Attraverso l'esperienza della poesia in lingua di Nino Pedretti, il corso si propone di riflettere, oltre che sulla specifica e singolare esperienza dell'autore (noto ai più quasi esclusivamente per la straordinaria voce dialettale), sui legami che questa intrattiene, nei temi e nelle forme, con la più alta tradizione lirica del Novecento europeo e nondimeno con la poesia americana degli anni '60 e '70. Dalla lirica breve al poemetto e ai ‘cantos', si valuterà la tensione di un linguaggio che da lirico tende a farsi narrativo se non enumerativo, costruendosi in versi progressivamente spezzati e orientati ad un melos epico spesso non armonizzato se non in forme percussive.

La recentissima ristampa dell'unica raccolta di poesie in lingua italiana pubblicata in vita da Nino Pedretti: Gli uomini sono strade, con il corredo di un vasto laboratorio di inediti recuperati da materiali d'archivio, ha riaperto e riapre l'interrogazione critica su questo poeta già clamorosamente affermatosi come dialettale. Di questa "distinta prospettiva di rappresentazione" nelle ‘due lingue', dava già conto, nella prefazione alla prima edizione (1977) Giorgio Bàrberi Squarotti, acuto lettore della poesia di Pedretti, rilevandone un "carattere complessamente composito, che si costruisce per ampie volute meditative e per scorci rapidi di racconto, per osservazioni pungenti e per indugi descrittivi e rievocativi di personaggi e di situazioni, per citazioni e allusioni culte e per improvvise sprezzature verbali, per tagli popolareschi, per immissione di battute e forme colloquiali". Insomma, una estrema modernità di segno e di stile, una dolorosa analisi di quanto, della vita di un uomo, passa senza lasciare traccia di sé se non nella storia minuta, quotidiana, perdendosi il senso dell'essere sotto la schiacciante parabola del tempo che tutto consuma.
Il corso si propone, attraverso l'esperienza di Pedretti, di valutare anche quale impatto abbia avuto, nella poesia del nostro secondo Novecento, lo sguardo attento verso le più grandi esperienze europee (ma anche, nel caso di Pedretti, nord-americane) sulle forme, sui temi, sul lessico, sulle strutture, nella più recente tradizione della nostra poesia.

In rapporto alla disciplina lo studente deve mostrare il possesso:
- della padronanza delle conoscenze delle discipline specialistiche;
- della comprensione dei concetti avanzati della disciplina;
- della capacità di usare conoscenze e concetti per ragionare in maniera autonoma sulle problematiche della disciplina.

Esercitazioni

Modalità didattiche

Lezioni frontali

Testi di studio

Nino Pedretti, Gli uomini sono strade, a c. di T. Mattioli, Rimini, Raffaelli editore 2013 (pp. 120)
Tiziana Mattioli, Nino Pedretti. Poesie inedite in lingua italiana, Rimini, Raffaelli editore 2013 (pp. 120)
Nino Pedretti, Le pepite d'oro, a cura di M. Ricci, Rimini, Raffaelli editore 2003 (pp. 120)
La memoria è il presente. Atti della giornata di studi (30 novembre 2012), a cura di T.Mattioli e M. Ricci (in corso di stampa) (pp. 150)
Giorgio Bàrberi Squarotti, Prefazione a Nino Pedretti, Gli uomini sono strade, Forlì, Forum Quinta Generazione 1977, pp. 5-7
Alfredo Stussi, Prefazione a Nino Pedretti, Al vòusi, Ravenna, edizioni del Girasole 1975, pp. 7-10

Modalità di
accertamento

Prova scritta

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

Per gli studenti della Scuola di Lettere e Filosofia che mutuano l'insegnamento la prova finale è orale.