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FILOLOGIA GERMANICA

A.A. CFU
2013/2014 8
Docente Email Ricevimento studenti
Alessandra Molinari durante il corso, lunedì 13.30-14.30; a corso concluso, su appuntamento

Assegnato al Corso di Studio

Giorno Orario Aula

Obiettivi Formativi

Il manoscritto noto come “Junius 11”, prodotto a ridosso del Mille, ha un valore particolare sia all’interno della letteratura anglosassone che della storia della cultura inglese. Esso è un unicum tra i codici anglosassoni. In primo luogo, è l’unico codice poetico anglosassone in cui si riconosca chiaramente una progettazione editoriale accurata con un layout uniforme. In secondo luogo, è l’unico a presentare una punteggiatura metrica costante. Ma soprattutto, è l’unico dei quattro grandi codici poetici dotato di illustrazioni. Queste hanno svolto un ruolo centrale sia nell’organizzazione editoriale originaria del manoscritto, che della storia dello stesso attraverso i secoli: si pensa che anche grazie alla loro presenza – oltre che all’associazione dello stesso con Cædmon, leggendario padre fondatore della poesia inglese  -  questo manoscritto sia stato salvato dalla distruzione dei monasteri per volontà di Enrico VIII e dalla conseguente dispersione del patrimonio culturale inglese altomedievale.In questo corso analizzeremo le illustrazioni contenute nel manoscritto Junius 11 partendo dall’assunto che il significato, inteso come qualcosa che agisce nel mondo (in quanto ‘lascia un segno’, come suggerisce l’etimologia stessa della parola significato), non esiste o almeno non è percepibile ‘in sé’, come entità monolitica e autonoma,  ma viene costituito nell’interazione tra chi emette un testo e chi ne fruisce. Di conseguenza la nostra interpretazione delle illustrazioni del manoscritto seguirà due percorsi:1) il primo percorso si basa sulla seguente ipotesi di lavoro: il modo in cui il fruitore (= lettore, uditore, contemplatore) percepisce attraverso i propri sensi  il manoscritto e il contenuto verbale e visivo dello stesso, ne condiziona l’interpretazione, ossia contribuisce alla costituzione del significato attribuito al testo poetico – e al significato del ciclo di illustrazioni, che nel nostro corso considereremo essere esse stesse un ‘testo’. Di conseguenza, in questa prima parte del corso rintracceremo tutti gli indizi codicologico-paleografici, ossia sensibilmente percepibili, dell’uso di questo manoscritto e delle sue illustrazioni dall’atto della sua produzione a ridosso del Mille  fino ai giorni nostri;2) il secondo percorso si basa sulla seguente ipotesi di lavoro: l’interpretazione di un testo prodotto nel passato  richiede che si distingua tra due accezioni del significato dello stesso: quello che la filologia anglofona chiama meaning, e quello che essa stessa chiama significance. Quando indaghiamo il meaning di un testo siamo impegnati a ricostruirne l’intelligibilità nel suo contesto culturale originario. Nel caso delle illustrazioni del nostro codice, indagarne il meaning significa chiedersi che cosa volessero dire quelle illustrazioni nell’Inghilterra anglosassone: a quale iconografia, simbologia,  tradizione tematica e fonti si riferisse l’artista che le ha tratteggiate, ma anche il rapporto tematico tra le illustrazioni stesse e i poemi contenuti nel manoscritto. L’altra accezione del significato, la significance, indaga il fondamento dell’intelligibilità di un’opera culturale di epoca passata  – quindi delle illustrazioni del nostro manoscritto, intese come testo - da parte del fruitore appartenente  al mondo presente. A questo punto entriamo in gioco noi stessi, noi protagonisti di questo corso di filologia germanica, e le domande che noi poniamo a queste illustrazioni, il modo in cui noi le percepiamo, ciò che noi vi rinveniamo, ciò che a noi “dicono” le stesse. Alla fine del corso ci chiederemo: c’è un filo rosso che unisce il meaning alla significance? Il tutto andrà indagato tenendo bene chiaro in mente che il filologo serio, nel godere di un’opera del passato, deve sempre saper distinguere tra meaning e significance ed avvicinarsi al meaning con l’umiltà di chi sa che il passato, proprio in quanto tale, non potrà mai essere totalmente ricostituito da noi quale esso fu.

