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STORIA DEL DIRITTO ITALIANO
HISTORY OF ITALIAN LAW

A.A. CFU
2022/2023 10
Docente Email Ricevimento studenti
Sandro Notari Giovedì 14.00-16.00 (in modalità da remoto) previo appuntamento via mail. Durante il periodo di lezione il ricevimento si svolge il mercoledì e il giovedì al termine delle lezioni previo appuntamento via mail.
Didattica in lingue straniere
Insegnamento con materiali opzionali in lingua straniera Inglese
La didattica è svolta interamente in lingua italiana. I materiali di studio e l'esame possono essere in lingua straniera.

Assegnato al Corso di Studio

Giurisprudenza (LMG/01)
Curriculum: Percorso comune
Giorno Orario Aula
Giorno Orario Aula

Obiettivi Formativi

Considerato che il diritto è un prodotto della storia, il principale obiettivo dell'insegnamento è di rendere consapevole lo studente degli elementi di storicità presenti nel fenomeno giuridico. A tal fine l'insegnamento introduce lo studente allo studio delle fonti del diritto (consuetudine, legislazione, dottrina e giurisprudenza) in un percorso diacronico che prende avvio dai secoli del tardo impero e giunge all'età contemporanea (secoli IV-XX). Lo studente è chiamato a distinguere i periodi storici, a riconoscere i momenti di frattura, a cogliere gli elementi di continuità nel tempo di concetti e istituti, a individuare il nesso intercorrente tra storia giuridica e storia politica e sociale. 

La metodologia del corso, che coniuga la didattica tradizionale (lezioni frontali) con tecniche innovativo-sperimentali (Debate, Flipped Learning e utilizzo della piattaforma Moodle-blended learning), è finalizzata a sviluppare sia le conoscenze cognitive di base, sia le conoscenze cognitive superiori. In tal modo, attraverso il confronto diretto con il docente e il lavoro in classe (Teaching Working Class), si vuole sollecitare il processo di apprendimento attraverso un più efficace coinvolgimento degli studenti e una migliore organizzazione del materiale, per agevolare i processi di conoscenza durante lo svolgimento del corso.

Programma

Il programma si articola in due parti

La prima parte (54 ore), di carattere istituzionale, affronta i seguenti argomenti, presentati in ordine cronologico

1. Introduzione allo studio della storia del diritto medievale, moderno e contemporaneo

2. L'età altomedievale (secoli IV-X). Il tardoantico: un'età di transizione; Chiesa e Impero romano; le fonti del diritto nell'età del Dominato; prime raccolte di leggi generali e Codice Teodosiano (438).  La compilazione giustinianea; la Pragmatica sanctio del 554 e l'estensione all'Italia del Corpus giustinianeo.  Diritti germanici e leges dei regni romano-barbarici in Occidente;  il regno longobardo e le istituzioni del popolo-esercito; l'editto di Rotari (643); mezzi di prova, ruolo del giudice, compositiones nel processo longobardo. La Chiesa di Roma, i carolingi e la "rinascita" dell'Impero.  Il feudo: origini controverse ed elementi costitutivi dell'istituto; progressivo prevalere del carattere patrimoniale sulla natura personale del feudo.

3. L'età bassomedievale e il rinascimento giuridico medievale (secoli XI-XV): istituzioni, fonti del diritto e cultura giuridica. La riforma della Chiesa (sec. XI); Gregorio VII e la lotta per le investiture; il Dictatus Papae (1075 o 1076).  Il "rinascimento giuridico": un diritto antico per il nuovo millennio; la stagione preirneriana; la rivoluzione di Irnerio e la Scuola dei glossatori civilisti; la nascita dello Studio di Bologna; le c.d. "scuole minori".   Un nuovo ordine per il diritto della Chiesa: il Decreto di Graziano (ca. 1140), il Liber Extra di Gregorio IX (1234) e le origini della scienza del diritto canonico Nascita, sviluppo e crisi degli ordinamenti comunali in Italia; il Comune cittadino; i diritti locali e particolari; gli statuti comunali; la dialettica delle fonti nell'esperienza del diritto comune (ius commune-iura propria). — Gli ordinamenti monarchici italiani; il regno normanno di Sicilia; Federico II di Svevia e il Liber Augustalis (1231). —  L'età dei commentatori (secc. XIII-XV); Bartolo da Sassoferrato e il bartolismo. Umanesimo giuridico (secc- XV-XVI); Andrea Alciato e la scuola di Bourges; due indirizzi dottrinali: mos gallicus e mos italicus iura docendi.

