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Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali: Storia, Culture, Lingue, Letterature, Arti, Media (DISCUI)

Obiettivi specifici di ricerca del centro

Il Centro si è costituito intorno ad un gruppo di studiosi appartenenti ad aree diverse ma affini di ricerca: anglistica, germanistica, grecistica, romanistica, slavistica, italianistica. Intento principale del CREAT è favorire il confronto e la sinergia tra campi di ricerca differenti ma imparentati dalla presenza di un oggetto comune di studio (il testo letterario) e di un comune impianto filologico e critico. Obiettivo generale è creare opportunità d’incontro fra le diverse tradizioni letterarie e filologiche alle quali appartengono i suoi afferenti, sia in una prospettiva sincronica, considerando gli attuali paradigmi di ricerca delle varie discipline e dei vari settori di studio; sia in una prospettiva diacronica, con riferimento alla storia degli studi critico-letterari ed ecdotici nell’ambito di ciascun settore, tracciando un percorso che idealmente procede dall’antichità classica, attraverso il medioevo, fino all’età moderna e contemporanea. In senso più specifico il CREAT intende in primo luogo confrontare e mettere in dialogo le metodologie, necessariamente diversificate, per mezzo delle quali le singole discipline affrontano i problemi connessi alla trasmissione, alla tradizione, all’edizione critica, al commento, all’analisi stilistica e alla traduzione di testi letterari di genere diverso (poesia, teatro, prosa), analizzando punti di contatto e divergenze fra le tradizioni di studio. Si propone inoltre di considerare gli specifici generi letterari (ad esempio il teatro, la lirica, l’epica) in prospettiva interdisciplinare, con attenzione a temi, problematiche e modelli interpretativi.

Modalità di acquisizione e gestione delle risorse necessarie a concorrere alla realizzazione degli obiettivi del centro: Fondi di ricerca individuali, ed eventuali altri fondi provenienti da enti pubblici, università, editori, o privati esplicitamente devoluti per la ricerca negli ambiti di interesse del CREAT.

Piano di attività a sviluppo triennale del centro: Tra le attività previste dal CREAT nell’ambito delle finalità generali e specifiche sopra delineate rientrano:

