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Dal 2 al 9 luglio VI edizione di Urbino Teatro Urbano

Comunicato stampa pubblicato il giorno 29/06/2023

-Teatro, musica incontri e formazione illuminano la città ducale: in scena Stivalaccio Teatro, I Nuovi Scalzi, Milly Cavilli, Nouvelle Plague, Camilla Barbarito. In residenza: Frosini/Timpano e Trasognate oltre agli incontri con artisti e pubblico e la quarta edizione del corso “Fai il tuo Teatro!” con compagnie da tutta Italia -

Colorati, travolgenti, visionari: artisti e compagnie da tutta Italia tornano ad invadere il centro storico di Urbino (e non solo) per la sesta edizione del Festival UTU_Urbino Teatro Urbano in programma nella città ducale dal 2 al 9 luglio. In scena gli artisti della Commedia dell’Arte e giovani compagnie che esplorano i nuovi linguaggi della scena per otto giorni all’insegna di teatro, cultura, musica e incontri. Oltre agli spettacoli nei giorni del Festival Urbino ospita il corso di alta formazione “Fai il tuo teatro!”, gli incontri di approfondimento a cura di Oliviero Ponte Di Pino e le residenze artistiche con le compagnie Frosini/Timpano e Trasognate.

“Il festival continua ad esplorare le potenzialità della città di Urbino – sottolinea Michele Pagliaroni, direttore artistico – e da quest’anno inauguriamo due nuove esperienze che ci auguriamo di poter far crescere nel tempo: la prima è uno spazio OFF dedicato a giovani compagnie teatrali e di artisti di strada; l’altra è un piccolo sistema di residenze artistiche intorno ai luoghi progettati dall’architetto Giancarlo De Carlo in collaborazione con la Fondazione Ca’ Romanino ed ERDIS Marche. Urbino Teatro Urbano ha saputo costruire, grazie agli studenti che organizzano e curano ogni aspetto della manifestazione, una rete sul territorio coinvolgendo ogni anno di più le istituzioni e i cittadini grazie a una proposta artistica che valorizza lo splendido scenario della città culla del Rinascimento con spettacoli di grande qualità.”

GLI SPETTACOLI

In programma a Urbino sette spettacoli con alcuni graditi ritorni accanto a nuove compagnie per una proposta poliedrica e stimolante, un vero e proprio viaggio fra memoria e innovazione, come nella tradizione di UTU.

Un theatre truck, un vero carro d’arte viaggiante arriva in Piazza Duca Federico il 2 luglio alle ore 21:00 con IL SOGNO DI SHAKESPEARE della compagnia I Nuovi Scalzi, rivisitazione del capolavoro shakespeariano in una commedia dai toni gipsy – blues che mette al centro l’attore nel suo rapporto con il pubblico e con se stesso.

Il secondo appuntamento è al Cortile di Santa Chiara il 4 luglio alle ore 21:00 con il collettivo Milly Cavilli composto da cinque drammaturghi/attori che mettono in scena un concerto su l’horror vacui, sul “fare schifo” come manifesto contro l’avidità e sull’attesa di rimanere o andare via (ma dove?) dal significativo titolo NON È FACILE (L’ANGELO STERMINATORE PUNK).

Stivalaccio Teatro è un graditissimo ritorno a UTU, dopo gli strepitosi successi degli scorsi anni la compagnia veneta mette in scena in anteprima regionale BUFFONI ALL’INFERNO (Cortile di Santa Chiara, 5 luglio ore 21:00): un viaggio in compagnia del Diavolo e di tutti i suoi sulfurei carcerieri, protagonisti dei racconti popolari fra medioevo e rinascimento.

Canti, narrazioni, immagini e partiture fisiche legate ai temi della sparizione della biodiversità, dell’industria semenziera, del legame profondo fra coltura e cultura sono gli ingredienti di SEMIs della compagnia Nouvelle Plague, in scena all’Orto Botanico il 6 luglio alle ore 18:00.

