Università degli Studi di Urbino Carlo Bo / Portale Web di Ateneo


Nel Dipartimento confluiscono interessi di ricerca nelle discipline economiche, sociali e politiche con una lunga tradizione nell'Ateneo urbinate. Esse permettono di coprire un ampio spettro di ambiti di indagine, teorica ed applicata.

Principali aree di ricerca

  1. a) Economia e Management. La ricerca in questo settore si concentra sul funzionamento e sull'evoluzione delle istituzioni economiche e dei mercati reali, dei beni e del lavoro, e di quelli finanziari. Vengono condotte analisi sia teoriche che empiriche con riferimento a diversi aggregati - imprese e sistemi di imprese, settori, regioni e paesi - con attenzione anche alle politiche pubbliche che possono influire sui comportamenti e sulle performance economiche.

Gruppi di ricerca consolidati si occupano in particolare di:

  • - economia e gestione delle piccole e medie imprese, con una specifica attenzione ai processi di start-up/nuova imprenditorialità, ai cambiamenti strategici ed organizzativi nel rapporto con i mercati ed ai modelli emergenti di governance e di responsabilità sociale.
  • - economia e management delle imprese internazionali, con specifica attenzione per la crescita della competitività delle imprese e dei distretti produttivi italiani, alla luce dei mutamenti nei mercati internazionali e nelle dinamiche evolutive dell’economia mondiale;  
  • - economia e management dei servizi, sia privati che pubblici, con particolare attenzione ai modelli e agli approcci tipici del service management e alla diffusione dell’innovazione nel settore pubblico;
  • - modelli di crescita economica e crescita sostenibile, con particolare attenzione: alle teorie sulla crescita economica; all'analisi teorica ed empirica dei rapporti fra innovazione tecnologica, internazionalizzazione e dinamica industriale; allo studio dei sistemi agro-alimentari, della diffusione di tecnologie verdi e dei loro effetti sullo sviluppo sostenibile; alla definizione delle politiche economiche più adatte a favorire l’innovazione, la competitività e lo sviluppo territoriale;
  • - modelli dinamici deterministici e stocastici, in particolare per quanto concerne lo sviluppo e l'applicazione di modelli matematici non lineari;
  • - funzionamento dei mercati finanziari e effetti sui mercati reali, con particolare attenzione sull'instabilità dei sistemi finanziari e i suoi rapporti con consumi, investimenti, commercio estero, innovazione.
  1. b) Sociologia. La ricerca in questo settore si concentra sullo studio dei fenomeni culturali e dei processi normativi, nelle discipline giuridico-politiche (sociologia del diritto; discipline politologiche e sociologiche che studiano i fenomeni politici, economici ed organizzativi) e degli studi culturali.

Fra i temi di particolare interesse, è possibile individuare quelli del multiculturalismo, della cittadinanza dell'identità nazionale, etnica, comunitaria, con particolare riferimento alle forme della loro costruzione culturale, politica e istituzionale ai diversi livelli territoriali.

Fra le tematiche di ricerca di prevalente interesse sociologico, gruppi di ricerca nel Dipartimento si interessano di:

  • - governance delle politiche di welfare, con particolare attenzione alla loro dimensione territoriale, al ruolo delle figure professionali (come gli assistenti sociali) che vi operano e a quello del terzo settore;
  • - in una prospettiva socio-giuridica, la dimensione del diritto e della normatività, relative a temi quali le trasformazioni della famiglia nella società contemporanea (formazione delle famiglie e matrimoni, instabilità familiare, famiglie di fatto, condizionamenti sociali e culturali delle scelte di fecondità e politiche sociali); mediazione familiare; genitorialità, pratiche genitoriali, socializzazione normativa; infanzia e implementazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti; Sociologia della devianza;
  • - in una prospettiva socioantropologica, intesa in un'ottica prevalentemente teorica piuttosto che di ricerca empirica, tematiche attinenti ai fondamenti antropologici del vincolo sociale, alla natura del potere nelle sue varie forme storiche, al rapporto tra cultura e tra religioni nell'ottica del crescente multiculturalismo e dell'irreversibilità della globalizzazione.
  • - i fenomeni migratori, la multiculturalità e la diversità culturale;
  • - le appartenenze religiose e il pluralismo religioso; la discriminazione e lo svantaggio sociale, e il loro intrecciarsi con più consolidate forme di diseguaglianza, nel quadro dei processi intersezionali che incrociano genere, generazioni, salute, istruzione, classe sociale, razza/etnia/origine/nazionalità e religione.
  1. c) Politica. Fra i temi di interesse di area politologica, gruppi di ricerca nel Dipartimento si occupano in particolare di:
  • - comunicazione, partiti, partecipazione e cultura politica, con attenzione a: studio delle campagne elettorali, comunicazione politica dei partiti e informazione degli elettori; comportamento elettorale su base individuale e territoriale; forme della partecipazione politica, del rapporto fra cittadini, istituzioni e partiti e fra politica e territorio; giovani generazioni e cambiamenti socio-politici; trasformazioni dei partiti e mutamento della democrazia rappresentativa; opinione pubblica, mass media e politica estera;
  • - temi di storia del pensiero politico, con particolare attenzione al dibattito sui processi di globalizzazione; il pensiero del confine e la moltiplicazione del lavoro nel mondo globale; l’incidenza delle migrazioni nella ristrutturazione delle politiche pubbliche e degli assetti costituzionali nazionali e transnazionali; il neoliberismo come paradigma economico, politico e antropologico integrale; il tramonto delle dottrine politiche progressiste e il dibattito sul neorepubblicanesimo e sul populismo, in particolare in America del Sud; la discussione su nuove forme di democrazia di base e i nuovi movimenti politici; temi e problemi dei pensatori politici contemporanei: Foucault, Agamben, Laclau, Ranciére, Badiou, Negri; le nuove guerre e la discussione sullo stato di eccezione globale; il pensiero femminista oltre la cultura di genere;
  • - rapporti fra stati, enti locali e sovranazionali, nelle forme e pratiche di applicazione e implementazione del controllo sociale. In particolar modo, sono oggetto di studio le tensioni fra localismo, globalizzazione e trasformazioni degli Stati nazionali; la ridefinizione della cittadinanza. La dimensione politica, relativa ai modelli di rappresentanza, alle nuove istituzioni di governo (UE), al mutamento dei poteri di quelle tradizionali (comuni, regioni, Stato);

processi di formazione della cittadinanza. Infatti, le trasformazioni che investono le relazioni fra stati, enti locali e istituzioni internazionali stanno cambiando le basi del riconoscimento dei diritti e delle identità su base territoriale e imponendo un dibattito sul tema dei beni comuni, tanto che alla definizione delle appartenenze contribuiscono principi diversi in rapporto al territorio (a base civica o identitaria), al genere, alla generazione e (riprendendo il filo della tradizione) alla religione. Da questo punto di vista, è di particolare interesse la “sfida” posta ai confini sociali e politici interni ed esterni da alcuni processi.

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