- l’organizzazione di seminari internazionali a cadenza annuale sulla tradizione, l’ecdotica e l’interpretazione dei testi classici e umanistici (“Editare, Interpretare, Commentare. Approcci multiformi al testo letterario. / Edieren, kommentieren, interpretieren: Die vielfältigen Zugänge zu literarischen Texten”). Il seminario, coordinato dalla prof.ssa L. Lomiento con i colleghi B. Gauly (Eichstätt), Oller Guzmán (Barcelona), G. Müller (Eichstätt ), F. Stok (Roma), V. Vaiopoulos (Corfu), Ch. Walde (Mainz), già attivo dal 2014, coinvolge dottorandi e, più in generale, giovani ricercatori italiani e stranieri;
- l’organizzazione scientifica della Scuola estiva di metrica e ritmica greca (Summer School in Greek Metrics and Rhythmics, Direttore e Responsabile didattico: prof.ssa L. Lomiento), già attiva dal 2011 e giunta nel 2019 alla IX edizione: la sua formula congiunge strettamente l’attività di ricerca specialistica con l’alta formazione. L’obiettivo della Scuola è l’introduzione scientifica alla disciplina metrica e ritmica, alla cultura musicale antica, alle problematiche che collegano la metrica all’ecdotica e all’ermeneutica dei testi poetici. Indirizzata a studenti e studiosi italiani e stranieri, a laureati, dottorandi e dottori di ricerca e a docenti dei Licei Classici, contribuisce sia alla formazione di figure professionali che siano in grado di comprendere, su rigorose basi filologiche, componimenti poetici della Grecia antica, sia al potenziamento di un’attività critica e editoriale di elevata specializzazione;
- l’organizzazione scientifica del Corso di Alta Formazione Costruire l’Europa dal Medioevo alle Modernità, coordinato dalla prof.ssa A. Negri (III edizione, Urbino 15-20 luglio 2019). Il corso, che prevede lezioni di docenti di livello internazionale e laboratori tematici, ha lo scopo di fornire, ai docenti, agli studiosi e agli studenti ai quali è rivolto: la conoscenza della cultura europea, nei suoi aspetti linguistici e letterari, per mezzo di una didattica fondata sulla trasversalità dei saperi e sulla valorizzazione interdisciplinare dei contenuti; la trasmissione di competenze sulla cultura europea in rapporto al mondo globale; la  sollecitazione della maturazione di una coscienza europeista attraverso la trattazione di temi fondamentali quali le tradizioni culturali, la centralità delle lingue e delle letterature che dalla civiltà classico-cristiana a quella romanza fino all’età moderna hanno contribuito a strutturare il pensiero dell’Europa occidentale;
- l’organizzazione del Convegno Internazionale Mittelalterphilologien heute – Medieval Philologies Today (I edizione, Urbino dicembre 2013: coordinatore la dott.ssa A. Molinari, in collaborazione con il prof. M. G. Dallapiazza), che costituisce un’occasione di ricognizione della ‘raison d’être’ della filologia medievale oggi e di riflessione su alcuni rilevanti aspetti di questa disciplina, come i fondamenti epistemologici, gli scopi, i metodi e la vocazione pluridisciplinare, fino alla sua rilevanza per la formazione culturale e scientifica delle giovani generazioni europee;
- l’organizzazione di Textus invisibilis (attività di terza missione; coordinamento e organizzazione della dott.ssa A. Molinari), progetto di ricerca per il ripristino della leggibilità e la ricomposizione dei manoscritti medievali smembrati e dispersi in età moderna e per la loro libera fruizione online. Partnership con l’Archivio di Stato di Pesaro e con varie università italiane ed europee; protocollo d’intesa (dal febbraio 2016) con l’Unione Montana del Catria e Nerone per l’inclusione dei loro fondi pergamenacei nel progetto;
- la promozione di ricerche scientifiche di singoli studiosi o gruppi di studiosi su argomenti d’interesse del Centro: fra di essi, di particolare rilievo, lo statuto del vero e del falso nei testi letterari dal mondo greco a quello contemporaneo, che costituisce un oggetto di studio privilegiato e fortemente qualificante nell’ambito del settore letterario e filologico. I lavori di ricerca sono finalizzati alla pubblicazione di monografie o raccolte miscellanee di studi;
- l’organizzazione di seminari, rivolti a studenti, docenti, studiosi, dottorandi, dottori di ricerca, tenuti dai docenti del Centro e da docenti italiani e stranieri esterni ad esso, finalizzati alla divulgazione delle attività di ricerca e dei risultati conseguiti dagli afferenti al Centro nell’ambito delle lingue e delle letterature antiche e moderne.

Elenco dei docenti impegnati nelle attività del centro con l'indicazione dei rispettivi ruoli e responsabilità:

