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Venerdì 17 a Fano – Conferenza Stampa - Presentazione di uno straordinario risultato nella diagnostica psichiatrica

Comunicato stampa pubblicato il giorno 13/06/2011

Per il Nobel per la chimica 1993 Kary Mullis “una rivoluzione dal punto di vista medico, filosofico e religioso”. Venerdì 17 giugno  alle 10 a Palazzo San Michele in Via Arco d’Augusto 2 di Fano, presso il Dipartimento di Scienze Biomolecolari dell’Università di Urbino si terrà una conferenza stampa sul progetto speciale della Regione Marche “Modificazioni bio-molecolari nei disordini dell’umore e loro classificazione biochimico-clinica”. Nell’occasione saranno comunicati i risultati della prima fase sperimentale che hanno portato al raggiungimento di un importante obiettivo scientifico. La ricerca vede assieme il Dipartimento di Salute Mentale  ASUR  Zona Territoriale 3, il Servizio di Laboratorio Analisi dell’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Marche Nord”,il Dipartimento di Scienze Biomolecolari  e Dipartimento di Scienze della Terra, della Vita e dell’Ambiente DiSTeVa dell’Università di Urbino, l’Istituto di Ricerca in Psichiatria e Cardiologia Quantitativa ed Evoluzionistica “Paolo Sotgiu” L.U.de.S University, Lugano,Switzerland, e il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie -Facoltà di Medicina Veterinaria- Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, con la collaborazione  del Department of Physiology and Biophysics dell’Università di Chicago. Grazie anche alla Regione Marche, Sponsor del Progetto, sono stati coinvolti più soggetti istituzionali nell’ottica di un processo di integrazione tra Università e Territorio, finalizzata ad una più efficacia risposta sanitaria, considerati i primi risultati ottenuti. La ricerca ha portato un primo straordinario risultato. Attraverso la valutazione degli acidi grassi delle piastrine è stato possibile, dopo la fase sperimentale che aveva già fornito la possibilità di classificare i soggetti apparentemente sani da quelli con disordini dell’umore, riconoscere i pazienti con depressione maggiore dai bipolari. Questo risultato rappresenta un punto di svolta nella diagnosi psichiatrica, che come è noto si trova a non potere fare diagnosi di bipolarismo se non dopo un periodo di tempo, in alcuni casi molto lungo, con tutte le evidenti difficoltà terapeutiche. Anche lo studio degli aspetti ossidativi ha confermato l’esistenza di peculiari caratteristiche che differenziano i pazienti depressi dai bipolari. Da questa scoperta ci si aspettano importanti ricadute sul piano terapeutico perché una diagnosi più precisa e focalizzata significa altresì la riduzione degli effetti collaterali ed una migliore qualità di vita del soggetto. Per la prima volta parlare di “markers” biologici per la tipizzazione diagnostica della depressione mediante un semplice prelievo di sangue, significa in termini pratici essere realmente di aiuto alla diagnosi clinica di tale stato patologico affidata, finora, solamente alla clinica e alla grande professionalità e esperienza degli psichiatri che, oggi, potranno avere il conforto, come avviene già per altre malattie, di un dato biologico analitico di appoggio, grazie alle raffinate tecniche analitiche, molecolari e biotecnologiche adoperate nel progetto. I primi segnali della sperimentazione fanno ben sperare e sembrano confermare l’intuizione del Premio Nobel per la chimica 1993 Prof. Kary Mullis, già coinvolto nel progetto come consulente, che ha dichiarato recentemente «E’ una rivoluzione dal punto di vista medico, filosofico e religioso». Il team di ricerca ha visto il coinvolgimento del Dott. Raimondo Venanzini e della Dott.ssa Raffaella Silvestri per la fase clinica, del  Dott Massimo Valentini per le analisi ematochimiche,del Prof. Franco Canestrari coordinatore del progetto, della Dott.ssa Serena Benedetti e della dott.ssa Maria Chiara Tagliamonte per la determinazione dei “markers” di stress ossidativo, della Prof. Anna Rita Mastrogiacomo e  del Dott. Valerio Marconi per la messa a punto delle metodiche analitiche relative alla determinazione degli acidi grassi, dei Proff. Maria Stella Colomba e Armando Gregorini per l’espressione genica e del Prof. Massimo Cocchi responsabile scientifico del progetto. Per ulteriori informazioni: Prof.Massimo Cocchi, e.mail :massimo.cocchi@unibo.it – cell:328 6784802 Prof.Franco Canestrari, e.mail: franco.canestrari@uniurb.it – cell:338.5439001 Dott.ssa Raffaella Silvestri, e.mail:raffaella.silvestri@sanita.marche.it – cell:349 0961286

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