Logli e Urbino

(rimembranza e/o rêverie)

Nel gioco quadrangolare di luci e ombre che si allungano dalle alture di Palazzo Bonaventura sino a quell’ampio spazio prospettico in cui ha trovato origine il modello rinascimentale, si consuma l’esistenza di Mario Logli, novello artifex che in quella Piazza, dedicata a Federico di Montefeltro, ha trascorso l’infanzia, formandosi nelle adiacenti aule ducali, assorbendone le atmosfere e costruendo quelle vedute trasognate di una Urbino celata tra le vallate e le forre indorate dal primo sole e da bianche e soffici nebbie, come di un mare irreale, da miracolo o da pittura protorinascimentale.

INDIRIZZO

Palazzo Bonaventura, Aula Magna Rettorale
via Saffi 2 – 61029 Urbino PU

ORARI DI APERTURA

Sabato ore 9.30 – 12.30 (ultimo ingresso ore 12.00)
(da marzo ad ottobre, fatto salvo lo svolgimento di eventi istituzionali)

MODALITÀ DI INGRESSO

Ingresso gratuito (con Registro dei visitatori presso la portineria di Palazzo Bonaventura)
Max 12 visitatori alla volta (con accompagnamento del personale di portineria)

CERIMONIA DI
PRESENTAZIONE DELLA COLLEZIONE DI PALAZZO BONAVENTURA “MARIO LOGLI”

con gli interventi di:

Giorgio Calcagnini
Anna Maria Ambrosini Massari
Mattia Giancarli

Le opere

Rivisitazione

Rivisitazione

Rivisitazione a cura di Mattia Giancarli Nonostante avesse lasciato Urbino ancora molto giovane, Logli continuò a coltivare il ricordo della sua amata città che divenne nella sua memoria un luogo emotivo, deformato e dilatato nello spazio e nel tempo, ma non per...

Sipario ducale

Sipario ducale

sipario ducale a cura di Mattia Giancarli Il dipinto è stato donato da Mario Logli all’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” in occasione del conferimento all’artista del Sigillo di Ateneo nel 2016. La composizione, studiata e realizzata appositamente per la...

Finestra Ducale

Finestra Ducale

Finestra ducale a cura di Mattia Giancarli “[…] Tra punti, rettangoli, linee, intersezione di piani (tutto a mano, dipingendo acrilicamente e con olio fino) tu riproponi le memorie e i giochi di infanzia, caleidoscopicamente frantumando i ricordi di sciroppi e frutta,...

Notturno

Notturno

Notturno a cura di Mattia Giancarli “Per quanto il naturale istinto di conservazione e la speranza d'uscire alla meno peggio dalla mia rischiosa avventura m'empissero il cuore di gioia, il lettore può immaginarsi il mio stupore alla vista di quell'isola aerea abitata...

Nei luoghi dell’arte

Nei luoghi dell’arte

Nei luoghi dell’arte a cura di Mattia Giancarli Nei luoghi dell’arte, una delle pochissime opere a riportare sia la data che la firma, è una delle ultimissime realizzazioni di Logli che, in questa tela, torna ad un’esecuzione che sembra essere più interessata alla...

Il Re delle Cesane

Il Re delle Cesane

Il re delle Cesane a cura di Mattia Giancarli Quello degli Invasori è un filone artistico che nasce dalla fantasia e dalla mano di Logli intorno alla metà degli anni Settanta dello scorso secolo, generato dalla sensibilità del maestro per le tematiche ecologiche. I...

Vieni via con me

Vieni via con me

Vieni via con me a cura di Mattia Giancarli “[…] Or siamo fermi: abbiamo in faccia Urbino ventoso: ognuno manda da una balza la sua cometa per il ciel turchino.   Ed ecco ondeggia, pencola, urta, sbalza, risale, prende il vento; ecco pian piano tra un lungo dei...

Sotto i portici

Sotto i portici

Sotto i portici a cura di Mattia Giancarli “[…] Com’è Urbino nella memoria? Logli da anni ce ne dà una risposta soddisfacente, al punto da non temere smentite. Più che di luoghi si riferisce alle idee, immagini interiori del cuore, e su questa strada finisce per...

Giochi tra gli Archi

Giochi tra gli Archi

Giochi tra gli archi a cura di Mattia GiancarliGiochi fra gli archi, già nel titolo, presenta molti tra gli aspetti e argomenti tipici della produzione artistica di Mario Logli. Il primo tema indubbiamente è quello del gioco che lo stesso artista amava definire come...

Finestra sul mercatale

Finestra sul mercatale

Finestra sul Mercatale a cura di Mattia GiancarliLe composizioni di Logli trovano spesso ambientazione in enormi piazze che hanno un profondo valore affettivo per l’artista. Trasferitosi in una Milano caotica, la piazza diventa nell’iconografia logliana un luogo di...

Volevo disegnare
il vento

Il video di Uniamo che racconta Mario Logli.

Mario Logli — Biografia

Mario Logli è nato nel 1933 ad Urbino, ove ha frequentato l’Istituto di Belle Arti e il Magistero, apprendendo le varie tecniche grafiche e di incisione e specializzandosi poi in litografia sotto la guida di Carlo Ceci. Dopo essersi diplomato, ha insegnato Disegno Ornamentale nella stessa Scuola (1954-’55).

Dal 1956 lavora, sempre in Urbino, presso la Bottega d’Arte del ceramista Armando De Santi per un periodo di circa tre anni; a contatto degli strumenti del nuovo lavoro, la sua fantasia ha modo di creare una fitta serie di immagini che lasciano nel settore un segno incisivo. Questo primo ciclo di attività, con il notevole consenso della critica che l’ha accompagnato, ha costituito un fondamentale momento di maturazione che ha dato all’artista la consapevolezza delle sue possibilità in campo creativo.

La capitale del Montefeltro – ricca di architetture di Luciano Laurana e di Francesco Di Giorgio Martini, di opere di pittori come Piero della Francesca, Paolo Uccello e degli urbinati Raffaello e Federico Barocci – lascia in Logli un seme che con il tempo darà frutti visibili che si rivelano anche nelle opere più recenti.

Nel 1955 arriva l’occasione della grande città, con la richiesta della Casa Editrice Garzanti che gli affida le illustrazioni di una serie di testi classici. Si stabilisce quindi a Milano ove opera, oltre che come illustratore editoriale, anche come collaboratore di Ezio Frigerio per il Piccolo Teatro, disegnando costumi ed elaborazioni di scenografie.

Il sigillo di ateneo a Mario Logli

Nel video di Uniamo i momenti più emozionanti della cerimonia.