Prof.ssa Antonella CAVAZZA (PA)
- organizzazione di seminari interdisciplinari
- attività di ricerca nell’ambito della critica del testo, dell’edizione e della traduzione di autori russi del XIX sec.
Dott. Marco DORATI (RU)
- organizzazione dei seminari internazionali dei dottorandi a cadenza annuale (“Editare, Interpretare, Commentare/ Edieren, kommentieren, interpretieren”)
- organizzazione di seminari interdisciplinari
- attività di ricerca nell’ambito della narratologia dei testi drammatici greci
Prof.ssa Maria Grazia FILENI (PA)
- referente scientifico del CREAT
- organizzazione della Scuola estiva di metrica e ritmica greca
- organizzazione di seminari interdisciplinari
- attività di ricerca nell’ambito dell’epica, del teatro e dei lirici greci, della metrica e ritmica greca
Prof. Giuseppe GHINI (PO)
- organizzazione di seminari interdisciplinari
- attività di ricerca nell’ambito dell’edizione e della traduzione dei classici russi
Prof.ssa Liana LOMIENTO (PO)
- coordinamento della Scuola estiva di metrica e ritmica greca
-organizzazione dei seminari internazionali dei dottorandi a cadenza annuale (“Editare, Interpretare, Commentare/ Edieren, kommentieren, interpretieren”)
- organizzazione di seminari interdisciplinari
- attività di ricerca nell’ambito della metrica e ritmica greca e della storia della tradizione; attività ecdotica dei testi lirici e drammatici greci
Dott.ssa Alessandra MOLINARI (RU)
- organizzazione del Convegno Internazionale Mittelalterphilologien heute – Medieval Philologies Today e curatela dei relativi atti
- attività di terza missione: ideazione e coordinamento di Textus invisibilis
- organizzazione di seminari interdisciplinari
- attività di ricerca nell’ambito delle basi epistemologiche della filologia e dell’ecdotica, della storia della filologia germanica e dell’ecdotica, dei rapporti tra filologia e filosofia, nonché di specifiche questioni di codicologia e paleografia; attività editoriale ed archivistica nel campo della filologia medievale
Prof. Massimiliano MORINI (PA)
- organizzazione di seminari interdisciplinari
- attività di ricerca nell’ambito della stilistica, della narratologia e della critica linguistica inglese
Prof.ssa Antonella NEGRI (PO)
- coordinamento del Corso di formazione permanente Costruire l’Europa dal Medioevo alle Modernità
- organizzazione di seminari interdisciplinari
- collaborazioni internazionali a livello scientifico con l’Università di Alcalà (Elisa  Borsari) e con l’Università di Brno (Paolo Divizia). Collaborazioni nazionali con l’Università di Padova (Francesca Gambino) e con l’Università Federico II di Napoli (Paolo Di Luca)  
- attività di ricerca nell’ambito della critica del testo di area romanza: epica, lirica, romanzo cavalleresco; tradizioni d’autore e tradizioni di testi anonimi dal Medioevo al Rinascimento.

Elenco del personale di ricerca e di studiosi o docenti esterni all'Ateneo:

