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A.A. Classe Sede
2020/2021 LMG/01 - Classe delle lauree magistrali in giurisprudenza Urbino

Obiettivi formativi

Il CdS permette di acquisire solide ed aggiornate competenze giuridiche. Lo studente può costruire il proprio percorso di studi sulla base dei suoi interessi personali, delle sue aspirazioni professionali e delle esigenze del mercato del lavoro. La laurea in Giurisprudenza consente non solo di accedere alle tradizionali professioni legali (magistrato, avvocato, notaio) ma anche di insegnare materie giuridico-economiche nelle scuole superiori e di lavorare nel settore amministrativo e legale delle imprese, nel settore della consulenza al mondo bancario e assicurativo, nella pubblica amministrazione, nelle organizzazioni internazionali.

Il Corso di laurea ha l'obiettivo di:

  • fornire solide ed aggiornate conoscenze e competenze giuridiche;
  • sviluppare capacità di interpretazione e di analisi critica delle norme;
  • sviluppare capacità di corretto inquadramento e di soluzione di casi;
  • sviluppare capacità di produrre testi giuridici (normativi, negoziali, processuali) correttamente impostati, efficacemente formulati e ben argomentati.

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Da maggio a ottobre 2024 — È il momento ideale per conoscere da vicino l’Università di Urbino e la sua offerta formativa. Non perdere l’occasione di incontrare i docenti e i tutor dei corsi di laurea.

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Il corso indirizza alle professioni legali (avvocatura e notariato) e all'accesso ai ruoli della magistratura, alle carriere nella sicurezza pubblica, nonché all'assunzione di ruoli, caratterizzati da funzioni di elevata responsabilità in organizzazioni socioeconomiche private (imprese, banche, assicurazioni, sindacati, associazioni di categorie, onlus, ecc.) e pubbliche (autorità di regolamentazione, organi costituzionali, pubbliche amministrazioni, ecc.), nazionali, comunitarie ed internazionali. La formazione più specifica dedicata al confronto tra diritto, impresa e mercato che, pur consentendo come quello generalista l'accesso alle tradizionali professioni forensi, dischiude ulteriori opportunità occupazionali, in particolare quelle rivolte all'insegnamento nella Classe A046 giuridico-economica. Per realizzare questi obiettivi, nel rispetto dei limiti quantitativi posti dalla normativa in atto, sia l'organizzazione complessiva dell'attività didattica, sia ciascun corso privilegia i contenuti metodologici e sistematici rispetto alla quantità di nozioni.

REQUISITI DI ACCESSO ALLE PROFESSIONI REGOLAMENTATE:

1. Avvocato.

Per poter accedere alla professione di Avvocato il laureato in Giurisprudenza deve effettuare preliminarmente il tirocinio di 18 mesi, di cui alla Legge n. 247/2012 ed al D.M. n. 70/2016, presso uno studio professionale di Avvocato iscrivendosi allo specifico Albo tenuto dall'Ordine degli Avvocati della Provincia nel cui ambito è situato il predetto studio. I primi 6 mesi di tale tirocinio possono essere effettuati anche nell'ultimo anno del Corso di laurea nel rispetto di quanto previsto dalla Convenzione Quadro sottoscritta il 24 febbraio 2017 dal Consiglio Nazionale Forense e dalla Conferenza Nazionale dei Direttori di Giurisprudenza e di Scienze Giuridiche, ai sensi della Legge n. 247/2012 e del D.M. n. 70/2016. Al termine dei 18 mesi di tirocinio il laureato in Giurisprudenza può sostenere l'esame di Stato il cui superamento è necessario per poter accedere alla professione di Avvocato.

2. Notaio

Per poter accedere alla professione di Notaio il laureato in Giurisprudenza deve svolgere un periodo di pratica notarile di 18 mesi presso lo studio di un Notaio. Anche in questo caso è prevista la possibilità di anticipare 6 mesi di tale pratica nell'ultimo anno di Corso di laurea nel rispetto della Convenzione Quadro sottoscritta il 7 dicembre 2016 tra il Ministero della Giustizia, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ed il Consiglio Nazionale del Notariato. Esaurita la pratica notarile il laureato in Giurisprudenza può partecipare all'esame di Stato il superamento del quale è necessario per esercitare la professioni di Notaio. 3. Consulente del lavoro Il laureato in Giurisprudenza può altresì svolgere il tirocinio di 18 presso uno studio professionale di consulenza del lavoro necessario per potere sostenere l'esame di Stato che abilita alla professione di Consulente del lavoro (l. n. 12/79 e successive modificazioni). I primi 6 mesi di tale tirocinio possono essere svolti durante l'ultimo anno del Corso di laurea nel rispetto di quanto previsto dalla apposita disciplina convenzionale consultabile sul sito del Dipartimento.