4. L'età moderna (secoli XVI-XVIII). Fine dell'universalismo medievale e Nuovo Mondo. Il giusnaturalismo moderno; i giuristi-teologi della Scuola di Salamanca; Grozio, Hobbes, Locke.  La letteratura giuridica nell'età della giurisprudenzializzazione: consilia e decisiones; Grandi Tribunali e Rote. — Crisi del "sistema" di diritto comune; ideologia antigiurisprudenziale e legge del principe; la critica al mos italicus di G.B. De Luca; L.A. Muratori e il trattato Dei difetti della giurisprudenza (1742). L'illuminismo giuridico; il pensiero politico-giuridico: Montesquieu, Rousseau, Voltaire; nuove teorie economiche: la fisiocrazia; il problema penale e la riforma di Cesare Beccaria.   La Rivoluzione francese; l'Assemblea Nazionale Costituente e la Dichiarazione del diritti dell'uomo e del cittadino (26 agosto 1789);  governo del territorio e riforme dell'ordinamento giudiziario del periodo rivoluzionario e napoleonico; introduzione degli ordinamenti amministrativi e giudiziari franco-napoleonici nei Dipartimenti italiani.

5. L'età dei codici (secoli XVIII-XIX). Le compilazioni legislative dell'assolutismo illuminato europeo (sec. XVIII). — La legislazione rivoluzionaria: il "diritto intermedio" e l'officina del codice civile francese.  Il Code civil del 1804 e i caratteri del "codice moderno"; gli altri codici napoleonici; giuristi e interpretazione.  Il Codice civile generale austriaco del 1811 (ABGB).  Savigny vs Thibaut: la polemica sulla codificazione del diritto in Germania (1814). — L'introduzione del Code civil in Italia nel periodo napoleonico e la sua ricezione negli Stati italiani dell'età della Restaurazione (post 1814).

6. Gli ordinamenti costituzionali (secoli XVIII-XIX). La rivoluzione americana e la Costituzione degli Stati Uniti d'America (1776-1791).  Le costituzioni della Francia rivoluzionaria (1791-1799).  L'età della Restaurazione e le costituzioni europee (1814-1848); la costituzione del Regno di Sardegna del 1848 (Statuto Albertino) e gli inizi del parlamentarismo in Italia.

7. L'Ottocento: un secolo giuridico (1814-1916). Legislazione, cultura e scienza del diritto in Italia e in Europa; la Scuola francese dell’esegesi; la Scuola storica tedesca; la Pandettistica.

8. Verso un nuovo ordine: la lunga transizione dell'Italia dall'Unità al secondo dopoguerra. L'Italia unita nel nuovo regno: la monarchia costituzionale, i codici, la rappresentanza politica (1861-1921); il regime fascista sotto il profilo della storia giuridica (1922-1943).  Le due c.d. "Costituzioni transitorie" (1944-1946).  La Costituzione repubblicana e il ritorno alla democrazia.

La seconda parte (6 ore), di carattere monografico, è dedicata ai rapporti tra ius commune e iura propria. Gli argomenti sono esposti secondo il seguente ordine:

1. Formazione dei comuni cittadini italiani; il comune consolare (secc. XI-XII); posizione costituzionale dei comuni di fronte all’Impero (con riferimento ai comuni dell’Italia centro-settentrionale); la costituzione podestarile nel XIII secolo; l’affermazione del Popolo (seconda metà del XIII secolo) e la giuridicizzazione delle relazioni tra i cittadini; lo statuto comunale: elementi costitutivi della normativa statutaria (consuetudines, brevia, statuta).

