Durante i giorni 14-15/09/2020 si svolgerà ad Urbino la prima edizione del 2020 di Procedamus, convegno dedicato ai procedimenti amministrativi in ambito universitario e la relativa tecnologia digitale di servizio. È la prima volta nella sua storia pluriennale che il convegno si svolge ad Urbino, nella prestigiosa cornice della Sala della Tartaruga presso Palazzo Passionei, che attualmente ospita in via temporanea il rettorato.

"La prima edizione del 2020 di Procedamus si sarebbe dovuta svolgere a metà maggio, ma ciò non è stato possibile a causa della pandemia" afferma il Prof. Marco Bernardo, delegato rettorale all'innovazione tecnologica "In accordo con la segreteria organizzativa, abbiamo evitato di trasformarla in un evento esclusivamente telematico, pertanto l'abbiamo riprogrammata per metà settembre, in modo da consentire la frequenza sia in presenza in sicurezza, che a distanza in diretta streaming. Sono previsti 20 partecipati in sala e 80 in remoto, in rappresentanza di tutti gli atenei italiani".

L'Università di Urbino non fungerà solo da istituzione ospitante, ma avrà anche un ruolo attivo. La Dott.ssa Angela Angeli dell'ufficio protocollo e archivio terrà una relazione sui titolari per gli archivi degli atenei italiani, mentre altri due interventi di Urbino sono previsti nella sezione Sh@rePro dedicata alla condivisione degli aspetti tecnologici. "Come lo scorso ottobre presso l'Università di Salerno, dove ero stato invitato a presentare il software UniContr da noi sviluppato per dematerializzare la gestione dei contratti di docenza affidati a collaboratori esterni" continua il Prof. Bernardo "così in questa edizione il Dott. Marco Cappellacci, responsabile dei servizi informatici di Ateneo, parlerà dell'esperienza di Urbino nel supportare lo smart working durante l'emergenza sanitaria, poi l'Ing. Enrico Oliva illustrerà il software UniConv tramite il quale abbiamo recentemente dematerializzato, e quindi reso agile ed eseguibile in smart working, il flusso documentale relativo a convenzioni conto terzi, convenzioni per contributi alla ricerca e accordi di collaborazione".

Tutti questi prodotti software sviluppati in casa per l'efficientamento dell'azione amministrativa verranno presto resi disponibili mediante la loro pubblicazione nel Catalogo del Software Open Source a disposizione della Pubblica Amministrazione curato da AGID - Agenzia per l'Italia Digitale. In questo modo potranno essere riusati da tutti gli atenei italiani, diversi dei quali hanno già manifestato il loro interesse nei mesi scorsi.