Programma

Parte introduttiva:1) Introduzione agli oggetti e alle finalità del corso2) Introduzione generale al manoscritto Junius 11 e al suo contesto culturale di produzione3) Introduzione alla terminologia usata nel corso: nozioni di paleografia, codicologia, filologia ed epistemologiaPrima parte analitica:1) La costruzione materiale del manoscritto a ridosso del Mille: indizi codicologico-paleografici ed editoriali2) La pianificazione editoriale relativa all’inserimento delle illustrazioni nel manoscritto3) Gli indizi materiali lasciati sul manoscritto rivelanti l’uso dello stesso attraverso i secoli e la fruizione delle illustrazioniSeconda parte analitica:1) Analisi delle illustrazioni rispetto ai codici culturali (iconografici ecc.) di riferimento coevi2) Analisi delle illustrazioni rispetto al loro accordo (o disaccordo) con le tematiche del contenuto poetico3) La nostra fruizione: la significance del testo illustrativo e del contenuto del manoscritto oggi4) C’è un filo rosso tra meaning e significance?Conclusioni generali

Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)

Lo studente approfondisce le proprie conoscenze di storia culturale inglese altomedievale, di paleografia e codicologia, di epistemologia e di filologia germanica; consolida la propria capacità, che si ritiene già acquisita durante il corso di laurea triennale, di applicare modelli teorici a del materiale empirico; allena la propria capacità espositiva sia in italiano che in una lingua straniera e la propria capacità di sintesi sotto pressione temporale (v. sotto, verbalizzazione di un'ora di lezione e della relativa discussione)

Attività di Supporto

Esercitazioni paleografiche presso il Fondo pergamene dell'Archivio di Stato di Pesaro, sede di Urbino (2 ore)


Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento

Modalità didattiche

Lezione frontale con elementi seminariali. Questi sono: l'esposizione orale, preparata singolarmente o in gruppo, di un argomento a scelta; la redazione del verbale del contenuto di una lezione (ossia la resa scritta delle nozioni esposte dalla docente e della relativa discussione). Tale verbale può essere redatto autonomamente o con la collaborazione di un altro studente frequentante. La somma dei verbali, corretti collettivamente all'atto della loro consegna nella lezione successiva a quella verbalizzata e supervisionati dalla docente, verrà a formare la dispensa del corso assieme all'eventuale materiale didattico distribuito a lezione.

Obblighi

Lo studente frequentante è obbligato ad essere presente ad almeno 20 ore di lezione (ovvero i 2/3 delle totali 30 ore), comprese le due ore di esercitazioni all'Archivio di Stato di Pesaro (sede di Urbino), a meno che le lezioni di filologia germanica non si accavallino con quelle di altri corsi da egli/ella frequentati. In tal caso l'obbligo di presenza necessario a che lo studente possa essere considerato frequentante è di almeno 15 ore  su 30, ma deve comunque comprendere le due ore di esercitazioni all'Archivio.

Lo studente frequentante è inoltre obbligato a esporre oralmente, in sede di lezione, un argomento a scelta tra quelli trattati al corso; tale relazione può essere preparata ed esposta da soli o in gruppo. Infine, lo studente è obbligato a stilare, da solo o in collaborazione con un compagno di corso, il verbale di un'unità didattica comprensiva della lezione e della relativa discussione in aula. 

Testi di studio

Verranno comunicati a lezione

Modalità di
accertamento

Lo studente viene ammesso all'esame previi: 1) presenza ad almeno 20 (o 15 in caso di sovrapposizioni) delle 30 ore del corso, 2) avvenuta redazione del verbale, 3) avvenuta esposizione orale dell'argomento a scelta, 4) avvenute esercitazioni all'Archivio di Stato, sede di Urbino, 5) avvenuto studio del materiale trattato a lezione e dei testi indicati dalla docente per la preparazione a casa. L'esame finale è orale ed avviene in parte in italiano, in parte in inglese o tedesco, in corrispondenza delle lingue del materiale bibliografico d'approfondimento.

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

Informazioni Aggiuntive per Studenti Non Frequentanti

Modalità didattiche

Per tutte le informazioni relative al programma per non frequentanti si contatti la docente (alessandra.molinari@uniurb.it)

« torna indietro Ultimo aggiornamento: 23/09/2013


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