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FILOLOGIA CLASSICA
CLASSICAL PHILOLOGY

A.A. CFU
2016/2017 12
Docente Email Ricevimento studenti
Roberto Mario Danese venerdì dalle ore 17.00 previo appuntamento via email oppure anche in altro giorno e altra ora sempre da concordarsi via email
Didattica in lingue straniere
Insegnamento con materiali opzionali in lingua straniera Inglese Francese Spagnolo
La didattica è svolta interamente in lingua italiana. I materiali di studio e l'esame possono essere in lingua straniera.

Assegnato al Corso di Studio

Lettere classiche e moderne (LM-14 / LM-15)
Curriculum: CLASSICO
Giorno Orario Aula

Obiettivi Formativi

Si dovranno acquisire i principi teorici e i primi rudimenti tecnici per l’edizione critica di un testo teatrale classico, con particolare attenzione per la filologia plautina e quella eschilea. Lo studente dovrà arrivare a conoscere la storia del metodo filologico (soprattutto del metodo del Lachmann), dovrà orientarsi nella lettura di un apparato critico e dovrà conoscere le tecniche e le competenze necessarie per allestire l'edizione critica di un testo letterario.

I principi fondamentali del metodo del Lachmann sono importanti per l'ecdotica dei testi classici, ma anche di quelli moderni e contemporanei. La conoscenza della loro applicazione a testi della classicità fornisce dunque strumenti indispensabili per il lavoro critico su qualsiasi testo. 

Si è scelto il testo teatrale come testo di riferimento perché la sua tradizione dall'antichità ai giorni nostri presenta caratteristiche esemplari: su di esso è possibile lavorare nel dettaglio, estrapolando poi gli strumenti generali di cui lo studente potrà giovarsi nel suo lavoro su ogni tipo di testo scritto.

Il lavoro critico sul testo di Plauto -accompagnato da quello su Eschilo- mostrerà l'importanza dell'analisi dettagliata e della riflessione linguistica, stilistica e ortografica per arrivare a stabilire un testo attendibilie; servirà inoltre a dar conto della complessità e dell'instabilità di qualunque testo letterario affidato alla pratica della scrittura e destinato alla pubblicazione.

Dall'acquisizione delle tecniche del lavoro filologico lo studente potrà ricavare anche una prima competenza di quelle pratiche editoriali che sono alla base di un serio lavoro nell'elaborazione e nella redazione di testi per l'industria culturale contemporanea.

Programma

1. Nella prima fase del corso, che si svolgerà nel primo semestre, si traccerà la storia della costituzione del metodo del Lachmann, dal quale si sono sviluppate gran parte delle metodologie ecdotiche applicate a testi greci e latini, medievali, moderni e contemporanei. Gli argomenti saranno trattati in quest'ordine:

1.1 

Introduzione al Corso

Il ruolo della disciplina nella formazione di uno studente di Lettere: perché la Filologia classica è fondamentale sia per chi si occupa di letterature antiche sia per chi si occupa di letterature moderne. Definizione delle competenze fornite anche dal punto di vista professionale. 

Introduzione al Corso. Specificità della materia. Utilità professionale per chi si occupa tanto di testi antichi quanto di testi moderni e contemporanei. Scansione del programma e distribuzione degli argomenti sui due semestri.

1.2 

Emendatio ope codicum

Il lavoro di 'restauro' dei testi, basato sull'oggettività del codice come documento storico. L'importanza di Poliziano sta nell'aver capito che prima bisogna usare i documenti oggettivi, le prove esterne in modo critico, tenendosi quanto possibile lontani dal giudizio personale, e poi, nel caso non si abbia una soluzione soddisfacente, ricorrere alle proprie idee e competenze personali. 

Qual è il criterio migliore per dire che un testimone è buono e credibile?

Quanto manca ancora per arrivare al concetto di genealogia dei codici e quindi di ricostruzione storicadella loro origine e della loro diffusione?

1.3 

Valutazione della tradizione manoscritta

Da Poliziano a Bentley, passando per Erasmo, Pier Vettori e Scaligero.

Poliziano e la seconda centuria dei Miscellanea.

La valutazione della storia del codice e l'interesse per l'antichità del manufatto.

