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Domani 26 novembre il convegno “L’Ergastolo ostativo: nodi e snodi per legislatori, giuristi, operatori, società e detenuti”

Comunicato stampa pubblicato il giorno 25/11/2022

Urbino al centro di un tema di grandissima attualità sul piano politico, giuridico e sociale: l’ergastolo ostativo, ossia quella forma di ergastolo che fino al 2019 non consentiva al condannato nessuna possibilità di accedere a benefici di legge, anche solo a un permesso premio, in assenza di collaborazione con la giustizia. Come conseguenza di questo meccanismo ci sono persone che da oltre 30, 35, fin 40 anni sono detenute senza alcuna speranza di reinserimento sociale.

Se ne parlerà approfonditamente sabato 26 novembre a partire dalle ore 9, nell’Aula Magna del Rettorato in Via Saffi, 2 in occasione del Workshop “L’Ergastolo ostativo: nodi e snodi per legislatori, giuristi, operatori, società e detenuti” organizzato del Centro Ricerca e Formazione in Psicologia Giuridica “Assunto Quadrio” del Dipartimento Studi Umanistici dell’Ateneo. Il tema suscita ampie discussioni in quanto entrano in gioco, da una parte, la richiesta di garanzie di tutela sociale e di certezza della pena rispetto a persone che hanno commesso reati associativi, dall’altra il rispetto della Costituzione sulla finalità della pena detentiva, i diritti e la dignità di persone detenute, spesso da ben oltre 30 anni, che hanno vissuto finora senza alcuna speranza di poter accedere a nessun permesso o beneficio.

Il Convegno è promosso dal Centro Ricerca e Formazione in Psicologia Giuridica “Assunto Quadrio” dell’Università di Urbino diretto dalla Prof.ssa Daniela Pajardi, che organizza ogni anno seminari e convegni, nonché un Master in Psicologia giuridica, penitenziaria e criminologia.

L’Italia è stata condannata dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo nel 2019 e subito dopo la Corte Costituzionale ha riconosciuto la parziale incostituzionalità di questo istituto” dichiara Daniela Pajardi “dichiarato contrario al principio rieducativo della pena, perché non riconosce un possibile cambiamento delle persone detenute svincolato dalla (non facile) scelta di collaborare con la giustizia. Sull’ergastolo ostativo pendeva però un’altra questione di legittimità, che la Corte costituzionale non ha affrontato per dare al Parlamento il tempo di rimettere mano alla materia. Dopo un dibattito parlamentare nella scorsa primavera, il Governo ha approvato a fine ottobre un decreto legge che per la prima volta consente agli ergastolani ostativi di chiedere misure alternative e misure liberatorie, al verificarsi di rigorose condizioni volte a dimostrare la definitiva rottura dei legami con le organizzazioni criminali. Su questa complessa vicenda si confronteranno in un dialogo interdisciplinare numerosi esperti del mondo penitenziario”.

Il convegno prevede un saluto iniziale del Magnifico Rettore, Prof. Giorgio Calcagnini e del Presidente del Consiglio nazionale degli Psicologi, Dott. David Lazzari.

Le problematiche giuridiche verranno discusse dal Prof. Glauco Giostra, uno dei maggiori esperti di diritto penitenziario, già membro del Consiglio Superiore della Magistratura e coordinatore degli Stati Generali dell’esecuzione penale; il dott. Fabio Gianfilippi, magistrato del Tribunale di Sorveglianza di Spoleto; la Prof.ssa Stefania Carnevale, docente dell’Università di Ferrara e membro del Centro studi giuridici europei sulla grande criminalità “Macrocrimes”.

I risvolti psicologici e criminologi verranno trattati dalla Prof.ssa Georgia Zara, psicologa e criminologa di fama internazionale, dalla dott.ssa Ilaria Garosi, psicologa penitenziaria, esperta di riferimento per il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi sui temi del carcere.

La prospettiva degli operatori verrà presentata da operatori che rappresentano le diverse figure professionali coinvolte nella quotidiana gestione di reclusi soggetti a misure ostative: la Dott.ssa Ivana Bruno, funzionario giuridico-pedagogico C.R. di S. Gimignano; la Dott.ssa Simona Sdogati, Funzionario di Servizio Sociale UEPE Ancona; la Dott.ssa Marta Bianco Comandante Polizia Penitenziaria C.R. di Fossombrone e la Dott.ssa Maria Gabriella Lusi, Direttrice C.C. di Piacenza.

L’intervento conclusivo è tenuto dalla Dott.ssa Carla Ciavarella, Direttore del Coordinamento dei Rapporti di Cooperazione Istituzionale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

Assieme alla Prof.ssa Daniela Pajardi, i lavori del congresso saranno coordinati dalla Prof.ssa Monia Vagni, docente di Psicologia della devianza e criminologia all’Università di Urbino.

Una riflessione che in questi giorni ha coinvolto politica e stampa. Fare un focus e sull’attività dei tribunali di sorveglianza, e un confronto tra gli operatori penitenziari coinvolti nelle attività di valutazione e trattamento sulle persone soggette a ergastolo ostativo speriamo possa de-ideologizzare il dibatto riportando l’attenzione sulla Costituzione e su come si possa e debba far convergere la sicurezza sociale con il rispetto dei diritti individuali.

La partecipazione è libera e può essere seguita sia in presenza che on line iscrivendosi sul sito dell’Università di Urbino:  https://www.uniurb.it/ergastolo-ostativo 

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