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L’Università Carlo Bo per il Giorno della Memoria

Comunicato stampa pubblicato il giorno 26/01/2015

L’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo celebra il Giorno della Memoria con le parole di Primo Levi. Alle ore 13, nella Sala Lettura di Palazzo Petrangolini in Piazza Rinascimento 7, Donatella Marchi di Teatro CUST 2000 e Matteo Giunta de La Resistenza della Poesia leggeranno brani di Primo Levi, tratti dai suoi libri e dalle sue opere poetiche. L’evento è organizzato dal Dipartimento di Studi Internazionali, Storia Lingue e Culture. Alle ore 11 sarà osservato un minuto di silenzio e sulla home page di Uniurb.it sarà pubblicato il seguente messaggio del Rettore Vilberto Stocchi: "E’ difficile, oggi, far comprendere alle giovani generazioni il significato dei tragici eventi che hanno attraversato gli anni Quaranta del Novecento e che hanno portato all’annientamento di circa sei milioni di persone, in base a una folle ideologia razzista ed antisemita. Il nostro tempo, privo di certezze e sempre più diffidente di fronte alle grandi verità, si mostra sempre più estraneo a una realtà che negli anni sta perdendo significato ed è pronto a rincorrere le novità di volta in volta imposte da mode culturali effimere. Vanno dunque accolte con favore le iniziative messe in atto dal Miur per commemorare nelle Scuole e nelle Università la ricorrenza del settantesimo anniversario della liberazione del Campo di Auschwitz. Quel giorno gelido del 27 gennaio 1945, in cui vennero aperti i cancelli del famigerato lager e venne svelato al mondo l’orrore che si era consumato in quelle tormentate lande per opera del regime nazista, si è così trasformato in una data simbolo. Anche il nostro Ateneo intende celebrare il Giorno della Memoria cercando di lanciare ai più giovani un segnale che faccia riflettere, affinché guerre, violenze e intolleranze possano essere sconfitte per sempre. Abbiamo scelto un modo semplice per manifestare la nostra solidarietà a quanti hanno sofferto e ancora soffrono di discriminazioni: il 27 gennaio rispetteremo un minuto di silenzio durante le attività didattiche e amministrative. Inoltre, sempre lo stesso giorno, alle ore 13, presso la Sala di Lettura di Palazzo Petrangolini (Piazza Rinascimento 7) si terrà un evento organizzato dal Dipartimento di Studi Internazionali: Donatella Marchi (CUST Teatro 2000) e Matteo Giunta (la Resistenza della Poesia) leggeranno testi di Primo Levi. Ci pare che la scelta di presentare l’opera di questo scrittore, scampato al Campo di concentramento di Auschwitz, sia di grande significato evocativo. Le sue parole, scolpite nella pietra, sono affidate ai versi di una celebre poesia: “Considerate se questo è un uomo / che lavora nel fango / che non conosce pace / che lotta per mezzo pane / che muore per un sì o per un no”. La nostra speranza è che nessuno, oggi, possa morire per un sì o per un no. Un canto collettivo e struggente, privo di sentimenti di odio, sobrio ma fermo, come vuole essere il messaggio che parte dalla nostra Università e da Urbino, Città dell’anima, come Carlo Bo la definì, e ora Città della Memoria da cui, come rivelò il Rettore Giuseppe Branca nel 1945, partirono anche alcuni studenti per il lager di Buchenwald, senza fare ritorno".

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