La filologia di Poliziano e la fiducia nell'uso della documentazione manoscritta per la critica testuale. Il paradosso del Vettori.

Un esempio di critica testuale polizianea

Giuseppe Giusto Scaligero e la considerazione per i codici contro la vulgata. La filologia francesce fra '500 e '600. Sviluppo del concetto di archetipo. Nicolaas Heinsius

Il lavoro di Bentley sulla tradizione manoscritta; l'intreccio con l'attività di geniale, ma eccessivo congetturatore. La filologia neotestamentaria, fra resistenze e innovazioni, problemi teologici e problemi ecdotici. Jean Le Clerc e la riconsiderazione del valore delle corruttele e della loro interpretazione.

Ripresa di Le Clerc, contrasto fra alcune idee innovative e una sostanziale mediocrità di filologo. Il rapporto diseguale fra Le Clerc e Bentley. Il problema dell'origine delle corruttele.

Bentley e la filologia neotestamentaria: il lavoro programmatico; la coscienza di poter raggiungere solo un livello parziale di avvcinamento al testo originale, cioè i mss. dell'epoca del Concilio di Nicea.

Esercizi sulla critica delle ortografie antiche. Bengel e Wettstein.

Wettstein e le intuizioni su lectio difficilior e  recentiores non deteriores. Il rapporto con Bengel. Esempi oraziani.

Il debito della filologia classica con la filologia neotestamentaria. Wolff e i Prolegomena ad Homerum: la fiducia assoluta nei codici e la puntaulizzazione sistematica delle idee a poco a poco definitesi nel secolo precedente.

1.4 

Da Wolf a Lachmann

Ancora sull'importanza dei Prolegomena ad Homerum di Wolf sull'uso dei manoscritti e sul valore della compilazione di un albero genealogico. Il problema della contaminazione.

Il fallimento di Wolf nell'edizione di Omero, ma il suo grande contributo per la storia del testo nell'antichità. Hermann e Bekker. Gli esordi di Lachmann.

Le prime avvisaglie del metodo di Lachmann. Le edizioni di Catullo e Tibullo.

Pregi e difetti dei primi approcci metodologici di Lachmann. Lachmann e la filologia germanica.

La filologia contemporanea a Lachmann: Hermann e Zumpt

La filologia contemporanea a Lachmann: Ritschl e Bernays

Il rapporto di Lachmann con i filologi a lui contemporanei e l'edizione di Lucrezio.

I punti fondamentali del metodo del Lachmann e le sue reali innovazioni rispetto alla filologia precedente.

1.5 

Principi generali del metodo filologico

La figura di Paul Maas.

2.1 Nella seconda fase del corso, che si terrà nel secondo semestre, si entrerà nello specifico dell'applicazione delle tecniche filologiche, utilizzando come testo di lavoro quello delle commedie di Plauto, ma anche di altri autori teatrali antichi. Il lavoro sarà strutturato nelle seguenti fasi:

a) storia e problemi della tradizione manoscritta del testo di Plauto.

b) il lavoro filologico sul testo di Plauto dall'umanesimo fino ad oggi

c) la tradizione indiretta e il testo in frammenti

d) come fare l'edizione critica di un testo teatrale antico (con esempi da Asinaria, Casina, Miles gloriosus, Pseudolus ed altri testi teatrali antichi)

e) la prassi editoriale e l'allestimento dell'apparato critico

2.2 Gli studenti di Lettere classiche seguiranno un seminario tenuto dal dott. Giampaolo Galvani sull'edizione critica dell'Agamennone di Eschilo. il seminario prevede una parte introduttiva in cui, attraverso la lettura di una serie di fonti greche e latine, saranno affrontati gli aspetti più rilevanti della trasmissione dei testi teatrali nell’antichità. Ampio spazio sarà dedicato allo studio della tradizione dell’Agamennone di Eschilo; della tragedia saranno letti e analizzati i vv. 1-263, con particolare attenzione ai problemi critici ed esegetici. Tutti i testi antichi saranno letti in lingua originale

Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)

Gli studenti dovranno arrivare a conoscere la storia della filologia classica, i suoi rapporti con la filologia moderna, nonché le tecniche di edizione critica di un testo antico, applicabili poi a qualsiasi tipo di testo.