2. Ius commune e iura propria: la dottrina degli statuti elaborata dai giuristi del tardo medioevo (la giustificazione teorica della potestas condendi statuta); pluralismo e graduazione delle fonti normative negli ordinamenti territoriali premoderni.

3. Età di vigenza degli statuti comunali (XII-XVIII secolo); statuti comunali e diritto civile romano: casi di studio.

Eventuali Propedeuticità

Nessuna

Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)

Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Alla fine del corso lo studente dovrà dimostrare di possedere conoscenza:

- del fenomeno giuridico, in particolare del suo connaturale rapporto con la storia

- dei sistemi giuridici nella prospettiva della loro evoluzione nel corso del tempo e con riferimento alle principali tappe della storia giuridica europea

- dei settori storico-giuridici e dei principi filosofico-giuridici di base

- dei fenomeni giuridici in riferimento alle istanze sociali, culturali ed economiche

- dei periodi storici, dei momenti di frattura, degli elementi di continuità nel tempo che hanno caratterizzato la storia giuridica occidentale dall'età altomedievale all'età contemporanea

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Alla fine del corso lo studente dovrà dimostrare la capacità:

- di contestualizzare ed interpretare la natura e le implicazioni dei sistemi giuridici

- di reperire, anche tramite banche dati, di comprendere e di utilizzare le fonti storiche e filosofiche del diritto

- di affrontare l’interpretazione di un testo giuridico sia nella sua logica interna, sia nel rapporto con altri testi

- di assuefazione a un linguaggio tecnico-giuridico arricchito da termini di derivazione classica e alle prime problematiche relative alla critica testuale

- di sviluppare una sensibilità storica rispetto agli istituti giuridici del diritto positivo vigente

 Autonomia di giudizio (making judgements)

Alla fine del corso lo studente dovrà dimostrare:  

- di saper raccogliere e interpretare i dati rilevanti della storia giuridica

- di saper integrare le conoscenze, gestire la complessità e formulare giudizi (anche con dati incompleti) con proprie riflessioni e con personali collegamenti tra le varie parti del programma d'esame

Abilità comunicative (communication skills)

Alla fine del corso lo studente dovrà dimostrare:

- di possedere abilità comunicative coniugate a un adeguato bagaglio lessicale giuridico

- di saper comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti

Capacità di apprendere (learning skills)

Alla fine del corso lo studente dovrà dimostrare:

- di saper elaborare documenti giuridici razionalmente organizzati

- di aver sviluppato le competenze necessarie per intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia

- di saper studiare in un modo ampiamente auto-gestito o autonomo

Materiale Didattico

Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it

Attività di Supporto

Esercitazioni scritte e orali, prove intermedie.

Il docente fornirà agli studenti altri materiali di supporto alla didattica in forma di slides, di saggi scientifici, di dispense attraverso la piattaforma Moodle › blended.uniurb.it 


Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento

Modalità didattiche

L'insegnamento è erogato nel secondo semestre. La prima parte del corso (54 ore) si articola in lezioni frontali del docente (modalità tradizionali) (44 ore) e in modalità innovative-sperimentali (Teaching Working Class) che prevedono la partecipazione attiva e il coinvolgimento degli studenti, mediante lo stimolo all'analisi e al dibattito sui temi trattati (10 ore). La seconda parte del corso (6 ore) si articola in esercitazioni orali svolte dagli studenti. I temi delle esercitazioni sono individuati dal docente che fornisce i materiali (testi e saggi di storia giuridica) su cui lo studente svolge il proprio intervento orale in classe. Il docente farà inoltre ricorso a lezioni in forma seminariale anche ibrida attraverso l’utilizzo delle touchboard digitali

Il ricevimento delle studentesse e degli studenti, finalizzato a fornire chiarimenti e a svolgere un eventuale ripasso degli argomenti-chiave del programma affrontato a lezione, si terrà in modalità mista il giovedì, dalle ore 14.00 alle ore 16.00, previo appuntamento via mail.

