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SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI
SOCIOLOGY OF CULTURAL AND COMMUNICATIVE PROCESSES

Teorie del cinema e psicoanalisi
Film Theory and Psychoanalysis

A.A. CFU
2015/2016 8
Docente Email Ricevimento studenti
Massimo Giuseppe Eusebio

Assegnato al Corso di Studio

Lingue e culture straniere (L-11)
Curriculum: LIN-OR
Giorno Orario Aula

Obiettivi Formativi

A partire da un rapido esame del cinema come fenomeno di industria culturale, si dedicherà una prima parte del corso alle trasformazioni che nell’arco di oltre un secolo hanno interessato non solo il linguaggio filmico, ma anche il dispositivo cinematografico e le sue forme di consumo, il supporto e le condizioni di visione. Oggi infatti gli spazi di visione possono presentare aspetti più articolati rispetto alla classica sala buia, quale luogo fortemente orientato alla fruizione del film. La pratica cinematografica può dunque trovare la sua espressione per mezzo di nuovi dispositivi e in nuovi spazi di comunicazione, dando vita a processi di rimediazione e di rilocazione che si collocano nelle aree di sconfinamento del cinema in altri media.

Nell’affrontare poi una breve analisi formale del linguaggio cinematografico e delle sue principali correnti stilistiche, il corso si propone di approfondire la riflessione sul complesso e articolato rapporto fra cinema e psicoanalisi: riflessione che intende toccare non solo la relazione tra arte e teoria psicoanalitica, ma anche quella tra cinema e spettatore.

Attraverso un itinerario di studio interessato a osservare personaggi e scene della finzione con gli strumenti propri dell'indagine psicoanalitica di impronta freudiana, si vedrà come il cinema, in quanto laboratorio di immagini, affetti ed emozioni, nonostante sia pensato e realizzato per fini estranei alla psicoanalisi, condivide con essa un ampio terreno di ricerca. In particolare, nel prendere in esame il dispositivo cinematografico e i suoi meccanismi di fascinazione si porrà l’attenzione sui processi mentali, i bisogni, le tensioni, le forme di identificazione e di proiezione che spingono lo spettatore al cinema.

Saranno altresì esposti alcuni cenni teorici sui processi semiotici legati all’esperienza cinematografica, con l’obiettivo di un approccio ermeneutico centrato sul significato di ciò che si vede. Un esercizio dello sguardo che vuole superare una concezione riduttivamente applicativa di modelli concettuali e, al tempo stesso, avvicinarsi con rispetto interpretativo all’opera d’arte intesa come “segno aperto”, nel tentativo di cogliere quello che essa può insegnare alla psicoanalisi sulla natura del suo stesso oggetto.

Programma

- Cinema e industria culturale.

- Trasformazioni del cinema e forme di consumo.

- La cultura visuale come pratica condivisa.

- Gli spazi di comunicazione del cinema.

- Il carattere linguistico del testo filmico.

- L'analisi dei film.

- L’opera cinematografica: tecnica e stile.

- Dal cinema delle origini al cinema della modernità: cenni storici.

- I regimi narrativi del film.

- La “semiopragmatica” dei media audiovisivi.

- Il dispositivo cinematografico come fenomeno di fascinazione.

- I meccanismi psichici di coinvolgimento dello spettatore.

- L’analogia tra film e sogno.

- Il rapporto tra psicoanalisi e cinema: una prospettiva storico-teorica.

- La teoria psicoanalitica del cinema (Psychoanalytic Film Theory).

- Dal perturbante freudiano al Reale lacaniano.

- Christian Metz e il significante immaginario.

- Slavoj ?i?ek: l’indagine “dentro” il linguaggio del cinema.

- L’uso della psicoanalisi come strumento interpretativo: valore e limiti.

- Psicoanalisi e arte: verso un’estetica psicoanalitica.

 

Laboratorio di cineforum

Suddiviso in due brevi cicli tematici il laboratorio prevede l’analisi filmologica e narrativa dei film indicati di seguito.