L’8 luglio alle ore 21:00 Camilla Barbarito riempie di note il Cortile di Santa Chiara con SENTIMENTO POPOLARE un concerto fatto di grande energia espressiva, ritmiche e sonorità world fusion che si fondono, si sposano e impattano con esiti sorprendenti, nel segno del rito gioioso e passionale della musica.

Ultimo appuntamento il 9 luglio alle ore 21:00 nel Borgo di Schieti con la prima nazionale di NON CHIAMATEMI PROFESSORE uno spettacolo itinerante con diffusione in cuffia e attori dal vivo dedicato a Don Italo Mancini: sacerdote urbinate, eminente filosofo e docente universitario ma anche fine “agitatore” politico oltre che un uomo profondamente legato alle sue radici. Lo spettacolo è la nuova produzione del CTU Cesare Questa che continua il suo percorso di traduzione dell’eredità storica e politica di alcuni figli illustri del Montefeltro che hanno segnato con la loro opera e la loro presenza la vita di intere generazioni. Firma il testo e la regia Aureliano Delisi.

Ad arricchire il cartellone due appuntamenti “fuori programma” entrambi nella Piazzetta di Via Valerio e ad ingresso libero: dal 2 al 6 luglio la compagnia VAN di Siracusa darà vita ogni giorno a una nuova storia con ARRIVAN! un forma di spettacolo coinvolgente e in continua trasformazione mentre il 7 luglio alle 21:00 la compagnia Trasognate presenta al pubblico il lavoro sulla loro nuova produzione RETROGUSTO POP! in residenza durante i giorni del Festival.

FAI IL TUO TEATRO!

FAI IL TUO TEATRO! è un percorso di formazione con una proposta didattica unica nel suo genere, curata da docenti e professionisti di primo piano. L’idea alla base è quella di fornire agli artisti gli strumenti organizzativi, tecnici e di impresa per poter costruire concretamente un progetto culturale sul loro territorio di provenienza. Che sia uno spazio da riattivare, un festival, uno spettacolo o un progetto di compagnia teatrale, il corso mira a fornire gli strumenti necessari per poter sviluppare al meglio il proprio progetto artistico. Dal 2 al 10 luglio 61 partecipanti lavoreranno su 21 progetti artistici presentati da altrettante associazioni e compagnie provenienti da tutta Italia.

Il corso si sviluppa su vari percorsi formativi: ORGANIZZAZIONE con Mimma Gallina, Giorgio Andriani, Antonino Pirillo, Giulia Alonzo COMUNICAZIONE con Danilo “Sailor Danny” Mancini, Vittoria Podrini, Marina Saraceno, RADICI (costruzione della maschera in cuoio) con Stefano Perocco di Meduna e Tullia Dalle Carbonare, ALLESTIMENTO con Francesco Mentonelli.

Ad arricchire la proposta formativa due incontri dal titolo “A COSA SERVE IL TEATRO?” a cura di Oliviero Ponte di Pino per creare un dialogo tra discipline diverse attorno al tema del teatro nella nostra società e nel nostro presente. Ponte di Pino conduce una conversazione libera e aperta tra una personalità attiva in un campo diverso dal teatro che si confronterà con chi in teatro ci lavora.

LE RESIDENZE

Quest’anno Urbino Teatro Urbano ospita due compagnie in residenza in due spazi progettati e realizzati dall’architetto Giancarlo De Carlo che ha segnato il volto della Urbino contemporanea. La sua visione della città ha delimitato nuovi spazi che spesso sono ancora alla ricerca della loro identità, per l’occasione alcuni di questi spazi diventano luoghi di creazione artistica ospitando compagnie al lavoro su nuovi progetti. A Cà Romanino Elvira Frosini e Daniele Timpano, con Lorenzo Pavolini, sono al lavoro su TANTI SORDI, la nuova creazione dedicata al grande attore romano. La compagnia Trasognate invece è al Teatro del Collegio La Vela per provare RETROGUSTO POP! Uno spettacolo che indaga l’universo femminile lontano dalle narrazioni spesso tossiche degli ultimi decenni.