Per informazioni è possibile contattare il docente all’indirizzo email sandro.notari@uniurb.it

Didattica innovativa

Modalità didattiche

Il corso prevede:

  • lezioni frontali (modalità tradizionale)
  • redazione di elaborati scritti
  • presentazioni orali
  • lezioni partecipate nelle quali verranno discussi i lavori presentati
  • altre modalità innovative-sperimentali

Didattica innovativa

Come dettagliato nei successivi campi, la modalità didattica in presenza verrà arricchita con esercitazioni e approfondimenti individuali che gli studenti svolgeranno utilizzando la piattaforma Moodle di Ateneo. Verranno adottate modalità innovative-sperimentali con la pratica del "debate". Alcuni argomenti del corso verranno trattati seguendo la pratica della “flipped lesson” (lezione capovolta).

Obblighi

L'insegnamento è rivolto a studenti del I anno. Non necessita di prerequisiti relativi ai contenuti. Una conoscenza di base della storia politica e istituzionale a partire dall'età medievale giova all'apprendimento dei contenuti del corso, che si snoda lungo un arco temporale di 16 secoli (IV-XX).

La frequenza non è obbligatoria, ma è vivamente raccomandata.

Per sostenere l'esame da 'frequentante' lo studente dovrà partecipare al 75% delle lezioni.

Testi di studio

I Parte 

- P. Alvazzi del Frate, M. Cavina, R. Ferrante, M. Miletti, N. Sarti, S. Solimano, G. Speciale, E. Tavilla, Tempi del diritto. Età medievale, moderna, contemporanea, Coordinamento a cura di Elio Tavilla, TERZA EDIZIONE, Torino, Giappichelli, 2022

II Parte

- Appunti delle lezioni e materiali didattici forniti dal docente tramite piattaforma Moodle-blended learning

- Ulteriore materiale di studio sarà segnalato a lezione dal docente e reso disponibile agli studenti (frequentanti e non frequentanti) sempre tramite piattaforma Moodle-blended learning.

Modalità di
accertamento

Prova orale, consistente in tre o più domande che vertono sugli argomenti svolti durante il corso e sui temi trattati nei testi d'esame indicati.

È prevista a metà circa dello svolgimento del corso una prova scritta intermedia di valutazione riservata agli studenti frequentanti, consistente in un test a domande a scelta multipla (multiple choice question) e/o aperte. L'esito della verifica intermedia, espresso con un voto in trentesimi, ha un valore orientativo ai fini della valutazione complessiva della preparazione dello studente.

I criteri di valutazione e i punteggi relativi in trentesimi sono determinati secondo la seguente scala:

  • meno di 18/30 - livello di competenza insufficiente: il candidato non raggiunge nessuno dei risultati di apprendimento previsti al punto “conoscenza e capacità di comprensione”;
  • 18-20/30 - livello di competenza sufficiente: il candidato raggiunge i risultati di apprendimento previsti al punto “conoscenza e capacità di comprensione";
  • 21-23/30 - livello di competenza pienamente sufficiente: il candidato raggiunge i risultati di apprendimento previsti ai punti “conoscenza e capacità di comprensione” e “conoscenza e capacità di comprensione applicate”;
  • 24-26/30 - livello di competenza buono. Il candidato raggiunge i risultati di apprendimento previsti ai punti “conoscenza e capacità di comprensione”; “conoscenza e capacità di comprensione applicate” e “autonomia di giudizio”;
  • 27-29/30 - livello di competenza molto buono: il candidato candidato raggiunge i risultati di apprendimento previsti ai punti “conoscenza e capacità di comprensione”; “conoscenza e capacità di comprensione applicate”; “autonomia di giudizio” e “abilità comunicative”;
  • 30-30 e lode - livello di competenza eccellente: il candidato raggiunge pienamente i risultati di apprendimento previsti ai punti “conoscenza e capacità di comprensione”; “conoscenza e capacità di comprensione applicate”; “autonomia di giudizio”; “abilità comunicative” e “capacità di apprendere”.
Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

Informazioni Aggiuntive per Studenti Non Frequentanti

Modalità didattiche

Anche gli studenti non frequentanti possono accedere ai materiali didattici predisposti dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia). Le comunicazioni del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it

Obblighi

L'insegnamento è rivolto a studenti del I anno. Non necessita di prerequisiti relativi ai contenuti. Una conoscenza di base della storia politica e istituzionale giova all'apprendimento dei contenuti del corso, che si snoda lungo un arco temporale di 16 secoli (IV-XX).