REQUISITI DI ACCESSO ALLA MAGISTRATURA ORDINARIA

1. Magistrato

Per poter essere ammesso al concorso pubblico per Magistrato ordinario, il laureato in Giurisprudenza, ai sensi del D.Lgs. n. 160/2006, deve altresì: essere in possesso del Diploma conseguito presso una Scuola di specializzazione per le professioni legali di cui al D.Lgs. n. 398/97; oppure essere in possesso di un Dottorato di ricerca in materie giuridiche; oppure essere in possesso del Diploma di specializzazione in una disciplina giuridica presso una Scuola di specializzazione di cui al D.P.R. n. 162/1982; oppure avere concluso positivamente lo stage presso gli Uffici Giudiziari o avere svolto il tirocinio professionale per diciotto mesi presso l'Avvocatura dello Stato, ai sensi dell'art. 73 del D.L. n. 69/2013, convertito con Legge n. 98/2013, nel testo vigente a seguito dell'entrata in vigore del D.L. n. 90/2017 convertito con Legge n. 114/2014.

Esperto legale in imprese

L'Esperto legale in impresa presta la propria attività quale dipendente o consulente presso imprese industriali e manifatturiere, istituti bancari o assicurativi, studi professionali (legali ma anche notarili, commercialistici, tecnici, di architettura etc.), di carattere sia nazionale che internazionale. Di norma opera nelle direzioni centrali o nelle filiali capo area. Si tratta di carriera specialistica che può prendere le mosse da una posizione di collaboratore legale junior e culminare in quella di Responsabile dell'ufficio legale e contenzioso. L'Esperto legale può perfezionare la propria formazione frequentando le Scuole di specializzazione, Master di II livello e corsi di perfezionamento.

Esperto legale in enti pubblici

L'Esperto legale in enti pubblici può esercitare la propria professionalità a livello nazionale, europeo e internazionale.
1) In ambito nazionale, previo superamento di concorso indetto dalla Pubblica Amministrazione, può rivestire posizioni di elevata qualificazione (Regioni,Comuni, Province); negli Enti funzionali (ASL, Camere di Commercio, Università, Aziende pubbliche); nelle strutture amministrative degli organi statali (Governo, Parlamento); nell'Amministrazione finanziaria; negli Ispettorati del Lavoro. Egli può, inoltre, svolgere l'attività di Operatore dell'amministrazione giudiziaria (Cancellerie dei Tribunali e delle Procure). 2) In ambito europeo, previo superamento di concorso pubblico indetto dall'Ufficio europeo di selezione del personale, può rivestire ruoli di prestigio e di responsabilità negli organi e organismi europei (Commissione, Parlamento, Consiglio, Corte di giustizia, Corte dei conti, Comitato delle regioni, Mediatore europeo, Garante dei dati). 3) In ambito internazionale, previo superamento del relativo concorso, può svolgere la carriera diplomatica e accedere, a ruoli di prestigio e di responsabilità a livello di Organizzazioni internazionali governative e non.
L'Esperto legale può perfezionare la propria frequentando le Scuole di specializzazione, Master di II livello e corsi di perfezionamento.