1. Dalla “logica” del sogno alle tematiche del perturbante e del Reale:

- Io ti salverò (Spellbound, Stati Uniti 1945), regia di Alfred Hitchcock.

- Mulholland Drive (Stati Uniti-Francia 2001), regia di David Lynch.

- Nella casa (Dans la maison, Francia 2012), regia di François Ozon.

- Guida perversa al cinema (The Pervert’s Guide to Cinema, UK, Austria, Olanda 2006), regia di Sophie Fiennes.

 2. Il cinema asiatico tra realismo e “verità”:

- La storia di Qui Ju (Qiu Ju da guan si, Cina 1992), regia di Zhāng Yìmóu. *

- Una separazione (Jodáeiye Náder az Simin, Iran 2011), regia di Asghar Farhadi. **

 * Relatrice Dott.ssa Sabrina Raggini

** Relatore Dott. Maurizio Cottone

Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)

- Conoscenza di base della storia del cinema e delle sue principali correnti stilistiche.

- Capacità di analisi del tessuto comunicativo di un film, dei suoi aspetti tecnici, sintattici e stilistici.

- Comprensione dei fenomeni psicologici e sociali (forme di suggestione individuale e collettiva, catarsi, identificazione e proiezione) sollecitati dal dispositivo cinematografico.

- Capacità di approfondimento della relazione tra l’opera cinematografica e il suo autore, e più in generale tra opera d’arte e artista, attraverso l’ottica della teoria psicoanalitica.

- Acquisizione di un maggiore sguardo critico nei confronti del linguaggio filmico e del medium cinematografico; ampliamento delle prospettive di lettura su di essi.

Materiale Didattico

Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it

Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento

Modalità didattiche

Lezioni frontali; visione e analisi dei film proiettati a lezione.

Obblighi

Frequenza di almeno tre quarti delle ore di lezione e di laboratorio (36 ore). Studio individuale dei testi di riferimento.

Testi di studio

- Giaime Alonge. Il cinema. Tecnica e linguaggio. Edizioni Kaplan, Torino, 2011.

- Francesco Casetti, La Galassia Lumière. Sette parole chiave per il cinema che viene. Bompiani, Milano, 2015.

- Massimo G. Eusebio. Lo sguardo dello schermo. Psicoanalisi e teorie del cinema. Franco Angeli, Milano, 2015 (in corso di pubblicazione).

Gli studenti potranno concordare con il docente testi alternativi a quelli indicati nella bibliografia di base.

Modalità di
accertamento

Verifica e discussione degli argomenti trattati durante il corso e nei testi di riferimento.

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

Informazioni Aggiuntive per Studenti Non Frequentanti

Obblighi

Studio individuale dei testi di riferimento.

Testi di studio

- Giaime Alonge. Il cinema. Tecnica e linguaggio. Edizioni Kaplan, Torino, 2011.

- Francesco Casetti, La Galassia Lumière. Sette parole chiave per il cinema che viene. Bompiani, Milano, 2015.

- Massimo G. Eusebio. Lo sguardo dello schermo. Psicoanalisi e teorie del cinema. Franco Angeli, Milano, 2015 (in corso di pubblicazione).

Un testo a scelta tra i seguenti:

- Lucilla Albano. Lo schermo dei sogni. Chiavi psicoanalitiche del cinema. Marsilio, Venezia, 2004.

- Augusto Sainati, Massimiliano Gaudiosi, Analizzare i film. Marsilio, Venezia, 2007.

Gli studenti potranno concordare con il docente testi alternativi a quelli indicati nella bibliografia di base.

Modalità di
accertamento

Verifica e discussione degli argomenti trattati nei testi di riferimento.

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

Note

Si raccomanda di contattare per tempo il docente,

telefonando al numero 333 9572728

(dal lunedì al venerdì: ore 12.00-13.30 e 17.00-19.00),

oppure scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica:

massimoeusebio@email.it

« torna indietro Ultimo aggiornamento: 28/09/2015


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