- Elisa BORSARI. Professoressa di Letteratura medievale e di Lingua spagnola nel Departamento de Filologías Hispánica y Clásicas, Universidad de La Rioja, Alcalà, esperta in Digital Humanities (coordinamento del progetto internazionale finanziato DHuMAR, Digital Humanities, Middle Ages and Renaissance). Svolge la sua attività di ricerca in ambito letterario ibero-romanzo; è specialista di traduzioni di testi medievali. Ha pubblicato monografie e articoli si riviste internazionali; ha partecipato alla preparazione di vari manuali sull’insegnamento della lingua spagnola a stranieri e di altri materiali didattici. Tra i suoi contributi più significativi: ‘Catálogo Hipertextual de Traducciones Anónimas al Castellano (CHTAC). Un nuevo proyecto de Humanidades Digitales’ (con José Calvo Tello), Memorabilia 15, 2013, pp. 203-226 e la curatela di “En lengua vulgar castellana traduzido”. Ensayos sobre la actividad traductora durante la Edad Media, San Millán de la Cogolia 2015.
- Luigi BRAVI. Professore associato di Filologia greca presso il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze sociali dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. La sua attività scientifica si concentra sui seguenti temi filologico-letterari: la tradizione e l’ecdotica dei testi lirici e drammatici, la metrica e la ritmica, l’epigrafia, la storia dei manoscritti, la tradizione manoscritta di storici greci, la sopravvivenza antica in autori moderni. Tra i suoi contributi più significativi: Gli epigrammi di Simonide e le vie della tradizione, Roma 2006; ‘La parodo delle Vespe’, Riv. cult. class. med. 59, 2017, pp. 109-119; ‘Il mito in Alberto Savinio: Alcesti di Samuele’, Sem. Rom. 1, 1998, pp. 365-371. Nell’ambito delle attività del CREAT partecipa all’organizzazione della Scuola estiva di metrica e ritmica greca.
- Carmine CATENACCI. Professore ordinario di Lingua e Letteratura greca presso il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze sociali dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Gli interessi di ricerca sono rivolti soprattutto verso la poesia omerica, la lirica e il teatro classico, in particolare quello comico, con speciale attenzione per la ricostruzione filologica del testo e la sua collocazione nel più ampio sistema storico-culturale, per i rapporti tra storia e mito, realtà e immaginario della politica nel mondo antico, per la comunicazione e la pragmatica poetica. È autore di numerosi contributi, fra cui Il tiranno e l’eroe. Storia e mito nella Grecia antica, Roma 2012, II ed., e curatore (con B. Gentili) di Polinnia. Poesia greca arcaica, Messina-Firenze 2007 (III ed.) e (con  B. Gentili, L. Lomiento, P. Giannini) di Pindaro. Le Olimpiche, Fondazione Lorenzo Valla, Milano 2013 (introduzione e commento alle Olimpiche 1, 2, 3 e 12). Nell’ambito del CREAT partecipa all’organizzazione della Scuola estiva di metrica e ritmica greca.
- Paolo DI LUCA. Professore associato di filologia e linguistica romanza nel Dipartimento di Studi umanistici dell’Università degli Studi Federico II di Napoli. I principali interessi dello studioso investono il settore della lirica trobadorica, la filologia gallo-romanza medievale, con particolare riguardo alla lirica e narrativa occitana da un lato e all’epica oitanica dall'altro; le prosificazioni in medio francese di opere narrative medievali; la versificazione romanza e le interferenze fra generi letterari. Fra i contributi più recenti: ‘La réception de la lettre épique de Raimbaut de Vaqueiras dans sa tradition manuscrite’, Revue des langues romanes 121, 2017, pp. 43-68; ‘La versione “abbreviata” della Chanson d’Aspremont tràdita dal manoscritto P5 (Paris, Bibliothèque nationale de France, nouv. acq. fr., 10039)’, in M. Careri, C. Menichetti, M. T. Rachetta (edd.), «Par deviers Rome m’en revenrai errant», XXème congrès international de la Société Rencesvals pour l'étude des épopées romanes, Roma 2017, pp. 493-503.