Conoscenza e capacità di comprensione

Il laureato magistrale in Giurisprudenza:
- sviluppa un'approfondita conoscenza del sistema teorico-dogmatico tradizionale posto a fondamento della cultura giuridica e dei principali orientamenti filosofico-giuridici e delle nozioni fondamentali di metodologia e teoria generale del diritto, quali strumenti critici di miglior comprensione del diritto vigente;
- acquisisce una approfondita conoscenza dei contenuti delle istituzioni e degli ordinamenti storici, con particolare riferimento al diritto romano ed a quello intermedio;
- acquisisce una compiuta conoscenza dei principi e delle istituzioni fondamentali del diritto privato, dei principi e delle nozioni specialistiche del diritto civile, commerciale e del lavoro, nonché della disciplina e delle tecniche di tutela del diritto processuale civile;
- acquisisce una approfondita conoscenza dei principi costituzionali, della struttura e del funzionamento delle pubbliche amministrazioni centrali e locali, del sistema economico e finanziario, dei rapporti tra lo Stato e l'ordinamento della Chiesa cattolica e delle altre confessioni religiose;
- acquisisce una compiuta conoscenza dei principali modelli privatistici e pubblicistici di altri ordinamenti, delle istituzioni e della normativa europea e dei principi del diritto internazionale;
- acquisisce una compiuta conoscenza degli istituti del diritto penale nazionale generale e speciale, nonché dei principi e della disciplina della procedura penale e del sistema giudiziario.
A tutto ciò si affiancano nozioni di ambito economico e finanziario indispensabili per inquadrare dal punto di vista giuridico i dati del contesto sociale, economico e politico, in particolare nei contesti giudiziari e forensi.
Le conoscenze sono acquisite innanzi tutto attraverso la frequenza alle varie attività didattiche (lezioni, seminari, laboratori di diritto vivente) nonché tramite lo studio dei materiali didattici previsti dal programma di ogni insegnamento, anche mediante il supporto della piattaforma Blended Learning.
La verifica dell'acquisizione delle conoscenze avviene essenzialmente tramite gli esami di profitto (prove orali o scritte, anche in combinazione tra loro) e mediante prove intermedie di verifica durante lo svolgimento delle lezioni.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Il laureato magistrale in Giurisprudenza:
- sviluppa la capacità di risolvere questioni giuridiche che emergano nella realtà economico-produttiva e sociale, nazionale ed internazionale, in modo da poter operare concretamente mediante l'interpretazione e l'applicazione delle norme giuridiche e dei sistemi normativi;
- è in grado di applicare le proprie conoscenze per poter definire le modalità di risoluzione di controversie giudiziarie o stragiudiziali ed individuare i procedimenti giuridici più corretti ed efficaci per realizzare un'operazione economica o qualsiasi altra forma di interazione sociale, o di valutarne la conformità agli ordinamenti applicabili;
- è in possesso delle conoscenze necessarie per poter contribuire a realizzare un procedimento amministrativo o un processo di formazione di norme giuridiche;
- è in possesso delle conoscenze di base per svolgere un'analisi teorico-dogmatica dei sistemi ordinamentali e per comprenderne il funzionamento ed i processi evolutivi, necessarie per la ricerca scientifica e per lo svolgimento dell'attività didattica in ambito giuridico;
- sviluppa capacità critiche e argomentative.
L'accertamento del raggiungimento degli obiettivi formativi è garantito mediante le verifiche intermedie e gli esami di profitto, che, in base a quanto indicato nei programmi dei vari insegnamenti, hanno lo scopo di accertare sia la conoscenza e comprensione dei contenuti dei singoli insegnamenti sia la capacità di comprensione e di applicazione concreta delle conoscenze acquisite. Una particolare verifica dell'acquisizione delle capacità di applicare conoscenze e comprensione avviene in occasione dei lavori di gruppo inseriti nei Laboratori di diritto vivente, caratterizzati da un significativo livello di interattività tra docenti e discenti, nel cui ambito lo studente è chiamato a dimostrare la padronanza di strumenti e metodologie, nonché la propria autonomia di giudizio e le capacità comunicative acquisite.
 

Autonomia di giudizio

I laureati magistrali in Giurisprudenza acquisiscono un'elevata autonomia di valutazione e di giudizio su problemi di carattere giuridico, con particolare attenzione anche alle ricadute sul piano sociale ed individuale. Inoltre, sono in grado di comprendere e valutare i fondamentali problemi e risvolti economici connessi alle questioni giuridiche. Essi pertanto acquisiscono la capacità di analizzare i problemi e le situazioni, la capacità d'individuare le normative di riferimento e le pertinenti procedure.I laureati magistrali in Giurisprudenza sono capaci di raccogliere ed elaborare tutte le informazioni sulle novità normative, sulle prassi amministrative e sugli orientamenti giurisprudenziali e dottrinali.