I PINGUINI

Alla base di tutto il progetto UTU c’è la relazione tra la città di Urbino e la comunità degli studenti universitari che la abitano: gli studenti ed ex studenti dell’Ateneo marchigiano che organizzano dal primo anno il Festival in città e nella provincia, ormai sono noti a tutti come “i pinguini” decine di giovani motivati e infaticabili che rendono questa esperienza unica nel suo genere.

Urbino Teatro Urbano è un progetto organizzato dal Centro Teatrale Universitario “Cesare Questa” dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo; con il contributo, la collaborazione e il sostegno del Comune di Urbino; con il patrocinio e sostegno della Provincia di Pesaro e Urbino, ERDIS Marche, AMAT; con il contributo di EPTA gruppo, Moretti Compact, System Group, Italiana Corrugati, Centraltubi, Raffaello Travel Group. Si ringrazia ISIA U, Accademia di Belle Arti di Urbino, Fondazione Carlo e Marise Bo, Fondazione Ca' Romanino, Club UNESCO Urbino e Montefeltro.

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

info@urbinoteatrourbano.it

Telefono / WhatsApp al 346 720 0078

BIGLIETTI

INTERO 12€ • RIDOTTO 8€ • STUDENTI 5€

RIDOTTO: Over 65, Soci CTU Cesare Questa, Soci Club Unesco Urbino e Montefeltro, Abbonati Teatro Battelli, Abbonati Teatro Sanzio

STUDENTI: Under 18, Studenti Uniurb + ISIA U + ABAU, Allievi FITT!

Ufficio Stampa UTU

Marina Saraceno | marinasaraceno@gmail.com | cell 3493602434

 

 

 

 

 

PROGRAMMA

Domenica 2 luglio, ore 21:00

Piazza Duca Federico

IL SOGNO DI SHAKESPEARE

I Nuovi Scalzi

Anteprima regionale

regia Savino Maria Italiano

con Lidia Ferrari, Thilina Feminò, Ivano Picciallo, Zelia Pelacani, Pietro Quadrino, Piergiorgio Maria Savarese, Francesco Zaccaro

aiuto regia Olga Mascolo e Marta Franceschelli

musiche I Nuovi Scalzi

scene Alessandra Solimene

costumi Angela Troiani e Olga Mascolo

maschere Aliano e Stefano Perocco da Meduna

co-produzione I Nuovi Scalzi - Teatri di Bari

Il Sogno di Shakespeare è un riadattamento del Sogno di una notte di mezz’estate di William Shakespeare, tra le commedie più celebri e più rappresentative del teatro. Un gruppo di artigiani s’incontrano in un bosco per preparare uno spettacolo per le nozze del Duca, un classico: “La tragica commedia di Piramo e Tisbe”. Quegli artigiani siamo noi, la nostra compagnia che s’incontra in un luogo fuori dal teatro per preparare il Sogno di una notte di mezz’estate per un grande evento: l’incontro con il pubblico. Un impedimento amoroso, e un amore non corrisposto, costringe quattro innamorati a fuggire dalla città, e ritrovarsi in un bosco abitato da spiriti e fate. Il bosco, che allegoricamente rappresenta il viaggio della vita, il perdersi per ritrovarsi, si scopre palcoscenico perfetto dove i personaggi fantastici Puck, Oberon e Titania possono giocare con i poveri innamorati. Come gli dèi con gli uomini o i pupari con i loro pupi, gli abitanti del bosco muoveranno gli innamorati in un continuo e ripetuto scambio di ruoli prima di donar loro il giusto amore. Una giostra che gira al limite tra amore e fantasia, sogno e reale, attore e personaggio, che metterà a nudo la compagnia al termine della rappresentazione.

La commedia Shakespeariana, nella sua costruzione drammaturgica perfetta, ripropone un meccanismo di struttura classico della Commedia dell’Arte fondato sugli equivoci degli innamorati. La componente fantastica è l’elemento che caratterizza quest’opera. Questa, che noi riconosciamo nel bosco, permette agli attori di lavorare su diversi codici: dal teatro in maschera alla farsa, dalla prosa alla musica. Perciò la scelta di attori che hanno come fondamentali le tecniche della commedia in maschera, competenze musicali e padronanza di movimento. Una commedia dal colore Gipsy/Blues che mette al centro l’attore nel rapporto con il pubblico e con sé stesso, in un crescendo ritmico che porterà la compagnia a svelarsi per quella che è: un gruppo di attori che crede in un sogno.