- Paolo DIVIZIA. Prof. associato di Filologia italiana, Storia della letteratura italiana e Storia della lingua italiana presso la Masarykova univerzita di Brno (Rep. Ceca). I suoi interessi principali sono rivolti al settore filologico-letterario italiano dal Medioevo al Rinascimento, con incursioni nel Novecento, con particolare attenzione ai volgarizzamenti due-trecenteschi e alle questioni filologiche di metodo. Ha partecipato a numerosi convegni in Italia e all’estero e ha pubblicato articoli su alcune delle più prestigiose riviste nell’ambito della filologia italiana e delle discipline contigue: ne sono esempi  ‘Texts and Transmission in Late Medieval and Early Renaissance Italian Multi-text Codices’, in K. Pratt, B. Besamusca, M. Meyer, A. Putter (edd.), The Dynamics of the Medieval Manuscript: Text Collections from a European Perspective, Göttingen 2017, pp. 101-10 e ‘Appunti di stemmatica comparata’, Studi e Problemi di Critica Testuale 78, 2009, pp. 29-48.
- Giampaolo GALVANI: studioso nel settore della grecistica, già assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali. Ha al suo attivo contributi di rilievo che pertengono al campo specialistico della poesia teatrale greca, con particolare riferimento alla metrica e alla ritmica delle sezioni liriche della tragedia, come attestano, ad esempio, Coefore. I Canti. Eschilo, a cura di G. Galvani, Pisa-Roma 2015 e‘Riflessioni testuali e metrico-semantiche sul primo stasimo delle Coefore (vv. 585-646)’, Lexis 30, 2012, pp. 168-186. Nell’ambito delle attività del CREAT partecipa all’organizzazione della Scuola estiva di metrica e ritmica greca.
- Francesca GAMBINO. Professoressa associata di Filologia romanza nel Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università degli Studi di Padova. La sua attività di ricerca riguarda l’ambito ecdotico del franco-italiano; le sue pubblicazioni spaziano dalla letteratura italiana antica, toscana e veneta, a quella provenzale e francese. Come filologa ha curato l’edizione con traduzione e commento di numerosi testi, come Tristano e Isotta di Thomas (Modena, 2014), Le chevalier au lion di Chrétien de Troyes (Alessandria, 2011); ha coordinato la pubblicazione dell’intero corpus dei salutz  provenzali (Roma 2009).
- Bardo Maria GAULY. Professore di Filologia Classica alla Katholische Universität Eichstätt-Ingolstadt. I suoi interessi pertengono all’ambito della tradizione e dell’interpretazione dei classici latini, agli autori della poesia di età augustea (in particolare Ovidio), alla letteratura della tarda antichità, all’evoluzione religiosa e culturale dell’agiografia tardo-antica. Fra i suoi contributi si segnalano le due monografie: Liebeserfahrungen. Zur Rolle des elegischen Ich in Ovids Amores, Frankfurt am Main Lang 1990 (Studien zur klassischen Philologie 48) e Senecas Naturales Quaestiones. Naturphilosophie für die römische Kaiserzeit, München 2004 (Zetemata 122). Nell’ambito delle attività del CREAT partecipa all’organizzazione dei seminari internazionali a cadenza annuale sulla tradizione, l’ecdotica e l’interpretazione dei testi classici e umanistici: “Editare, Interpretare, Commentare. Approcci multiformi al testo letterario. / Edieren, kommentieren, interpretieren: Die vielfältigen Zugänge zu literarischen Texten”.
- Gernot M. MUELLER. Professore di Filologia Classica alla Katholische Universität Eichstätt-Ingolstadt. Si occupa della tradizione e dell’interpretazione dei classici latini e latino-umanistici, di poetica e teoria della letteratura latina (vd. il volume Lectiones Claudianeae. Studien zu Poetik und Funktion der politisch-zeitgeschichtlichen Dichtungen Claudians, Heidelberg 2011), degli aspetti letterari, storici e culturali della filosofia nell’antica Roma, di forme, funzioni e struttura dei dialoghi filosofici di Cicerone, dell’epistolografia latina fra la tarda età e l’alto Medioevo: in proposito si veda il volume, di cui è curatore, Zwischen Alltagskommunikation und literarischen Identitätsbildung, Stuttgart 2018. Nell’ambito delle attività del CREAT partecipa all’organizzazione dei seminari internazionali a cadenza annuale sulla tradizione, l’ecdotica e l’interpretazione dei testi classici e umanistici: “Editare, Interpretare, Commentare. Approcci multiformi al testo letterario. / Edieren, kommentieren, interpretieren: Die vielfältigen Zugänge zu literarischen Texten”.