Abilità comunicative

I laureati magistrali in Giurisprudenza acquisiscono la capacità di comunicare utilizzando una appropriata terminologia tecnica ed una abilità retorica e argomentativa specifica per i problemi giuridici, nonché una adeguata competenza comunicativa sulle questioni economiche. L'acquisizione della corretta metodologia comunicativa necessaria per interagire nei vari contesti professionali tipici del giurista è verificata anche in occasione delle prove intermedie e degli esami di profitto. l laureati magistrali in Giurisprudenza sono in grado di adeguare il linguaggio e il comportamento comunicativo alle diverse situazioni. Il processo formativo garantisce adeguate competenze linguistiche in campo giuridico in almeno una lingua straniera.

Capacità di apprendimento

I laureati magistrali in Giurisprudenza acquisiscono le capacità e gli strumenti di base per seguire autonomamente l'evoluzione del diritto vivente, per individuare ed interpretare ogni variazione normativa e per aggiornare costantemente le proprie conoscenze e competenze, anche complementari (tecniche ed economiche). I laureati magistrali in Giurisprudenza che conseguono elevate votazioni finali sono in grado di inserirsi senza difficoltà in ulteriori percorsi di studi, come, in particolare, oltre a master e corsi di specializzazione, i dottorati di ricerca in materie giuridiche ed i particolari tirocini negli Uffici giudiziari in affiancamento ad un magistrato di cui all'art. 73 del d.l. n. 69/2013.

Il CdS dura cinque anni. Negli ultimi due anni lo studente personalizza il proprio percorso formativo. Per il IV e V anno, lo studente può specializzare il piano degli studi secondo i propri interessi per la quota di 42 CFU, individuando 5 insegnamenti (3 da 10 cfu tra quelli indicati dalla Scuola di Giurisprudenza, e 2 a libera scelta da 6 CFU nell’anno accademico di riferimento). Il Corso offre anche due percorsi già strutturati: “Diritto, impresa e mercato”; “Ordine pubblico e sicurezza”. Le attività formative previste per “Diritto, impresa e mercato”, oltre ad approfondire la conoscenza delle relazioni tra diritto e impresa, consentono di acquisire le competenze giuridico-economiche richieste per accedere ai corsi che abilitano all’insegnamento nelle scuole superiori. Le attività formative previste per “Ordine pubblico e sicurezza” forniscono competenze speciche che agevolano le carriere nell’ambito della sicurezza pubblica.

Gli insegnamenti prevedono lezioni frontali e attività didattiche integrative: esercitazioni, seminari, conferenze. Sono organizzati laboratori di diritto vivente, che consentono agli studenti di esercitarsi nella soluzione di questioni giuridiche concrete, attraverso la partecipazione a udienze, il confronto con operatori della giustizia (come magistrati e avvocati), la predisposizione guidata di atti giudiziari, pareri, testi normativi. La frequenza delle lezioni è consigliata ma non obbligatoria. Lo studente può scegliere di iscriversi in modalità a tempo pieno o in modalità a tempo parziale.  

Piano degli studi (PDF)

Per essere ammessi alla prova finale occorre aver superato, con esito positivo, gli esami degli insegnamenti previsti nel piano degli studi, con le modalità di esame stabilite nel Regolamento didattico del CdS. Il voto di laurea, espresso in centodecimi, si ottiene sommando: - la media (ponderata per i CFU), espressa in centodecimi, dei voti conseguiti dallo studente negli esami di protto relativi al Corso di laurea; - un voto assegnato alla discussione dell'elaborato nale, sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio della Scuola di Giurisprudenza; - ulteriori punti basati su criteri di merito misurabili e comunque predeniti dal Consiglio della Scuola di Giurisprudenza. Infatti, ai ni del voto la Commissione dovrà tenere conto: a) dei risultati del corso completo di studi universitari; b) della valutazione della tesi operata dai relatori; c) della valutazione delle capacità dimostrate dal candidato nella discussione; d) della valutazione della carriera universitaria dello studente. La Commissione di laurea potrà, in casi eccezionali e con motivazione espressa, aggiungere alla lode una menzione di merito. Nel caso di punteggio nale complessivo pari a 110/110 la Commissione di laurea può attribuire la lode con votazione all'unanimità. Il punteggio minimo è pari a 66/110. Lo svolgimento della prova nale è pubblico così come la proclamazione del risultato nale. Alla prova nale potrà essere attribuito un punteggio massimo di 6 (sei) punti. Il voto nale risulterà dalla somma della media curriculare, del voto sulla discussione della tesi e degli eventuali ulteriori punti come dettagliatamente descritto nel regolamento per l'assegnazione della tesi di laurea. La Commissione dell'esame di laurea è composta da almeno 7 membri, nominata e presieduta dal Direttore di Dipartimento o da un professore di ruolo da lui delegato. La maggioranza dei membri della Commissione deve essere costituita da professori e ricercatori di ruolo della Scuola di Giurisprudenza. Il Direttore del Dipartimento, su proposta del docente relatore, può invitare a far parte della Commissione un docente di altra università o una persona particolarmente esperta nel tema affrontato nella prova finale. (Sportello tesi)

