il contesto formativo-didattico nel quale si collocava, che era inizialmente quello della Facoltà di Magistero, poi Facoltà di Scienze della Formazione e quindi Scuola di Scienze della Formazione.  Negli stessi ambiti interessati dalla docenza, nonché in contesti applicativi, i suoi componenti hanno svolto una rilevante attività scientifica sia sul campo sia in laboratorio, anche rendicontata più volte dal fondatore in pubblicazioni di carattere nazionale, facendone per anni uno dei centri di ricerca principali del nostro Paese. Tra gli eventi più significativi della vicenda dell’Istituto, si può ricordare l’organizzazione del XIX Congresso degli Psicologi Italiani, nel 1981, promosso dalla Società Italiana di Psicologia (SIPs), quando ancora non esistevano né l’Ordine degli Psicologi né l’Associazione Italiana di Psicologia (AIP). Ben 1400 furono i partecipanti. A cura di Glauco Ceccarelli

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