- Giovanna PACE. Professoressa associata di Lingua e letteratura greca presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Salerno. Le sue ricerche riguardano l’ecdotica, la tradizione dei testi classici in età bizantina, la metrica e la ritmica greca (soprattutto nel teatro tragico), ma si indirizzano anche verso differenti tematiche e campi d’indagine (le donne straniere nella tragedia greca; i Persiani di Eschilo, in vista di un’edizione critica; le opere di Plutarco). Tra le sue pubblicazioni: ‘Medea di Emilia Macaya come testimonianza della ricerca di identità femminile’, in G. Nuzzo (ed.), Letteratura testimoniale e costruzione della Storia, Milano-Salerno 2019, pp. 145-159; ‘Il lamento nei Persiani di Eschilo: il dolore della regina, la voce del coro’ (con P. Volpe), in G. Cavallo, S. M. Medaglia (edd.), Reinterpretare Eschilo. Verso una nuova edizione dei drammi, Roma 2019, pp. 249-277; Euripide. Reso. I canti, a cura di G. Pace, Roma 2001. Nell’ambito delle attività del CREAT partecipa all’organizzazione della Scuola estiva di metrica e ritmica greca.
- Andrea TESSIER. Professore ordinario di Lingua e letteratura greca presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste.  Studioso di metrica greca e autore di numerosi contributi su questa materia, ha focalizzato il suo interesse sulla tradizione metrica antica, in particolare dei testi pindarici e teatrali, sulla tradizione e la tecnica editoriale della filologia bizantina, umanistica e ottocentesca, realizzando pubblicazioni di rilievo in questo settore, fra le quali: Demetrio Triclinio, Scolii metrici alla tetrade sofoclea, Alessandria 2015 (nuova edizione critica del commento metrico bizantino a Sofocle di Demetrio Triclinio); ‘La prefazione di Adrien Tournebus al suo Sofocle (1553)’, Paideia 73, 2018, pp. 1456-1466 (la prima traduzione italiana della prefazione greca di A. Tournebus alla sua edizione sofoclea); Vom Melos zum Stichos : il verso melico greco nella filologia tedesca d’inizio Ottocento (2. ed. riveduta), Trieste 2012; Tradizione metrica di Pindaro, Padova 1995. Nell’ambito delle attività del CREAT partecipa all’organizzazione della Scuola estiva di metrica e ritmica greca.
- Vaios VAIOPOULOS. Professore di Letteratura Latina alla Ionian University di Corfù. Le sue ricerche riguardano la tradizione e l’interpretazione dei classici latini, con particolare attenzione verso la poesia di Ovidio, la letteratura latina dell’età augustea, la traduzione di opere greche in latino nel Medioevo e nel Rinascimento, gli antichi testi di medicina e la loro influenza sui testi medici moderni. Di rilievo, fra i suoi contributi: The Elegiac Hero Caelo Missus, Athens 2000; F.-C.-H.-L. Pouqueville, The Orientalis Variety of the Plague: introduction, original text, translation, annotations, Athens 2005 (in collaborazione con il Prof. D. Anogiatis). Nell’ambito delle attività del CREAT partecipa all’organizzazione dei seminari internazionali a cadenza annuale sulla tradizione, l’ecdotica e l’interpretazione dei testi classici e umanistici: “Editare, Interpretare, Commentare. Approcci multiformi al testo letterario. / Edieren, kommentieren, interpretieren: Die vielfältigen Zugänge zu literarischen Texten”.
- Christine WALDE. Professoressa di Filologia Classica alla Johannes Gutenberg-Universität di Mainz. La sua attività di ricerca verte sulla tradizione e l’interpretazione dei classici latini, soprattutto Lucano, la letteratura romana della tarda età repubblicana e dell’età imperiale, il genere dell’epos latino di epoca tarda, la ricezione dell’antico, l’antropologia del mondo antico. È autrice di numerosi contributi comparsi in volumi di cui è anche curatrice, come C. Walde, G. Wöhrle (Hrsgg.), Gender Studies in den Altertumswissenschaften. Schlaf und Traum, Trier 2014 (=Iphis 6) e P. Esposito, C. Walde (edd.), Letture e lettori di Lucano. Atti del Convegno Internazionale di Studi Fisciano 27-29 marzo 2012, Pisa 2015 (=Testi e studi di cultura classica 62). Nell’ambito delle attività del CREAT partecipa all’organizzazione dei seminari internazionali a cadenza annuale sulla tradizione, l’ecdotica e l’interpretazione dei testi classici e umanistici: “Editare, Interpretare, Commentare. Approcci multiformi al testo letterario. / Edieren, kommentieren, interpretieren: Die vielfältigen Zugänge zu literarischen Texten”.

Contatto telefonico:+39 0722 305650 (DISCUI, Palazzo Veterani, Via Veterani 36)

Contatto e-mail: maria.fileni@uniurb.it (referente del CREAT)


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