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L'Università di Urbino alla Mostra del Cinema di Venezia

Comunicato stampa pubblicato il giorno 01/09/2017

Ci sarà anche l'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo alla 74a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.

Il professor Rodolfo Coccioni del Dipartimento di Scienze Pure e Applicate è infatti uno dei componenti della giuria della sesta edizione Green Drop Award 2017, il premio collaterale che Green Cross Italia assegna al film, tra quelli in gara nella selezione ufficiale del Festival, che meglio interpreta i valori dell'ecologia, dello sviluppo sostenibile e della cooperazione fra i popoli.

Green Cross Italia è una ONG per lo sviluppo sostenibile da riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed rappresenta la filiale italiana di Green Cross International, l'ONG ambientalista fondata da Mikhail Gorbaciov.

Oltre a Coccioni, la giuria di questa edizione del Green Drop Award è composta dall'attrice Giuliana De Sio e dal giornalista, scrittore, sceneggiatore e autore televisivo Roberto Genovesi.

Il trofeo del Green Drop Award, una “goccia” realizzata dal maestro vetraio di Murano Simone Cenedese, contiene ogni anno la “terra” di un luogo di particolare importanza: quella del 2012 era terra brasiliana in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo Sostenibile “Rio+20”, nel 2013 è stata la volta dell'Egitto, per ricordare il periodo terribile vissuto da questa nazione ma anche come auspicio a riemergere presto. Nel 2014 proveniva dall'Antartide per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema del “global warming” e nel 2015 dal Senegal, paese emblema della siccità, al centro di campagne di sensibilizzazione e di progetti di cooperazione di Green Cross. Infine nel 2016 la terra proveniente dal Sacro Convento di Assisi per sottolineare il messaggio dell'Enciclica Laudato si'.

La “goccia”del Green Drop Award 2017 conterrà una “polvere di roccia” molto particolare. Si tratta di una miscela dei sedimenti che testimoniano la catastrofe naturale più nota della storia della Terra: quella che 66 milioni di anni fa segnò l'estinzione dei dinosauri. Questi sedimenti provengono da diversi affioramenti sparsi sui vari continenti del nostro Pianeta e sono stati campionati dal Prof. Coccioni nel corso delle sue lunghe ricerche sull'evoluzione geologica, ambientale e climatica degli oceani del passato e di quelli attuali.

La “polvere di roccia” del Green Drop Award 2017 serve a ricordarci che la nostra storia è una storia di disastri e catastrofi naturali. In ultimi analisi noi siamo figli delle catastrofi e, come tali, ne siamo perfino profondamente attratti. Ma dobbiamo imparare dalle catastrofi, o comunque si dovrebbe. E le catastrofi vere oggi si chiamano cambiamento climatico, esaurimento delle risorse, consumo del territorio, rifiuti, inquinamenti e impoverimento della vita. Sono gravi, imminenti e, soprattutto, potrebbero essere evitate se solo ci comportassimo in modo differente. Come disse Albert Einstein “le gravi catastrofi naturali reclamano un cambio di mentalità che obbliga ad abbandonare la logica del puro consumismo e a promuovere il rispetto della creazione”.

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