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Giovedì 8 novembre alle 15 l'inaugurazione della terza edizione di UNIURB LAB

Comunicato stampa pubblicato il giorno 06/11/2018

Giovedì 8 novembre 2018, alle ore 15.00, presso la Sala ex Prefettura del Collegio Raffaello, in Piazza della Repubblica a Urbino, prende il via la terza edizione di UniurbLab, il contamination lab dell’Università di Urbino, un percorso formativo finalizzato alla promozione della cultura dell’imprenditorialità degli studenti universitari.

Come spiega la professoressa Francesca Maria Cesaroni, responsabile scientifica di UniurbLab, <l’obiettivo di questo percorso formativo è offrire agli studenti l'opportunità di acquisire consapevolezza della propria attitudine imprenditoriale e apprendere un metodo per la validazione delle idee imprenditoriali e la generazione di progetti realizzabili>.

Perché è importante educare all’imprenditorialità?

<Da diverso tempo> spiega Cesaroni <la promozione dell’imprenditorialità appare nell’agenda di diverse istituzioni nazionali e internazionali – in primis l’Unione Europea – convinte che la creazione di un mind-set imprenditoriale costituisca un presupposto indispensabile per favorire la nascita di nuove iniziative imprenditoriali e la creazione di nuove imprese, con ricadute positive in termini di crescita e sviluppo dei sistemi economici, innovazione, creazione di posti di lavoro e riduzione della disoccupazione. Da questo punto di vista, tuttavia, l’Italia risulta meno attiva rispetto ad altri paesi – EU ed extra EU – dove le iniziative formative promosse dalle università e finalizzate alla promozione dell’imprenditorialità sono molto più diffuse. Eppure diverse ricerche su questo tema dimostrano che l’attivazione di programmi di educazione all’imprenditorialità favorisca lo sviluppo dello spirito imprenditoriale degli studenti, aiuti a valorizzare il bagaglio di conoscenze, competenze ed esperienze possedute, stimoli lo spirito innovativo e incentivi la creazione di nuove imprese. Ciò vale non soltanto quando le competenze/conoscenze attivate sono quelle di natura tecnologica, messe al servizio della creazione di nuove imprese high tech. La promozione dello spirito imprenditoriale, infatti, può aprire nuove opportunità anche per lo sfruttamento di conoscenze e competenze di natura umanistica, più difficili da valorizzare nel mercato del lavoro.

Quali sono i metodi didattici utilizzati?

<UniurbLab – ci spiega Francesca Martinuzzi, responsabile dell’Ufficio Terza Missione e coordinatrice di Uniurb Lab – è un “laboratorio”, ossia un percorso formativo basato sull’adozione di modalità formative e approcci didattici non tradizionali (business game, simulazioni, role playing, team working, ecc.). Le tradizionali lezioni frontali sono, infatti, pressoché assenti mentre si privilegiano modelli di apprendimento interattivi e partecipativi, che favoriscono la collaborazione e il team-working; stimolano la creatività dei partecipanti; facilitano il riconoscimento delle proprie vocazioni e dei propri talenti; accrescono le abilità trasversali dei partecipanti, in particolare creatività, spirito di iniziativa, innovazione, capacità di assumersi dei rischi, consapevolezza delle proprie competenze, autonomia, capacità di porsi degli obiettivi e di pianificare e gestire progetti per raggiungerli>.        

Il bando è aperto a tutti gli studenti e dottorandi, agli alumni dell'Università di Urbino che abbiano conseguito un titolo da non più di tre anni e agli studenti Erasmus. Il laboratorio è caratterizzato da una marcata interdisciplinarietà, per cui studenti provenienti da tutte le aree - scientifica, umanistica, socio-giuridica-economica - possono partecipare.

Il programma di UniurbLab si articola in due parti.

La prima parte è dedicata al self empowerment: lo scopo è consentire agli studenti di acquisire consapevolezza di sé e delle proprie competenze trasversali (soft skill), per essere in grado di auto-valutare le proprie attitudini imprenditoriali.

La seconda parte invece è dedicata alla formulazione di idee imprenditoriali (concepite a partire dall’individuazione di bisogni latenti o parzialmente/totalmente insoddisfatti) e alla loro successiva verifica e validazione, attraverso l’adozione del metodo lean startup. Si tratta di un approccio innovativo, che consente di ridurre i tempi di realizzazione di una business idea e di ridurre i costi e le probabilità di insuccesso. In questa fase i partecipanti lavorano in team, costruiti in modo da sfruttare al massimo i vantaggi derivanti dalla contaminazione tra diverse competenze e background.

Il programma prevede anche una serie di incontri con imprenditori e startupper, oltre che visite a strutture, presenti sul territorio, nate per sostenere iniziative imprenditoriali e offrire formazione, contaminazione e networking: incubatori certificati di imprese innovative e spazi di coworking. Infine sono previste giornate dedicate a attività congiunte fra i contamination lab degli altri Atenei regionali, svolte a rotazione nelle rispettive sedi universitarie.

L’opinione degli studenti che hanno frequentato le precedenti edizioni di UniurbLab

“Prima di UniurbLab non avevo mai immaginato di poter diventare imprenditore e non avevo nessuna idea del percorso da compiere per aprire un’impresa. Grazie a UniurbLab ho capito che era un’ipotesi fattibile e ora ho una mia attività”.

“UniurbLab mi ha fatto capire che le competenze “tecniche” sono importanti, ma non basta. Per essere un buon imprenditore le competenze soft sono fondamentali: creatività, spirito di iniziativa, determinazione, autonomia, capacità di affrontare dei rischi. Prima di UniurbLab non ne ero consapevole”.

“Di UniurbLab ho apprezzato soprattutto l’approccio didattico: si lavora in gruppo, si fanno simulazioni, ci si mette in gioco, si impara a sbagliare. Il tutto in modo molto coinvolgente e anche divertente”.

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