Pubblico, emozioni e importanti contributi alla giornata in ricordo di Pasquale Salvucci

Comunicato stampa pubblicato il giorno 11/12/2023

Si è svolto a Urbino, martedì 5 dicembre 2023, un incontro in ricordo di Pasquale Salvucci, storico della filosofia e politico italiano che, proprio a Urbino ha svolto la sua attività di docente, dapprima di storia delle dottrine politiche e di storia della filosofia presso la Facoltà di lettere e filosofia e, successivamente, di filosofia e storia della filosofia presso la Facoltà di Magistero, di cui ha assunto la presidenza nel 1974. Direttore dell'Istituto di scienze filosofiche e pedagogiche (dedicato al suo nome dopo la sua scomparsa) e coordinatore del dottorato di ricerca in filosofia, Pasquale Salvucci ha segnato profondamente la vita culturale di Urbino e la formazione di molte generazioni di studenti.

L’evento in sua memoria è stato realizzato dalle sezioni di Ancona e Urbino della Società filosofica italiana, con il contributo del Dipartimento di studi umanistici di Urbino, nell’ambito delle celebrazioni della giornata mondiale della filosofia 2023 e sotto gli auspici del 25° Congresso mondiale di filosofia (Roma 2024).  

Nell’ideare l’incontro, Nicola Panichi e Bianca Ventura hanno perseguito l’intento di costruire un’occasione per testimoniare la gratitudine verso un grande Maestro la cui lezione filosofica e di vita ha grande forza interpretativa non solo del passato ma anche del nostro tormentato presente.

E con grande efficacia è stata, infatti, riproposta la sua lezione di fronte ad un pubblico commosso ed attento che gremiva l’Aula Salvucci di Palazzo Albani.  

Giovanni Bonacina, professore ordinario di storia della filosofia presso l’Università degli Studi di Bologna, ha svolto un’intensa ed articolata relazione sul tema Quali eroi? Pasquale Salvucci su di un topos dell’hegeliana filosofia della storia, in cui, con serrata argomentazione, ha evidenziato come il prevalente interesse di Salvucci per gli aspetti storici e politici della filosofia di Hegel si sia colorita anche di una passione politica attuale, non ritenendo egli esauriti con Napoleone i grandi individui storici hegeliani, né le possenti rivoluzioni associate al loro nome esaurite con la rivoluzione francese del 1789.

Pasqualino Masciarelli, allievo e dottore di ricerca della Scuola Normale Superiore di Pisa, studioso della filosofia classica tedesca, nella sua originale e approfondita  relazione dal titolo L’arte di interpretare i classici, ha illustrato il metodo adottato da Pasquale Salvucci nell’interpretazione dei testi classici, il quale  consiste nell’analisi delle difficoltà di esegesi di un testo classico non come problema unicamente tecnico e non solo la risposta a un problema interno all’assetto di una teoria ma come la risposta alla domanda esterna ricavata da esigenze mondane.

Gianni Orecchioni, formatosi ad Urbino, dove ha insegnato come docente incaricato, passando poi alla dirigenza scolastica e alla carriera ispettiva, attualmente presidente della casa editrice Carabba, ha presentato uno studio di grande interesse dal titolo Filippo Masci interprete di Kant. A proposito di uno scritto inedito di Pasquale Salvucci, relativo all’analisi di uno degli scritti inediti di Pasquale Salvucci, elaborato in occasione del Convegno Nazionale tenutosi a Chieti nel 1996, per celebrare i 150 anni dalla nascita del filosofo abruzzese e rinvenuto tra le sue carte custodite presso la Biblioteca Regionale “Pasquale Salvucci” di Lanciano.

Alla profondità delle relazioni ha fatto riscontro l’intensa tonalità emotiva dei ricordi, delle testimonianze, degli incontri: un grande momento di riflessione e di sentire comune.