PSICOLOGIA CLINICA II
CLINICAL PSYCHOLOGY II
A.A. | CFU |
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2016/2017 | 6 |
Docente | Ricevimento studentesse e studenti | |
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Mario Rossi Monti |
Assegnato al Corso di Studio
Giorno | Orario | Aula |
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Obiettivi Formativi
Il corso intende presentare le caratteristiche della psicologia clinica (1) in quanto metodo di approccio alla individualità del singolo caso clinico; (2) in quanto disciplina nella quale vengono applicate nella clinica nozioni e conoscenze che provengono da altre branche della psicologia; (3) in quanto insieme di tecniche di tipo diagnostico e terapeutico. In questo senso il corso si propone, l'approfondimento della psicologia clinica come analisi dei problemi della vita interiore effettuata con il metodo clinico e soprattutto come psicologia del patologico ispirata dalla psicopatologia fenomenologico-dinamica.
Programma
La parte iniziale del corso sarà dedicata ad un tentativo di definizione della psicologia clinica, intesa come area altamente eterogenea. In particolare si cercherà di delineare i vari compiti e ruoli che lo psicologo clinico è chiamato a svolgere nelle differenti istituzioni nelle quali si può trovare a lavorare (con particolare attenzione ai servizi di salute mentale). Seguirà una descrizione dei rapporti che la psicologia clinica intrattiene con le discipline di confine ed in particolare con psicologia generale, psicologia medica, psichiatria, psicopatologia generale e clinica, psicoanalisi,. L'ipotesi è che l'oggetto della psicologia clinica sia ampiamente sovrapponibile a quello della psichiatria (la sofferenza mentale nelle sue varie declinazioni) ma che l'approccio a questo oggetto si realizzi (a differenza di quanto accade in psichiatria) attraverso metodiche diagnostiche e terapeutiche incentrate su mezzi esclusivamente psicologici ed attraverso un metodo specifico: il metodo clinico. Particolare attenzione verrà dedicata quindi alla sofferenza mentale nelle sue varie declinazioni (soprattutto per quanto riguarda l’area delle patologie “gravi”: area psicotica e borderline) a partire dalla analisi di alcuni dispositivi di vulnerabilità per arrivare alla diagnosi e alla indicazione terapeutica. Lo sfondo teorico di riferimento è costituito dalle due grandi tradizioni di ricerca sulla soggettività nel campo della patologia psichica: psicoanalisi e psicopatologia fenomenologica. Ampio spazio verrà dato, tutte le volte che sarà possibile, ad esemplificazioni cliniche.
Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)
Lo studente dovrà mostrare la padronanza delle conoscenze di base della psicologia clinica e del metodo clinico con particolare riferimento alla specificità del metodo in relazione a discipline affini.
Lo studente dovrà mostrare di avere assimilato le nozioni e i modelli utilizzati in psicologia clinica, con particolare riguardo alle più gravi patologie mentali (area schizofrenica, disturbi dell’umore e disturbi gravi di personalità)
Lo studente dovrà mostrare di essere in grado di applicare un ragionamento clinico a materiale clinico originale consistente in resoconti di casi clinici o vignette cliniche
Materiale Didattico
Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it
Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento
- Modalità didattiche
Lezioni frontali
Seminari con esperti
Discussione di casi clinici
- Obblighi
Si consiglia vivamente la frequenza delle lezioni a causa del contenuto applicativo della materia
- Testi di studio
1) A.SIMS,INTRODUZIONE ALLA PSICOPATOLOGIA DESCRITTIVA, CORTINA, MILANO, 2009 Quarta Edizione. Cap. 1; Cap. 7-8-9-10: Cap.12-13-14-15; Cap. 18; Cap. 21 – 264 pp.
2) G.STANGHELLINI, M. ROSSI MONTI, PSICOLOGIA DEL PATOLOGICO. CORTINA, MILANO, 2009 – 320 pp.
3) M. ROSSI MONTI (A CURA DI), PSICOPATOLOGIA DEL PRESENTE. CRISI DELLA NOSOGRAFIA E NUOVE FORME DELLA CLINICA. ANGELI, MILANO, 2012 – 208 pp.
Letture integrative consigliate
W. BLANKENBURG, LA PERDITA DELLA EVIDENZA NATURALE, CORTINA, MILANO,
H.GRIVOIS, NASCERE ALLA FOLLIA. MAGI, ROMA, 2002
R.LAING, L’IO DIVISO, EINAUDI, TORINO, 2001
- Modalità di
accertamento ESAME ORALE
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
« torna indietro | Ultimo aggiornamento: 06/08/2016 |