In base allo studio della genesi del metodo del Lachmann, da cui poi derivano le principali metodologie moderne di approccio critico ai testi classici, gli studenti dovranno essere in grado di comprendere le caratteristiche delle varie fasi in cui oggi si articola il lavoro ecdotico, riuscendo ad orientarsi agevolmente nel campo della terminologia tecnica relativa.

A livello applicativo lo studente dovrà aver acquisito la capacità leggere senza difficoltà un apparato critico di un testo greco e/o latino, distinguendo le varie tipologie (apparato positivo, negativo, misto). Lo studente dovrà poi essere in grado di analizzare un testo greco e/o latino mettendone in luce le principali problematiche di carattere testuale, metrico e drammaturgico. Inoltre lo studente dovrà essere capace di analizzare e ordinare criticamente le fonti manoscritte e di produrre semplici apparati critici. Infine dovrà avere la capacità di inquadrare la storia di un testo nel corso dei secoli sia per quanto concerne il vaglio critico sia per quanto concerne la sua ricezione.

Gli strumenti acquisiti dallo studente alla fine del percorso didattico dovranno consentirgli di affrontare con le necessarie competenze tecniche la redazione e l'elaborazione critica di un testo, con quella grande attenzione per gli elementi microtestuali oggi indispensabile per qualsiasi tipo di professione che abbia a che fare con i testi scritti.

La prova di accertamento intende poiverificare se lo studente sappia usare in modo corretto gli strumenti acquisiti in termini di adeguata comunicazione delle idee elaborate e, soprattutto, di esercitare consapevolmente il proprio giudizio critico sui testi proposti. In questo modo lo studente è guidato ad elaborare autonomamente un apparato critico che metta in gioco le sue capacità di osservazione sul testo con la guida di un consapevole e corretto binario metodico.

Materiale Didattico

Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it

Attività di Supporto

Seminari ed esercitazioni tenuti dalla dott. Giorgia Bandini e dal dott. Giampaolo Galvani


Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento

Modalità didattiche

Lezioni frontali, seminari ed esercitazioni.

Obblighi

Gli studenti frequentanti e non frequentanti potranno sostenere l'esame con questo programma entro la sessione straordinaria dell'a.a. 2016/2017; qualora intendano sostenere l'esame successivamente, dovranno seguire il programma del corso stabilito per l'a.a. in cui affronteranno la prova. 

Gli studenti di Lettere classiche dovranno possedere una buona conoscenza delle lingue greca e latina, rudimenti di prosodia e di metrica, conoscenza delle linee fondamentali di storia del teatro antico.

Gli studenti di Lettere moderne dovranno possedere una accettabile conoscenza della lingua latina, una buona conoscenza della cultura umanistica italiana e una generale conoscenza delle linee fondamentali di storia del teatro antico.

Testi di studio

Per la parte 1. del corso (letture obbligatorie)

-L.D. Reynolds, N. Wilson, Copisti e filologi. La tradizione dei classici dall'antichità al Rinascimento, Padova, Antenore 1969 e successive edizioni

-A. Dain, Les manuscrits, Paris 1975 (quest'opera esiste solo in lingua francese ed è disponibilie nelle sistema bibliotecario dell'Università)

Per la parte 2 del corso 

a) Edizioni critiche (da usarsi come strumento di consultazione per gli esempi studiati e di esercitazione):

-Titus Maccius Plautus, Cistellaria, ed. W. Stockert, Sarsinae et Urbini MMIX

-Titus Maccius Plautus, Casina, ed. C. Questa, Sarsinae et Urbini MMI

-Titus Maccius Plautus, Asinaria, ed. R.M. Danese, Sarsinae et Urbini MMIV

-Titus Maccius Plautus, Vidularia et deperditarum fabularum fragmenta, ed. S. Monda, Sarsinae et Urbini MMIV

-Titus Maccius Plautus, Curculio, ed. S. Lanciotti, Sarsinae et Urbini MMVIII

-Aeschyli Tragoediae, ed. U. von Wilamowitz-Moellendorff, Berlin 1914

-Aeschylus, Agamemnon I-III, ed. E. Fraenkel, Oxford 1950

-Aeschylus, Agamemnon, ed. J. D. Denniston and D. L. Page, Oxford 1957

-Aeschylii tragoediae cum incerti poetae Prometeo, ed. M. L. West, Stutgardiae  19982

b) letture di approfondimento obbligatorie per tutti gli studenti:

