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Obiettivi Formativi
L’obiettivo generale del corso è fornire gli elementi conoscitivi fondamentali per l’analisi economica dell’intervento pubblico, con particolare privilegio per la teoria, gli effetti economici e gli aspetti applicativi della spesa pubblica e delle forme di regolazione dei settori produttivi privati. Lo sviluppo del programma consentirà agli studenti di acquisire le necessarie conoscenze teoriche per confrontarsi con cognizione sul ruolo del settore pubblico nella ripartizione delle risorse acquisite attraverso le imposte prelevate dalla collettività, nonché sull’articolazione di questa ripartizione tra diversi livelli di governo (centrale e locali). A tale scopo, gli aspetti teorici saranno integrati dallo studio delle applicazioni pratiche degli strumenti sia nel contesto nazionale sia in quello internazionale, con particolare riferimento a quello europeo.
Programma
Il programma si articola sui seguenti argomenti: a. L?oggetto della Scienza delle Finanze e il suo inquadramento nell?economia del benessere. b. Le ragioni dell?intervento pubblico. Economia con beni pubblici, meccanismi politici di rivelazione delle preferenze, beni meritori; fallimenti del mercato (monopolio, monopolio naturale, esternalit?, asimmetrie informative). c. La spesa pubblica e il debito pubblico. Aspetti teorici ed applicativi delle spese per il welfare state; la teoria del debito pubblico. La sostenibilit? del debito pubblico. d. I servizi di pubblica utilit?. Produzione pubblica, servizio pubblico e servizio pubblico locale. Concetto di monopolio naturale e mercato contendibile. Tariffazione delle imprese pubbliche monoprodotto e multiprodotto; regolazione, concorrenza per il mercato e concorrenza nel mercato in condizioni di asimmetria informativa. e. Il federalismo fiscale. Teorie a confronto; ripartizione delle funzioni tra diversi livelli di governo; finanziamento dei livelli subcentrali di governo. Le principali imposte locali in Italia. f. Il bilancio dello Stato e la politica fiscale nell?Unione Europea. La struttura formale del bilancio; i saldi di bilancio; la Legge Finanziaria; il trattato di Maastricht e il Patto di Stabilit? e Crescita.
Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento
- Modalità didattiche
- Lezioni frontali; esercitazioni e seminari (eventuali)
- Testi di studio
- a) Bosi P., Corso di Scienza delle Finanze, Il Mulino, Bologna, 2003, terza edizione. Capitoli: I, II (escluso il paragrafo 1, incluse le Appendici), V (inclusa Appendice A2), VI (escluso il paragrafo 5), VII (esclusi i paragrafi 2.5, 2.6, 2.7, 2.8, 3.2, 3.3, 3.4, 3.5, 4.2, 5.5, 5.6, 6.1, 6.2, 6.4, 6.5, 6.6). ? b) Liberati P., Il federalismo fiscale, Hoepli, Milano, 1999. Capitoli: I, II.
- Modalità di
accertamento
- Esame orale
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
Note
L'esame di Scienza delle Finanze (Spesa pubblica e regolamentazione) non si può sostenere se non si è sostenuto prima l'esame di Economia Politica.