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STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE

A.A. CFU
2009/2010 6
Docente Email Ricevimento studentesse e studenti
Victor Crescenzi giovedì ore 15

Assegnato al Corso di Studio

Scienze Politiche (15)
Curriculum: Comune a tutti i curricula
Giorno Orario Aula

Obiettivi Formativi

Il corso si propone di far comprendere come l’ordinamento pubblico, specialmente in quella sua manifestazione storica specifica che è lo Stato moderno, ma, più in generale, la vita associata in ordinamento, anche nelle sue manifestazioni di rilevanza privata, consista in strutture che prendono il nome di istituzioni. In quanto tali, esse hanno necessariamente una dimensione storica e concernono il vivere associato con una duplice valenza complementare: una valenza politica e una valenza giuridica. La loro complementarità è tale che senza studiare l’una non si comprende a pieno l’altra. Quindi il corso ha come oggetto di studio la storia delle forme del potere pubblico, tra le quali, essenziale è quella della forma “Stato”, e quella correlata di “amministrazione pubblica” nelle sue varie configurazioni fenomeniche. Una specifica attenzione è prestata alla storia di quella forma essenziale del potere pubblico che consiste nell’esercizio della potestà tributaria

Programma

La teoria dell’istituzione in funzione dell’ordine sociale, della giustizia e del diritto. Identificazione del concetto di istituzione come struttura giuridica. La sua rilevanza politica. L’istituzione come forma del vivere associato in ordinamento e come struttura del potere e del suo esercizio. Storicità delle istituzioni politicamente rilevanti e storicità della loro fisionomia giuridica. L'esperienza politica e giuridica come esperienza storica. Il concetto di ordinamento giuridico. Il concetto delle fonti del diritto. Storicità delle fonti del diritto. La storia degli ordinamenti in Europa e in Italia. Il pluralismo giuridico nel diritto pubblico e nel diritto privato nell'esperienza giuridica di antico regime. Pluralismo giuridico come forma del pluralismo politico e della struttura economica dell’età di antico regime. La forma del potere pubblico nell’esperienza giuridica del pluralismo di diritto comune. La potestà pubblica come onere dell’esercizio delle pubbliche funzioni.  La formazione dello Stato moderno. Dimensione concettuale e dimensione storica dello Stato. Stato e sovranità. Stato e costituzione. Stato e amministrazione. Lo Stato moderno come legislatore del diritto pubblico e del diritto privato. Proprietà e contratto. Lo Stato moderno e la fenomenologia del lavoro dopo la rivoluzione industriale. Il problema storico delle relazioni internazionali.
Le istituzioni tributarie e la loro funzione nella storia e nel pensiero di Bartolo da Sassoferrato. La potestà tributaria come espressione modulare della potestà pubblica in un sistema pluralistico. Lo Stato monoclasse borghese. Lo Stato pluriclasse. Tipologia degli Stati nei secc. XIX e XX. Ruoli e funzioni delle amministrazioni pubbliche dall’età dei principati al secolo XX. L’idea dell’ingerenza pubblica. Critica. Forme di Stato e di governo.

Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento

Modalità didattiche

Lezione frontale e seminari per argomenti specifici.

Obblighi

Frequenza alle lezioni secondo una percentuale che sarà indicata all'inizio del corso.

Testi di studio

FREQUENTANTI:

i seguenti testi:

V. CRESCENZI, Pluralismo vecchio e nuovo, in Ritorno al diritto. I valori della convivenza, 1 (2005), 118-172.
V. CRESCENZI, Il problema del potere pubblico e dei suoi limiti nell’impostazione dei Commentatori (la fotocopia dell’articolo sarà messa a disposizione nel corso delle lezioni);
V. CRESCENZI, Per una semantica della necessitas in alcuni testi giuridici di ius commune (la fotocopia dell’articolo sarà messa a disposizione nel corso delle lezioni);
M. S. GIANNINI, Il pubblico potere. Stati e amministrazioni pubbliche, Bologna, Il Mulino, 2001.

Modalità di
accertamento

Esame orale; per i frequentanti saranno predisposte una verifica scritta nel corso del semestre e una verifica scritta finale.

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

Informazioni aggiuntive per studentesse e studenti non Frequentanti

Testi di studio

NON FREQUENTANTI:

per la PARTE GENERALE a scelta uno dei seguenti testi:
N. MATTEUCCI, Lo Stato moderno. Lessico e percorsi, Bologna, Il Mulino, 2002, capp.: I; II; III; IV; VI; VII; VIII (pp.15-168; 189-255)
oppure
M. FIORAVANTI (a cura di), Lo Stato moderno in Europa. Istituzioni e diritto, Roma-Bari, Laterza, ultima edizione in commercio, capp.: 1; 2; 3; 4; 5; 6; e 8 (pp.1-162; 206-229);

per la parte PARTE SPECIALE a scelta uno dei seguenti testi:
A. BERLIRI, L’ordinamento tributario della prima metà del sec. XIV, Milano, Giuffrè, 1997.
oppure
M. S. GIANNINI, Il pubblico potere. Stati e amministrazioni pubbliche, Bologna, Il Mulino, 2001.

Modalità di
accertamento

Esame orale

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

« torna indietro Ultimo aggiornamento: 19/11/2009


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