LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
A.A. | CFU |
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2007/2008 | 3 |
Docente | Ricevimento studentesse e studenti | |
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Tiziana Mattioli | martedì, ore 10 - 12 |
Assegnato al Corso di Studio
Giorno | Orario | Aula |
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Obiettivi Formativi
“I futuristi hanno avuto la concezione netta e chiara che l’epoca nostra, l’epoca della grande industria, della grande città operaia, della vita intensa e tumultuosa, doveva avere nuove forme di arte, di filosofia, di costume, di linguaggio”. Con queste parole, da attento osservatore dell’avanguardia storica, Antonio Gramsci sottolineava la decisiva novità teorica e formale dell’arte futurista, e specialmente della poesia. Infatti, raccogliendo e in un certo senso coagulando tendenze già presenti nelle poetiche e nelle estetiche romantiche, postromantiche e simboliste, e specialmente il rapporto arte-vita, Filippo Tommaso Marinetti si era impegnato, in proprio e come editore, a dar corpo ad una nuova idea di poesia: quel “terrorismo espressivo” che si estrinsecherà, come stadio supremo, nella misologia delle parole in libertà e in quelle tecniche parodistiche, dissacranti e ludiche intese a scardinare la stanca impalcatura della tradizione imponendo l’idea dell’artista autosufficiente e principale promotore di se stesso. Dalla interrogazione sul verso libero alla teorizzazione delle parole in libertà sino alle tavole parolibere e all’aeropoesia, le esperienze poetiche futuriste, con l’apporto anche della rivoluzione tipografica, cercarono dunque di dar corpo a quella «“fenomenologia del divenire e del perpetuo movimento”, a quella mistica del superuomo produttrice di una poesia prometeica, identificatesi con la poesia moderna tout court» (De Maria) che si imponeva come una assolutamente nuova idea di letteratura. Il corso intende ripercorrere (avvalendosi anche di seminari di analisi testuale tenuti dalla dottoressa Federica Giampieretti), attraverso l’interrogazione teorica e l’esperienza dei singoli autori, quella esaltante stagione di ricerca e di proposta, non trascurando gli esiti sulla successiva poesia novecentesca italiana, e le possibili applicazioni didattiche nella scuola di oggi, promuovendo appunto da una idea di poesia come ludus.
Programma
Primo Novecento: intellettuali e “perdita d’aureola”. Il tempo di “Poesia” e l’interrogazione sul verso libero. Le Edizioni di “Poesia: gli autori. I Manifesti teorici e tecnici della letteratura futurista. Dal verso libero alle parole in libertà. Il culto dell’analogia e della metafora. Parodia e grottesco in poesia. Estetica della velocità. Accensione escatologica ed irrazionalismo: “follia del divenire”. Papiers colées e rivoluzione tipografica:verso una poesia come arte totale. Antologia di poeti futuristi. Poesia futurista e poesia del pieno Novecento. Per una didattica della poesia.
Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento
- Modalità didattiche
Lezioni frontali e seminari di approfondimento
- Testi di studio
I poeti futuristi, a c. di M. Albertazzi, Trento, La Finestra Editrice 2004
Fausto Curi, La poesia italiana d’avanguardia .Modi e tecniche. Con un’appendice di documenti e testi editi ed inediti, Napoli, Liguori 2001
Mario Verdone, Il Futurismo, Roma, Newton & Compton 2003
T. Mattioli – A. Trezza, Dire e fare poesia, Rimini, Raffaelli Editore (in corso di stampa)
- Modalità di
accertamento Esame scritto
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
« torna indietro | Ultimo aggiornamento: 18/07/2007 |