Testi di studio

- P. Alvazzi del Frate, M. Cavina, R. Ferrante, M. Miletti, N. Sarti, S. Solimano, G. Speciale, E. Tavilla, Tempi del diritto. Età medievale, moderna, contemporanea, Coordinamento a cura di Elio Tavilla, TERZA EDIZIONE, Torino, Giappichelli, 2022

- Appunti delle lezioni e materiali didattici forniti dal docente tramite piattaforma Moodle-blended learning

- Ulteriore materiale di studio sarà segnalato a lezione dal docente e reso disponibile agli studenti (frequentanti e non frequentanti) sempre tramite piattaforma Moodle-blended learning.

A questi testi, gli studenti non frequentanti aggiungono un testo obbligatorio a scelta tra i seguenti:

- L. Loschiavo, L'età del passaggio. All'alba del diritto comune europeo (secoli III-VII), Torino, Giappichelli, 2019.

- M. Caravale, Diritto senza legge. Lezioni di diritto comune, Torino, Giappichelli, 2013

-  M. Ascheri, Istituzioni medievali, Bologna, Il Mulino, 1999

- C. Ghisalberti, Unità nazionale e unificazione giuridica in Italia. La codificazione del diritto nel Risorgimento, ult. ed., Roma- Bari, Laterza 

- E. Dezza, Storia della codificazione civile. Il Code Civil (1804) e l'Allgemeines Bürgerliches Gesetzbuch (ABGB, 1812), seconda edizione, Torino, Giappichelli, 2000.

Modalità di
accertamento

Prova orale, consistente in tre o più domande che vertono sugli argomenti svolti durante il corso e sui temi trattati nei testi d'esame indicati.

I criteri di valutazione e i punteggi relativi in trentesimi sono determinati secondo la seguente scala:

  • meno di 18/30 - livello di competenza insufficiente: il candidato non raggiunge nessuno dei risultati di apprendimento previsti al punto “conoscenza e capacità di comprensione”;
  • 18-20/30 - livello di competenza sufficiente: il candidato raggiunge i risultati di apprendimento previsti al punto “conoscenza e capacità di comprensione";
  • 21-23/30 - livello di competenza pienamente sufficiente: il candidato raggiunge i risultati di apprendimento previsti ai punti “conoscenza e capacità di comprensione” e “conoscenza e capacità di comprensione applicate”;
  • 24-26/30 - livello di competenza buono. Il candidato raggiunge i risultati di apprendimento previsti ai punti “conoscenza e capacità di comprensione”; “conoscenza e capacità di comprensione applicate” e “autonomia di giudizio”;
  • 27-29/30 - livello di competenza molto buono: il candidato candidato raggiunge i risultati di apprendimento previsti ai punti “conoscenza e capacità di comprensione”; “conoscenza e capacità di comprensione applicate”; “autonomia di giudizio” e “abilità comunicative”;
  • 30-30 e lode - livello di competenza eccellente: il candidato raggiunge pienamente i risultati di apprendimento previsti ai punti “conoscenza e capacità di comprensione”; “conoscenza e capacità di comprensione applicate”; “autonomia di giudizio”; “abilità comunicative” e “capacità di apprendere”.
Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

Note

Gli studenti che vogliano sostenere l'esame in lingua inglese dovranno studiare il seguente testo: A. Padoa Schioppa, A History of Law in Europe. From the Early Middle Ages to the Twentieth Century, Cambridge University Press, 2017, §§  1-33, pp. 1-536.

« torna indietro Ultimo aggiornamento: 17/04/2023


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