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LABORATORIO 2 - OPERE LIGNEE E TELE
LABORATORY 2 - WOODEN AND ARTIFACTS WORKS PAINTINGS ON CANVAS 1

A.A. CFU
2017/2018 5
Docente Email Ricevimento studentesse e studenti
Daphne De Luca DA CONCORDARE VIA MAIL CON IL DOCENTE

Assegnato al Corso di Studio

Conservazione e Restauro dei beni culturali (LMR/02)
Curriculum: MODULO 2B OL E TELE
Giorno Orario Aula

Obiettivi Formativi

Conoscenza e comprensione delle cause e dell’aspetto del degrado dei manufatti dipinti su supporto tessile. Capacità di lettura dello stato di conservazione dei manufatti. Acquisizione delle nozioni inerenti agli interventi di restauro e di conservazione da effettuare nel caso di necessità (tecniche tradizionali e innovative)

Programma

Il corso verterà sullo studio della fenomenologia del degrado e dei relativi interventi su supporti tessili, e sul comportamento reologico dei materiali costitutivi. Verranno analizzate le cause e la fenomenologia del degrado del supporto e degli strati preparatori e pittorici, e si illustreranno le tecniche storiche e i metodi tradizionali del restauro. E’ prevista l’illustrazione di casi di studio esemplari.

Contenuti:

In particolare, le lezioni verteranno sui seguenti interventi:

1.     Descrizione del comportamento reologico dei materiali e analisi della fenomenologia del degrado: cause e aspetto (15 ore)

-cause e aspetto del degrado del telaio (2 ore)

-supporto (6 ore)

- cause e aspetto del degrado degli strati preparatori e della pellicola pittorica (il cretto degli strati preparatori e della pellicola pittorica; i pigmenti, i leganti) (4 ore)

- cause e aspetto del degrado dello strato di finitura (1 ore)

-difetti tecnici: errori dal passato (2 ore)

2.     Descrizione delle metodologie di trattamento della superficie pittorica e del supporto tessile: tecniche storiche, metodi tradizionali e innovativi a confronto  (110 ore)

-Velinatura: l’evoluzione del pensiero; velinature polari e apolari (10 ore)

-Tecniche di pre-consolidamento e consolidamento degli strati pittorici e del supporto: interventi dal recto e dal verso. Materiali tradizionali e innovativi (10 ore)

-consolidamento e riadesione degli strati (20 ore)

-miglioramento della superficie tramite abbassamento dei cretti: l’appianamento dei cretti con metodi innovativi (10 ore)

-trattamenti di deacidificazione: il DP e il pH del supporto tessile (30 ore)

-trattamento di pulitura dei supporti tessili (30 ore)

Sono previste attività di laboratorio ed esercitazione su modelli: le operazioni e le metodologie saranno strettamente correlate alla natura delle opere presenti in laboratorio a disposizione degli allievi. Gli interventi ivi in elenco potranno pertanto subire delle modifiche dettate dalle tecniche esecutive dei manufatti, dal loro stato di conservazione e dalle indicazioni della DL.

Nel caso in cui le opere disponibili non presentassero alcune delle tipologie di degrado in esame, si effettueranno delle esercitazioni su modelli confezionati in laboratorio ad hoc.

Eventuali Propedeuticità

E' richiesta la frequenza ai moduli precedenti.

Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)

Il corso si prefigge di formare l’allievo restauratore sul rilevamento dello stato di conservazione di un’opera d’arte attraverso l’analisi della tecnica esecutiva, la lettura del degrado dei suoi materiali costitutivi e la comprensione delle cause scatenanti tale degrado. L’allievo acquisirà le competenze idonee per progettare correttamente l’intervento di restauro in base alle reali necessità del manufatto. Grazie ad una solida conoscenza delle tecniche di restauro e dei materiali presenti sul mercato, l’allievo sarà in grado di intervenire sull’opera scegliendo la metodologia più idonea e le tecniche più innovative mediante materiali consoni.

Materiale Didattico

Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it

Attività di Supporto

Il materiale d’esame (testi, immagini e power point proiettati a lezione) sarà a disposizione al termine del corso in formato Pdf. Sono previste esercitazione su modelli.


Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento

Modalità didattiche

La didattica del corso si baserà sull'attività pratica eseguita sulle opere presenti in laboratorio

Obblighi

Obbligo di frequenza

Testi di studio

TESTI DI STUDIO

  • D. DE LUCA, I manufatti dipinti su supporto tessile. Vademecum per allievi restauratori, Il Prato 2015, 2° edizione
  • A. FINOZZI, Esperienze recenti di non foderatura, in: Dipinti su tela problemi e prospettive per la conservazione, Giornata di studio, Ferrara 1 Aprile 2006, Il Prato Editore, pp. 85-93.
  • P. CREMONESI, E. SIGNORINI, Un approccio alla pulitura dei dipinti mobili, Il Prato, 2012
  • M.F.  MECKLENBURG,  Meccanismi di cedimento nei dipinti su tela: approcci per lo sviluppo di protocolli di consolidamento, Il Prato, Padova, 2007, pp. 11-36
  • M. ROSSI DORIA, I trattamenti di consolidamento strutturale dei dipinti su tela fra sperimentazione e tradizione: aggiornamenti a partire dalla tradizione romana, in: Dipinti su tela problemi e prospettive per la conservazione, Giornata di studio, Ferrara 1 Aprile 2006. Il Prato Editore, pp. 107-118.
  • G. HIBY, Il ciclododecano nel restauro dei dipinti su tela e manufatti policromi, in “Quaderni del Cesmar7”, 5, Padova 2008
  • L. BORGIOLI, E. BOSCHETTI, Il fascino discreto del ciclododecano, “Progetto Restauro”, Padova, 2007, 42, pp. 2-5.
  • S. HACKNEY, The de-acidification of canvas paintings, in C. SBURLINO, C. LODI, Prima, Durante…Invece del restauro, Atti del VI° congresso internazionale Colore e Conservazione, Parma, 16-17 novembre 2012, Il Prato, Padova 2013, pp. 183-189
  • M. ORIOLA, M. STRLIC, G. CAMPO, A. MOZIR, A. NUALART-TORROJA, C. RUIZ-RECASENS, pH and DP studies of painting canvases, in C. SBURLINO, C. LODI, Prima, Durante…Invece del restauro, Atti del VI° congresso internazionale Colore e Conservazione, Parma, 16-17 novembre 2012, Il Prato, Padova 2013, pp. 201-208
  • Modalità di
    accertamento

    Scritta (unicamente mediante consegna della relazione di restauro e della documentazione fotografica in formato digitale) e orale.

    L’esame si articola in:
    1)  Per sostenere l’esame lo studente dovrà presentare una Relazione Tecnica dell'intervento di restauro svolto sulle opere presenti in laboratorio, stilata in gruppo o singolarmente (una relazione per ogni opera indipendentemente dal numero degli allievi che vi hanno lavorato), comprensiva di:
    - descrizione delle tecniche esecutive e materiali costitutivi;
    - descrizione dello stato di conservazione;
    - descrizione degli eventuali interventi di restauro precedenti riscontrati sul manufatto;
    - descrizione dettagliata del restauro svolto sul manufatto e delle eventuali operazioni ancora da eseguire (quest’ultime descritte per punti).
    La relazione dovrà essere stilata secondo il modello fornito dai docenti durante i moduli e sarà comprensiva di:
    - documentazione grafica;
    - documentazione fotografica;
    - scheda di rilevamento e di documentazione.
    L’elaborato verrà compilato e corretto durante lo svolgimento del modulo e consegnato, su supporto informatico e cartaceo, al momento dell’esame.
    Le immagini fotografiche devono essere correttamente numerate e accompagnate dalla relativa didascalia.
     
    2)    L’esame consiste in un colloquio orale da sostenersi con i docenti che afferiscono ai moduli seguiti. L’esame orale verterà su:
    - operazioni svolte in laboratorio;
     
    - bibliografia fornita dai docenti.

    Disabilità e DSA

    Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

    A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

    « torna indietro Ultimo aggiornamento: 15/08/2017


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