Martedì 4 luglio, ore 21:00

Cortile di Santa Chiara

NON È FACILE

Milly Cavilli

con Francesco Spaziani, Rita Felicetti, Sharon Amato

scrittura Francesco Spaziani, Rita Felicetti, Sharon Amato, Valeria Carrieri. Luca Tazzari

credits Ultimi Fuochi Teatro, Riccione Teatro, Vulkano – Ravenna Teatro – Teatro delle Albe, Elastico Records Bologna, Milly Cavilli collettivo arti performative

In breve: non è facile. Ѐ uno spettacolo del collettivo Milly Cavilli che nasce durante la scuola di drammaturgia “scritture” di Riccione Teatro a cura di Lucia Calamaro. Cinque drammaturghi/attori si uniscono e mettono in scena un concerto su l’horror vacui, sul “fare schifo” come manifesto contro l’avidità e sull’attesa di rimanere o andare via (ma dove?).

In scena tre attori che alternano dialoghi a canzoni, tre personaggi beckettiani che cercano una via d’uscita a uno stato d’animo contraddittorio: dove non arrivano le parole arriva la musica a gestire le tensioni. Vivono in questo “non luogo” che somiglia tanto al momento della creazione. La soluzione sarà quella di abbandonarsi ad una NOIA serena senza giudizio, senza sensi di colpa e senza paure. Lo spettacolo infatti si conclude con una canzone dal titolo “Faremo la noia”.

Partendo dal film di Būnuel ‘L’angelo sterminatore’ abbiamo indagato una nuova ‘forza’ che ci trattiene sul palco e ci obbliga a scrivere e a fare musica come unica fonte di salvezza in un mondo che non ci somiglia più per diverse ragioni.”

Mercoledì 5 luglio, ore 21:00

Cortile di Santa Chiara

BUFFONI ALL'INFERNO

Stivalaccio Teatro

Anteprima regionale

con Matteo Cremon, Michele Mori, Stefano Rota

soggetto originale e regia Marco Zoppello

scenografia Matteo Pozzobon e Roberto Maria Macchi

maschere e carabattole Stefano Perocco di Meduna e Tullia Dalle Carbonare

costumi Lauretta Savagnin

disegno luci Matteo Pozzobon

musiche originali Ilaria Fantin

Una produzione Stivalaccio Teatro. Si ringraziano il Teatro Busnelli di Dueville e l’Accademia Olimpica di Vicenza.

Profondità delle lande desolate dell’inferno. Un tranquillo ed eterno giorno di torture strazianti. D’un tratto si leva un latrare sguaiato, sono i diavoli di malebranche che corrono da una parte all’altra alla ricerca del loro Re: il terribile Satana. Sulle rive dello Stige sono giunte millemila anime, così, d’un tratto, portate all’altro mondo da una fulminante peste bubbonica, vaiolica, assassina e vigliacca. L’Ade è di colpo intasato e Minosse, impietoso giudice delle anime, è costretto a fare i salti immortali per esaminare le colpe di tutti. Le operazioni vanno a rilento, gli spiriti protestano, insorgono, volano insulti e qualche brutta bestemmia. Belzebù, con profonda saggezza, offre uno sconto di pena alle anime di tre buffoni, Zuan Polo, Domenico Tagliacalze e Pietro Gonnella per tornare a fare ciò che in vita gli riusciva meglio: intrattenere.

