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Maggio, il mese dell’Alta Formazione: la didattica interdottorale

Comunicato stampa pubblicato il giorno 07/05/2013

Federico Commandino trascorse gli ultimi dieci anni della sua vita a Urbino: dal 1565 al 1575. Ormai lontano dall’attività diplomatica internazionale a seguito della morte dei suoi potenti protettori, si rifugiò negli studi, che aveva sempre coltivato. Insigne grecista, oltre che grande matematico, pubblicherà nel 1572 quell’edizione degli Elementi di Euclide, che consentì ai moderni “nani” (Galileo e Newton) di salire sulle spalle dei giganti del passato. Possiamo dire che Federico fu il “principe dell’interdisciplinarità”, poiché fu il primo in Europa a possedere nel contempo le competenze fisico-matematiche e quelle filologico-letterarie, che gli permisero di tradurre e comprendere a fondo Euclide e Archimede. Federico nacque e operò proprio qui a Urbino. A lui e alla sua scuola sarà dedicato uno dei cinque incontri del Mese dell’Alta Formazione: progetto messo a punto dalla Commissione Interdisciplinarità dell’Ateneo di Urbino  Accanto ai loro piani di ricerca di alta specializzazione è bene che i dottorandi acquisiscano anche una visione d’insieme del sapere. Questo si propongono i seminari organizzati come didattica interdottorale, da quello sulla Metodologia della ricerca del 14 e 15 maggio a quello sui Neuroni specchio, del 28-29 maggio, da quello sull’Evoluzione biologica del 4 e 5 giugno, a quello sui Processi narrativi e la costruzione della realtà sociale del 19 e 20 giugno. Le lezioni saranno aperte a tutti gli interessanti, nella speranza che si istauri un dialogo sempre più proficuo fra le discipline. Il 14 maggio alle 14 nell’Aula Amaranto in Palazzo Battiferri (via Saffi 46) si inaugureranno i lavori alla presenza del Rettore Stefano Pivato, del delegato rettorale all’Alta formazione Riccardo Cuppini, del Delegato all’Interdisciplinarità Vincenzo Fano e di molti fra i Coordinatori dei Dottorati presenti nel nostro ateneo. Questi ultimi hanno accolto con grande interesse e apertura l’iniziativa, favorendo in tutti i modi la partecipazione dei loro studenti. Dedicare la propria ricerca a una singola molecola di rilevanza biologica può essere congiunto alla consapevolezza che quella molecola agisce all’interno di un organismo che obbedisce alle leggi dell’evoluzione biologica. Studiare il testo di Eschilo nei suoi dettagli metrici e testuali può essere connesso alla coscienza che quell’opera ha contribuito alla costruzione di un immaginario collettivo di rilevanza politica e giuridica. Le più raffinate analisi dei movimenti del corpo umano sono collegate ai più recenti risultati della neurofisiologia. La filosofia non è solo riflessione sulla storia e l’arte, ma anche sulla chimica, la biologia, la fisica e la matematica. Insomma, i ponti fra le discipline sono innumerevoli, anche se difficili da percorrere, ma sempre fertili di risultati sia formativi che di ricerca.   Programma completo su: http://interdisciplinarita.uniurb.it/ Contatti e informazioni: Vincenzo Fano, vincenzo.fano@uniurb.it, tel. 3428821040

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