DIRITTO ECCLESIASTICO
ECCLESIASTIC LAW
-- Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza
Course: Giurisprudenza (LMG)
A.A. | CFU |
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2015/2016 | 9 |
Docente | Ricevimento studentesse e studenti | |
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Alberto Fabbri | martedì e mercoledì ore 10-11, al termine delle lezioni o su appuntamento |
Assegnato al Corso di Studio
Giorno | Orario | Aula |
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Obiettivi Formativi
Il Corso promuove lo studio della disciplina del fenomeno religioso nell'ordinamento italiano, anche con riferimento all'indirizzo giurisprudenziale, con una analisi dell'evoluzione storico-politica dell'idea di laicità. Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti metodologici per applicare in modo critico i principi che sono a fondamento della materia, in particolare nei diversi istituti nei quali le espressioni della libertà religiosa e il principio di laicità trovano fondamento e realizzazione.
Programma
Il corso semestrale vuole promuovere lo studio dell'ordinamento italiano per la parte relativa alla disciplina del fenomeno religioso, per cercare di cogliere i criteri giuridici che ne sono a fondamento. Il programma si compone di una parte generale, nella quale saranno analizzate le fonti del diritto ecclesiastico, nazionali ed europee, e di una parte speciale nella quale saranno studiati i singoli istituti, con l'approfondimento e l'attualizzazione delle questioni più sensibili. In questo percorso verranno anche presentati i caratteri storici che hanno portato alla nascita e alla formazione dello stato laico. A lezione verranno analizzati e discussi con un confronto diretto a squadre, casi giurisprudenziali, nazionali ed europei, su questioni di stretta attualità.
Lo studio proposto avrà carattere professionalizzante, con un approccio diretto alla normativa di riferimento, ai principi e ai criteri applicativi, e alle problematiche giuridiche aperte.
Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)
A) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding):
Lo studente del corso acquisisce la completa conoscenza e capacità di comprensione dei settori giuridici che disciplinano e regolamentano il fenomeno religioso, non solo come cononscenza delle norme che costituiscono il fondamento giuridico, ma anche delle procedure legate alla risoluzione di una controversia.
B) Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding):
Lo studente non solo acquisisce una approfondita conoscenza delle norme e degli istituti del diritto nazionale in particolare e del diritto dell’Unione europea in generale legati alla disciplina del fenomeno religioso, ma al termine del corso dimostrerà una capacità di interpretare ed applicare le norme dell’ordinamento giuridico nazionale e comunitario relativamente al diritto ecclesiastico. Lo studente dimostra capacità di reperire, anche tramite banche dati, comprendere e utilizzare le fonti del diritto e le fonti giurisprudenziale, nazionali ed europee, dimostrandosi capace di elaborare testi e documenti giuridici in contesti giudiziali o extragiudiziali.
C) Autonomia di giudizio (making judgements):
Al termine del corso lo studente dimostrerà capacità interpretativa, di analisi di singoli casi e di qualificazione del rapporto tra fatti di realtà e fattispecie legale, in moda da poter riuscire a identificare, rappresentare e risolvere i prolemi legati alla tutela del diritto alla libertà religiosa e alle sue espressioni, e di risoluzione dei conflitti a livelli individuale e collettivo. L'autonomia di giudizio potrò trovare espressione anche nella produzione di testi normativi, negoziali, processuali che siano chiari, pertinenti ed efficaci.
D) Abilità comunicative (communication skills):
Lo studente che ha sostenuto l'esame di diritto ecclesiastico dimostra capacità di descrivere ed approfondire i problemi giuridici legati al diritto alla libertà religiosa e al principio di laicità nel rapporto sia con operatori e soggetti professionali, sia con potenziali clienti o soggetti comunque interessati. Lo studente si dimostrerà capace di illustrare i percorsi logico-giuridici che portano alla soluzione dei problemi teorici ed applicativi posti, oltre a dimostrare capacità di convincimento e di esposizione delle argomentazioni, anche in contradditorio con altri soggetti qualificati.
E) Capacità di apprendere (learning skills):
Lo studente dimostrerà di aver acquisito delle capacità e degli strumenti di base per l'aggiornamento costante delle competenze relativamente al diritto ecclesiastico, con una capacità di comprendere la complessità del fenomeno religioso. Infine si dimostrerà capace di seguire autonomamente l'evoluzione della normativa relativa al fenomeno relgioso, in tutte le dimensioni nelle quali trova espressione, e di approfondirlo utilizzando tutte le conoscenze, anche strumentali, necessarie ed acquisite durante il corso di studi.
Materiale Didattico
Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it
Attività di Supporto
Saranno inserite in programma una serie di lezioni nelle quali verranno proposti, analizzati e discussi casi giurisprudenziali, nazionali ed europei di stretta attualità.
Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento
- Modalità didattiche
Lezioni frontali. Verranno inseriti alcuni seminari di approfondimento con docenti esterni. Verrà prevista una integrazione della didattica su particolari tematiche.
- Testi di studio
> E. VITALI - A. G. CHIZZONITI, Diritto ecclesiastico Manuale breve, Giuffrè, Milano, ultima edizione.
> O. FUMAGALLI CARULLI, "A Cesare ciò che è di Cesare, a Dio ciò che è di Dio" Laicità dello Stato e libertà delle Chiese, Vita e Pensiero, Milano, 2006. (N.B. Capitoli I e III)
- Modalità di
accertamento Esame orale. La modalità orale consente di meglio valutare l'apprendimento dei principi della materia, la loro conoscenza e la loro comprensione e contestualmente permette di cogliere e di considerare debitamente le capacità critiche e di analisi dello studente delle situazioni sottoposte e dei risultati espressi, anche come capacità comunicativa, argomentativa e di collegamento tra i diversi istituti.
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
Informazioni aggiuntive per studentesse e studenti non Frequentanti
- Modalità didattiche
Il materiale didattico messo a disposizione dal docente è reperibile, assieme ad altre attività di supporto, all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it
- Testi di studio
> E. VITALI - A. G. CHIZZONITI, Diritto ecclesiastico Manuale breve, Giuffrè, Milano, ultima edizione.
> O. FUMAGALLI CARULLI, "A Cesare ciò che è di Cesare, a Dio ciò che è di Dio" Laicità dello Stato e libertà delle Chiese, Vita e Pensiero, Milano, 2006. (N.B. Capitoli I e III)
- Modalità di
accertamento Esame orale. La modalità orale consente di meglio valutare l'apprendimento dei principi della materia, la loro conoscenza e la loro comprensione e contestualmente permette di cogliere e di considerare debitamente le capacità critiche e di analisi dello studente delle situazioni sottoposte e dei risultati espressi, anche come capacità comunicativa, argomentativa e di collegamento tra i diversi istituti.
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
« torna indietro | Ultimo aggiornamento: 05/07/2016 |