-C. Questa, Per un’edizione di Plauto, in Giornate Filologiche «Francesco Della Corte», D.AR.FI.CL.ET, Genova 2001, pp.61-85

-G. Pasquali, Storia della tradizione e critica del testo, Milano 1974, pp. 331-393

per gli studenti di Lettere classiche:

-L. Lomiento, ‘Da Sparta ad Alessandria. La trasmissione dei testi nella Grecia antica’, in La civiltà dei Greci. Forme, luoghi, contesti, a cura di M. Vetta, Roma 2001, pp. 297 - 355.

-E. Medda, ‘Il codice Marc. Gr. Z. 468 (= 653) e la tradizione dell'Agamennone di Eschilo’, Quad. Urb. 90, 2008, pp. 41-63.

-A. Tessier, ‘Aeschylus more Triclini’, Lexis 19, 2001, pp. 51-66.

-A. Candio, ‘Aesch. Ag. 7’, Lexis 28, 2010, pp. 103-112

-E. Medda, ‘Dalla critica del testo alla grazia divina : la chiusa dell'Inno a Zeus (Aesch. Ag. 182-183), Annali dell’Accademia Roveretana degli Agiati, 8a ser. 7A N° 257, 2007, pp. 7-28.

-S. E. Lawrence, ‘Artemis in the Agamemnon’, Am. Journ. Philol. 97, 1976, pp. 97-110.

Modalità di
accertamento

La pova di esame avverrà in due fasi:

1) prova scritta intermedia alla fine del primo semestre, con domande aperte a spazio limitato, incentrata sulla storia del metodo filologico. questa prima fase di accertamento intende verificare le competenze degli studenti sull'evoluzione del metodo filologico attraverso i secoli, utile a comprendere come si è arrivati alle tecniche editoriali ancora oggi in uso per allestire edizioni scientifiche di testi non solo antichi, ma anche moderni e contemporanei.

2) prova orale che verterà sulla tradizione del testo di Plauto e, per gli studenti di Lettere classiche, anche su quella del testo di Eschilo, sulla lettura e interpretazione di un apparato critico, sulle tecniche di allestimento di un'edizione critica. questa seconda fase di accertamento intende invece verificare che gli studenti abbiano ben compreso le tecniche di vaglio della tradizione manoscritta di un autore, i procedimenti di allestimento di un apparato critico e quelli di scelta tra le varianti, allo scopo di acquisire una capacità di approccio critico a qualsiasi tipo di testo, essenziale non soo per il lavoro filologico a livello scientifico, ma anche per professionalità legate alla redazione editoriale, alla redazione giornalistica e a tutte le professioni legate all'analisi e alla produzione di testi scritti.

Il voto finale sarà costituito dalla media dei voti riportati nelle due fasi in cui si articola l'accertamento della preparazione

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

Informazioni Aggiuntive per Studenti Non Frequentanti

Modalità didattiche

Studio individuale. Il docente è disponibile alla discussione anche per via telematica delle varie fasi e delle problematiche della preparazione dell'esame.

Obblighi

Gli studenti frequentanti e non frequentanti potranno sostenere l'esame con questo programma entro la sessione straordinaria dell'a.a. 2016/2017; qualora intendano sostenere l'esame successivamente, dovranno seguire il programma del corso stabilito per l'a.a. in cui affronteranno la prova. 

Gli studenti di Lettere classiche dovranno possedere una buona conoscenza delle lingue greca e latina, rudimenti di prosodia e di metrica, conoscenza delle linee fondamentali di storia del teatro antico.

Gli studenti di Lettere moderne dovranno possedere una accettabile conoscenza della lingua latina, una buona conoscenza della cultura umanistica italiana e una generale consocenza delle linee fondamentali di storia del teatro antico.