“Lo spettacolo ripesca dall’antica arte del buffone, l’intrattenitore per antonomasia, il più devoto cultore dello sghignazzo. Da che mondo è mondo i Comici sono spaventati quanto attratti dall’Inferno. Non c’è niente da fare, l’Averno è la destinazione finale per chi è pronto a tutto per strappare una risata. L’inferno e tutti i suoi sulfurei carcerieri sono alla base dalla tradizione popolare e dei racconti dei cantastorie. Esso racchiude al suo interno l’alto e il basso, il tragico e il grottesco. Abbiamo provato ad indagare, tra il tardo medioevo e il rinascimento, qualche esempio di racconti infernali, libelli basso corporei dal sentore mefitico. I fablieux francesi ne sono ricolmi, uno su tutti ‘il peto del villano’, racconto faceto su un povero spirito demoniaco vittima dei miasmi di un contadino malsano. Sempre a proposito di morte la tradizione orale del nostro paese racconta di alcuni momenti carnevaleschi dove si usava recitare il paradossale testamento del porco e, perché no, di numerosi altri animali da cortile, ascoltati in pubblica piazza prima di diventare portata principale del martedì grasso. Ma di storie, novelle, cantari e stornelli ce ne sono e ce ne sarebbero molti. A narrare questi episodi sono tre attori o meglio buffoni, comici, reietti, gente disposta a tutto per portare il riso. Lo faranno servendosi dell’arte buffonesca, quella maestria quattrocentesca che partorì poi la grande tradizione dei Comici dell’Arte. Strambe figure, novelline, travestimenti grotteschi, cantari bislacchi, maschere demoniache e improvvisazioni oscene saranno alla base de ‘Buffoni all’inferno’, un decamerone buffo e tragico.”

Giovedì 6 luglio, ore 18:00

Orto botanico

SEMIs

Nouvelle Plague

di e con Giulia Bocciero e Davide Simonetti

musiche originali Giulia Bocciero ed Enzo Bocciero

assistenza scenotecnica Enrico Quinziato

Una produzione Nouvelle Plague, Maison des Semences Paysannes Maralpines.

Dietro ciò che mangiamo ci sono dei semi, delle persone, delle storie. L’intreccio di questi tre elementi provoca da sempre numerose implicazioni di tipo economico, politico e sociale. Dopo una formazione con Maxime Schmitt, contadino, attivista e divulgatore scientifico, coordinatore della MSPM, nasce ‘SEMIs – Storie di un potere invisibile’. Abbiamo scelto di raccontare questa complessità creando una serie di canti, narrazioni, immagini e partiture fisiche legate ai temi della sparizione della biodiversità, dell’industria semenziera (la nascita e l’evoluzione dei cosiddetti ibridi F1), del legame profondo fra coltura e cultura.

Cinque scope piantate in fiaschi di sabbia, un teatrino di legno pieno di disegni, un vecchio, due giocatori di scacchi e una figura femminile immensa e misteriosa popolano la scena: un tappeto volante che sorvola con leggerezza la miseria e la follia dell’essere umano, la stanchezza e la gioia della terra. La grande quantità di storie, suoni, aneddoti e saperi raccolti durante il percorso di creazione ha reso SEMIs uno spettacolo intimo e comunitario, capace di connettere le persone del pubblico.”

Venerdì 7 luglio, ore 21:00

Piazzetta di Via Valerio

Restituzione della residenza per RETROGUSTO POP!

Trasognate

ingresso libero

di e con Zelia Pelacani, Michela Lo Preiato, Lidia Ferrari, Francesca Fatichenti

“Retrogusto Pop nasce dall’urgenza di strappare una storia in cui il femminile viene definito dagli uomini e dalla volontà di liberare le voci che per tanti anni sono state nascoste tra le file ordinate di un mondo alieno. I quadri si alterneranno veloci e intensi portando tematiche che traboccano da molto tempo: la voglia di fuggire, la vendetta, i dubbi, la gioventù che finisce e definisce, l’esigenza di apparire sane, corrette, popolari e poi della sessualità, della asessualità, della crudeltà e della bellezza. Per ispirare questi temi ci siamo servite di varie fonti letterarie tra cui “Malacarne, donne e manicomio nell’Italia fascista”, “Il mostruoso femminile”, “Spezzate”, “L’enciclopedia della donna” in venti volumi usciti negli anni ’60 che si occupano di definire la donna di buon gusto e dal comportamento appropriato. Nella sperimentazione dei linguaggi diamo un’importanza particolare al mondo della Commedia dell’Arte e delle maschere.”

