PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI
PSYCHOLOGY OF WORK AND ORGANIZATIONS
A.A. | CFU |
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2016/2017 | 8 |
Docente | Ricevimento studentesse e studenti | |
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Giuseppe Favretto |
Assegnato al Corso di Studio
Giorno | Orario | Aula |
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Obiettivi Formativi
Il corso si propone di avvicinare lo studente ad una comprensione critica dei principali costrutti che danno senso fondamento e dignità scientifica e professionale alla disciplina (psicologia del lavoro e delle organizzazioni). Per questo gli argomenti base che sottendono gli obiettivi formativi verranno analizzati e declinati nel contesto delle organizzazioni. Le organizzazioni infatti, devono essere intese come artefatti sociali con finalità di servizio, produzione, educazione etc. Artefatti sociali nei quali le azioni di guida (management delle Risorse Umane in particolare) non possono che giovarsi della conoscenza dei comportamenti reali dei lavoratori (efficienza, fatica, motivazione, gruppalità, conflittualità etc.). Solo l’apprendimento di tecniche e teorie psicologiche può offrire ad un esperto il senso reale della vita organizzativa nella quale i protagonisti sono persone in grado di agire collettivamente, individualmente e organizzativamente. Il comportamento organizzativo, le discrezionalità e libertà di azione del singolo sono poi correlate e condizionate dalle tecnologie in particolare il rapporto U-M-A (Uomo, Macchina, Ambiente sociale, ergonomicamente intesi). Le principali teorie organizzative e manageriali non sono altro infatti, che una azione concreta di indirizzo, comando e coordinamento di individui e gruppi orientati ad un obbiettivo (efficacia ed efficienza) che assume una precisa condizione e finalità economica. Tale azione (rischia altrimenti di diventare mera astrazione) non può e non deve prescindere da una conoscenza del soggetto. Anche molto del disagio e della sofferenza umana si radicano nelle organizzazioni. Per tale motivo una attenzione particolare verrà offerta all'analisi delle disfunzioni organizzative: stress, mobbing, ecc. in riferimento al D.lgs 81/2008.
Lo studio della psicologia del lavoro e delle organizzazioni si applica anche alla fase di ideazione, creazione e gestione di una nuova impresa, per questo verrà dedicato spazio alle tematiche imprenditoriali (dal profilo dell’imprenditore al processo di decisione legato allo sviluppo di una nuova azienda).
Programma
Il programma del corso può essere suddiviso in macro aree:
- Teoria dell'organizzazione: la questione organizzativa: definizioni e problemi; l'analisi organizzativa attraverso i modelli Person/Environment.
- Organizzazione del lavoro e tecnologie: gli archetipi delle organizzazioni moderne; il ciclo tecnologico: il modello di Rohmert e Luczak; organizzazione, scienza e tecnologia.
- Il razionalismo organizzativo: modelli di organizzazione classica (Weber, Fayol, ecc.); critiche: Merton e Gouldner; l'organizzazione scientifica del lavoro (Taylor, Ford, i coniugi Gilbreth, ecc.)
- La scoperta dell'umano: la crisi dei modelli classici (Munsterberg e la Psicotecnica, i pre-ergonomi, ecc.); la scoperta dell'uomo sociale nelle organizzazioni (Mayo); il comportamento organizzativo: il gruppo e l'efficienza lavorativa (Bass, Lewin, Likert, ecc.); la motivazione lavorativa e la scuola delle Risorse umane (McGregor, Herzberg, ecc.); Herbert Simon e La teoria della razionalità limitata.
- Le patologie organizzative: lo stress; la lettura dei fenomeni organizzativi come fenomeni relazionali; mobbing ed il burnout; il mobbing tra teoria e pratica applicativa.
Imprenditore e imprenditoria: Le competenze ed il potenziale imprenditoriale; Imprenditoria giovanile e femminile; La scelta imprenditoriale; Piccola e media impresa.
Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)
In rapporto alla Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni lo studente dovrà mostrare il possesso:
- della padronanza delle conoscenze di base;
- della comprensione dei concetti fondamentali della disciplina;
- della capacità di usare conoscenze e concetti per ragionare secondo la logica della disciplina.
Materiale Didattico
Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it
Attività di Supporto
Lezioni integrative; Seminari integrativi; Esercitazioni finali.
Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento
- Modalità didattiche
Lezioni frontali, testimonianze, seminari
- Testi di studio
Favretto, G. (2010). Organizzazione del lavoro per lo sviluppo delle risorse umane. Verona: QuiEdit [pp. 277]
Favretto G. (2005). Le forme del mobbing. Milano: Raffaello Cortina Editore [pp. 171]
Cubico S. e Favretto, G. (2012). Giovani imprenditori: competenze e orientamenti nel Veneto. Verona: QuiEdit. [pp. 144]
Il docente si riserva di mettere a disposizione della bibliografia integrativa mirata (articoli in lingua italiana e inglese, capitoli di volumi, slides).
- Modalità di
accertamento L’esame si svolgerà in forma scritta.
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
« torna indietro | Ultimo aggiornamento: 11/10/2016 |