Testi di studio

Gli studenti non frequentanti dovranno leggere in latino e dimostrare di saper tradurre i seguenti testi:

-Titus Maccius Plautus, Casina, ed. C. Questa, Sarsinae et Urbini MMI

-Titus Maccius Plautus, Asinaria, ed. R.M. Danese, Sarsinae et Urbini MMIV

Gli studenti non frequentanti di Lettere classiche dovranno aggiungere le seguenti letture:

-L. Lomiento, ‘Da Sparta ad Alessandria. La trasmissione dei testi nella Grecia antica’, in La civiltà dei Greci. Forme, luoghi, contesti, a cura di M. Vetta, Roma 2001, pp. 297 - 355.

-E. Medda, ‘Il codice Marc. Gr. Z. 468 (= 653) e la tradizione dell'Agamennone di Eschilo’, Quad. Urb. 90, 2008, pp. 41-63.

-A. Tessier, ‘Aeschylus more Triclini’, Lexis 19, 2001, pp. 51-66.

-A. Candio, ‘Aesch. Ag. 7’, Lexis 28, 2010, pp. 103-112

-E. Medda, ‘Dalla critica del testo alla grazia divina : la chiusa dell'Inno a Zeus (Aesch. Ag. 182-183), Annali dell’Accademia Roveretana degli Agiati, 8a ser. 7A N° 257, 2007, pp. 7-28.

-S. E. Lawrence, ‘Artemis in the Agamemnon’, Am. Journ. Philol. 97, 1976, pp. 97-110.

-A. Wartelle, Histoire du texte d'Eschyle dans l'antiquité, Paris, Les Belles Lettres, 1971, pp. 41-83; 101-161.

-L. Battezzato, I viaggi dei testi, in Tradizione testuale e ricezione letteraria antica della tragedia greca, a cura di L. Battezzato, Amsterdam, Hakkert editore, pp. 7-31.

Per la preparazione generale allo studio del metodo filologico dovranno studiare:

-S. Timpanaro, La genesi del metodo del Lachmann, nuova edizione, Padova 1981 e successive edizioni

-L.D. Reynolds, N. Wilson, Copisti e filologi. La tradizione dei classici dall'antichità al Rinascimento, Padova, Antenore 1969 e successive edizioni

-Libri, editori e pubblico nel mondo antico: guida storica e critica, a cura di G. Cavallo, Roma/Bari 2009 e successive edizioni

-Libri e lettori nel medioevo: guida storica e critica, a cura di G. Cavallo, Roma/Bari 2003 e successive edizioni

Per gli argomenti specificamente legati alla filologia plautina dovranno invece leggere:

-C. Questa, Per un’edizione di Plauto, in Giornate Filologiche «Francesco Della Corte», D.AR.FI.CL.ET, Genova 2001, pp.61-85

-G. Pasquali, Storia della tradizione e critica del testo, Milano 1974, pp. 331-393

Modalità di
accertamento

La pova di esame sarà orale e consisterà in due ambiti di accertamento:

1) il primo di essi sarà incentrato sulla storia del metodo filologico. Questa prima fase di accertamento intende verificare le competenze degli studenti sull'evoluzione del metodo filologico attraverso i secoli, utile a comprendere come si è arrivati alle tecniche editoriali ancora oggi in uso per allestire edizioni scientifiche di testi non solo antichi, ma anche moderni e contemporanei

2) il secondo ambito verterà sulla tradizione del testo di Plauto, sulla lettura e interpretazione di un apparato critico, sulle tecniche di allestimento di un'edizione critica. Questa seconda fase di accertamento intende invece verificare che gli studenti abbiano ben compreso le tecniche di vaglio della tradizione manoscritta di un autore, i procedimenti di allestimento di un apparato critico e quelli di scelta tra le varianti, allo scopo di acquisire una capacità di approccio critico a qualsiasi tipo di testo, essenziale non solo per il lavoro filologico a livello scientifico, ma anche per professionalità legate alla redazione editoriale, alla redazione giornalistica e a tutte le professioni legate all'analisi e alla produzione di testi scritti.

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

Note

Oltre alla piattaforma in Blended Learning, per agevolare le comunicazioni e la trasmissione di materiali del corso è stato creato un gruppo aperto Facebook Filologia classica 2016/2017 a cui potranno liberamente iscriversi tutti gli studenti del corso

« torna indietro Ultimo aggiornamento: 26/12/2016


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