Sabato 8 luglio, 21:00

Cortile di Santa Chiara

CAMILLA BARBARITO

Sentimento popolare

Concerto

voce Camilla Barbarito

chitarra Fabio Marconi

Il carattere e le alte temperature di una varietà di canzoni popolari nostrane e d’altri paesi.

Canzoni orgogliosamente meticce, lealmente rubate ai loro paesi d’origine, brani che hanno fatto piangere e ballare, che hanno consolato, che hanno aiutato a scandire il lavoro o a fischiettare gli sfaccendati. Melodie sincere, a tutto core.

Spicchiamo il nostro volo disordinato dalla seggiola di un vecchio trani milanese piroettando su scatenati ritmi dispari balcanici viriamo verso Sud planando al suono di una rumba flamenca e una ballata francese proviamo ad atterrare con un cascquè a ritmo di tango argentino!

Un concerto fatto di grande energia espressiva, ritmiche e sonorità world fusion che si fondono, si sposano e impattano con esiti sorprendenti nel segno del rito gioioso e passionale della musica.

Domenica 9 luglio, 21:00

Borgo di Schieti

NON CHIAMATEMI PROFESSORE (Omaggio a Don Italo Mancini)

CTU Cesare Questa – Aureliano Delisi

Prima nazionale

regia e drammaturgia Aureliano Delisi

in scena Domenico Tarantini, Chiara Manuguerra

voci Italo Mancini, Aureliano Delisi, Giulia Bocciero, Davide Simonetti

sonorizzazione e montaggio audio Davide Simonetti

Una produzione CTU Cesare Questa in collaborazione con il Centro Culturale Don Italo Mancini.

SPETTACOLO ITINERANTE NEL BORGO DI SCHIETI CON DIFFUSIONE IN CUFFIA E ATTORI DAL VIVO

La voce di Italo Mancini, grazie ad alcune registrazioni ritrovate, torna a risuonare a distanza di trent’anni dalla sua morte in un racconto teatrale immersivo che attraverserà il borgo di Schieti. Sacerdote, eminente filosofo e docente universitario, Don Italo Mancini non è stato solo un grande studioso ma anche un fine “agitatore” politico oltre che un uomo profondamente legato alle sue radici. Il CTU Cesare Questa continua il suo percorso di traduzione dell’eredità storica e politica di alcuni figli illustri della nostra terra che hanno segnato con la loro opera e la loro presenza la vita di intere generazioni.

SPETTACOLI OFF

Dal 2 al 6 luglio, repliche pomeridiane

Piazzetta di Via Valerio

2021: ODISSEA NELLO SPIAZZO

ingresso libero

Con Gabriele Rametta, Andrea Di Falco, Andrea Pacelli, Gabriele Manfredi

Sono una compagnia, hanno un palco, tante storie e non hanno paura di usarle. Ogni giorno una nuova avventura fatta di gioco ed improvvisazione all’insegna del viaggio e del divertimento per tutti.

CORSO ALTA FORMAZIONE “FAI IL TUO TEATRO!”

Dal 2 al 9 luglio

FAI IL TUO TEATRO!

Polo Volponi, Palazzo Passionei Paciotti, Sala del Maniscalco, Santa Chiara

Masterclass con Mimma Gallina, Oliviero Ponte di Pino, Giulia Alonzo, Stefano Perocco di Meduna, Tullia Dalle Carbonare, Francesco Mentonelli, Danilo “Sailor Danny” Mancini, Vittoria Podrini, Marina Saraceno, Giorgio Andriani, Antonino Pirillo

Saranno presenti 21 compagnie e associazioni selezionate da tutte Italia per un totale di 61 allievi.

RESIDENZE ARTISTICHE

Dal 2 al 9 luglio_Ca' Romanino

Compagnia Frosini/Timpano + Lorenzo Pavolini

Residenza per TANTI SORDI

Produzione Compagnia Frosini/Timpano e Scarti – La Spezia

Dal 3 al 7 luglio_Teatro del Collegio “La Vela”

Trasognate

Residenza per RETROGUSTO POP!

 

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