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Premiate le idee imprenditoriali degli studenti di Uniurb: l’app Blend Up! sul podio del progetto “Aula Emprende”

Comunicato stampa pubblicato il giorno 20/06/2019

Importante riconoscimento per l’Università di Urbino: nei giorni scorsi alla Mole Vanvitelliana di Ancona si è conclusa la prima fase di Aula Emprende, un progetto che ha visto 20 gruppi di studenti delle quattro università marchigiane impegnati nella presentazione di una loro ‘idea innovativa’ pronta per essere trasformata in un progetto imprenditoriale. Cinque i gruppi che hanno rappresentato Urbino nella competizione finale (coordinati dalla prof.ssa Francesca Cesaroni ), ognuno dei quali ha descritto la propria “innovazione” attraverso un originale format comunicativo, con l’obiettivo di convincere una giuria molto qualificata.

Tra i 20 gruppi partecipanti solo cinque sono stati premiati e tra questi anche uno dell’Università di Urbino: il progetto Blend Up!, un’applicazione digitale rivolta a giovani imprenditori, che aiuta a evitare i fraintendimenti interculturali, sempre in agguato durante le trattative d’affari all’estero. ll progetto Blend Up! è stato creato dagli studenti del corso di Comunicazione Interculturale della prof.ssa Flora Sisti :  Giulia Turi, Aurora Bruno, Martina Rozoli, Enrico Rugini, Teresa Gianlorenzi. Hanno inoltre collaborato alle riprese e allo script del video: Sergiu Miron (per il Russo, anche lui studente di Lingue) e Ya Fang Chang (per il Cinese, CEL di Cinese). Due i tutor che hanno coordinato le varie fasi della progettazione: Denisse Chamochumbi e Susanna Pigliapochi. I ragazzi hanno vinto uno stage gratuito presso la Warehouse Coworking Factory di Ronnie Garattoni e Laura Sgreccia, due tra gli imprenditori che hanno sostenuto il progetto mettendo in palio corsi di formazione e stage.

“E’ stato davvero interessante far parte di un gruppo di lavoro composto dai colleghi delle quattro Università marchigiane e poi sperimentare con gli studenti del corso di Comunicazione interculturale le strategie discusse”, commenta la prof.ssa Flora Sisti, delegata all’Innovazione Didattica e Studenti e direttrice del CISDEL (Centro Integrato di Servizi Didattici ed E-Learning). Inoltre sviluppare lo spirito imprenditoriale dei nostri studenti è perfettamente in linea con le azioni messe in campo nell’ambito dell’offerta formativa del CISDEL e, in particolare, del progetto “Multimodalità della didattica universitaria”. Un progetto che negli ultimi 3 anni ha portato i docenti della Carlo Bo a discutere di strategie didattiche nell’ottica di qualificare sempre più la propria professionalità differenziando il proprio stile di insegnamento in base ai diversi saperi. Quindi accanto alla tecnica del dibattito (Debate), dell’apprendimento capovolto (Flipped Learning ), dell’apprendimento per risoluzione di problemi (Problem Based Learning ), si è provato a sperimentare anche quella del Design Thinking che incoraggia lo studente a diventare protagonista del proprio apprendimento acquisendo una mentalità imprenditoriale che lo porti a individuare delle esigenze e a trovare soluzioni efficaci e innovative. Si tratta di sviluppare autonomia di giudizio, capacità di lavorare in modo collaborativo e di creare nuove idee mettendo a frutto quanto appreso durante le lezioni universitarie. Tutte abilità che saranno preziose non solo nel percorso universitario ma anche e soprattutto nella futura vita professionale”.

            Gli altri studenti partecipanti, che appartengono alle Scuole di Economia (prof. Francesca Cesaroni), Farmacia (prof. Simone Lucarini), Giurisprudenza (Prof. Elisabetta Righini) e Lingue (prof. Alessandra Molinari ) hanno presentato i progetti : Bee Friends ( un’ applicazione che mette in contatto produttori artigianali di miele con consumatori che possono adottare un’arnia); FeedPharm (un’applicazione che rende veloce ed efficiente la gestione dei tirocini degli studenti di farmacia); IRIS (una forma di certificazione di qualità per enti e aziende che garantiscono pari trattamento economico e professionale ai propri dipendenti senza differenze di genere) e Lit Cafè (un progetto per la realizzazione di uno spazio in forma di caffè letterario e non solo, organizzato da studenti per studenti universitari e cittadini di Urbino).

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