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GENETICA DEL COMPORTAMENTO II

A.A. CFU
2008/2009 4
Docente Email Ricevimento studenti
Armando Gregorini

Assegnato al Corso di Studio

Giorno Orario Aula

Obiettivi Formativi

 Il corso si propone di fornire nozioni avanzate nel campo della genetica ed è volto a delineare le complesse relazioni esistenti tra patrimonio genetico, ambiente e fenotipo (compresi i fenotipi comportamentali). Gli studenti acquisiranno anche conoscenze relative ai fondamenti genetici di patologie di interesse in psicologia clinica.
Sono richieste cognizioni di base di biologia cellulare e di genetica: organizzazione e funzioni della cellula; struttura e funzioni degli acidi nucleici (DNA e RNA); codice genetico e sintesi proteica; organizzazione cromosomica; ciclo cellulare, mitosi e meiosi.

Programma

 - Leggi di Mendel e teoria cromosomica dell'eredità.
- Neomendelismo: dominanza incompleta e codominanza; poliallelia; pleiotropismo; epistasi; geni essenziali ed alleli letali; geni legati al sesso e influenzati dal sesso.
- Eredità autosomica dominante (Corea di Huntington; Sindrome di Marfan) e recessiva (Fibrosi cistica; malattia di Tay-Sachs; Fenilchetonuria). Eredità legata all'X dominante e recessiva (Cecità ai colori; Distrofia muscolare). Differenze tra cromosoma X e Y (PAR I e II). Emizigosi. Eredità legata al cromosoma Y. Eredità mitocondriale (MEERF). Penetranza, espressività, linkage.
- Eredità poligenica e multifattoriale: Quantitave Trait Loci (QTL). Studi con i gemelli. Autismo.
- Mutazioni Genomiche (monoploidia; poliploidia; aneuploidie autosomiche - trisomie 13, 18, 21 - e dei cromosomi sessuali - monosomia X e sindrome di Klinefelter): non disgiunzione meiotica e mitotica; effetto età materna. Traslocazioni Robertsoniane.
- Mutazioni cromosomiche: delezione, duplicazione, inversione, traslocazione.
- Mutazioni geniche: tasso e frequenza di mutazione; mutazioni spontanee; mutazioni indotte; agenti mutageni; mutazioni somatiche e germinali; mutazioni condizionali; mutazioni vantaggiose e svantaggiose; sostituzioni (transizione, transversione; mutazioni silenti, missenso, non senso, con senso); inserzioni e delezioni. Mutazioni dinamiche e ripetizioni trinucleotidiche (Corea di Huntington; Sindrome dell'X fragile). Meccanismi di riparazione delle mutazioni: mutazioni per reversione e per soppressione.
- Imprinting genomico (Sindrome di Prader-Willi; Sindrome di Angelman).
- Determinazione sessuale: sesso cromosomico, gonadico e fenotipico. Reversione del sesso; Sindrome di Morris; Ermafroditismo e Pseudoermafroditismo.
- Compensazione del dosaggio genico: ipotesi di Lyon. Meccanismo di inattivazione del cromosoma X (Xic; Xce; Xist).
- Microevoluzione: legge di Hardy-Weinberg e suo utilizzo in genetica umana. Fattori che alterano l'equilibrio genetico: deriva genetica, selezione naturale, accoppiamento non casuale, migrazione, mutazione.

Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)

In rapporto alla Genetica del comportamento II lo studente deve mostrare il possesso:
- della padronanza delle conoscenze delle discipline specialistiche;
- della comprensione dei concetti avanzati della disciplina;
- della capacità di usare conoscenze e concetti per ragionare in maniera autonoma sulle problematiche della disciplina.

Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento

Modalità didattiche

 Lezioni frontali

Testi di studio

 P.J. Russell: iGenetica, seconda edizione. Edises, 2007

Modalità di
accertamento

Esame scritto e orale 

Disabilità e DSA

Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

Note

È fortemente consigliato seguire le lezioni o, in alternativa, prendere contatto con il docente per organizzare adeguatamente lo studio.
Il testo di studio va integrato (particolarmente per i non frequentanti, ma l'integrazione è utile anche ai frequentanti) con materiale di approfondimento che verrà indicato all'inizio delle lezioni.

« torna indietro Ultimo aggiornamento: 10/07/2008


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