Giurisprudenza (LMG/01)
  • Il Corso di laurea promuove il merito riconoscendo ulteriori CFU agli studenti che svolgono brillantemente i loro studi, mantenendo alta la media dei voti o anche svolgendo esperienze di studio e/o di ricerca all’estero.
  • Gli studenti possono anticipare nell’ultimo anno del corso di studi i 6 dei 18 mesi del tirocinio/praticantato necessario per l’accesso alle professioni di avvocato, presso gli ordini di Urbino, Pesaro, Ancona e Rimini e di Notaio e Consulente del lavoro (Tirocini).
  • I nostri migliori laureati possono svolgere tirocini retribuiti negli Uffici Giudiziari in affiancamento ai magistrati presso il TAR, la Corte di Appello e la Procura generale della Repubblica delle Marche.(Tirocini)
  • La Scuola di Giurisprudenza offre un servizio di orientamento continuo per guidare lo studente nella individuazione del proprio percorso formativo.
  • In situazioni di emergenza le lezioni si attivano in pochi giorni in multimodal learning garantendo tutte le attività formative online. (Didattica in emergenza)

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Accesso
Corso ad accesso libero
Indicazioni

II Corso di studio è ad accesso libero.

Per l'ammissione al CdS occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di un titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo in base alla normativa vigente. Le domande di immatricolazione vengono accettate no al raggiungimento della numerosità massima sostenibile del corso di laurea, rispettando l'ordine di perfezionamento delle domande stesse. È prevista una prova obbligatoria di verica dell'adeguata preparazione iniziale (test VPI) (VPI Ateneo) che verte sul possesso di competenze comunicative di base e capacità di ragionamento logico, finalizzata all'individuazione di eventuali carenze formative e utile come strumento di autovalutazione per l'inserimento nel percorso di studi universitario. Il test VPI viene somministrato per almeno due edizioni delle quali l’iniziale prima delle lezioni del primo semestre e l’ultima entro il mese di febbraio dell’anno accademico relativo all’immatricolazione. Il test VPI adottato dal Corso di Studi è erogato dal CISDEL. Le indicazioni dettagliate su date, orari e sedi delle varie edizioni del test VPI, sono pubblicate nella pagina web del CdS. Il CdS si riserva di organizzare ulteriori specici test attinenti a tematiche giuridiche e politiche. Delle relative modalità di organizzazione viene data notizia sulla pagina web del CdS. La mancata partecipazione al test VPI, così come il suo mancato superamento, comporta l'attribuzione di obblighi formativi aggiuntivi (OFA) che devono essere soddisfatti entro il primo anno di corso. Gli OFA si considerano assolti con il superamento del test VPI in una successiva edizione. La Segreteria Studenti competente provvederà a registrare all'interno del fascicolo dello studente il superamento del test VPI o l'attribuzione/estinzione di OFA. In presenza di OFA da assolvere, lo studente verrà contattato individualmente ai fini dell'assolvimento e non verrà consentita allo studente la partecipazione all'esame di diritto privato.

Per quanto riguarda l'iscrizione degli studenti stranieri, questa è regolamentata dalla vigente normativa nazionale i cui dettagli sono riportati nel sito internet di Ateneo.

Contribuzione
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Il tutorato è finalizzato ad orientare ed assistere gli studenti lungo tutto il corso degli studi, a renderli attivamente partecipi del processo formativo, a rimuovere gli ostacoli ad una proficua frequenza dei corsi. Per informazioni: tutor.giurisprudenza@uniurb.it
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Organizzazione

Segreteria didattica Dipartimento di Giurisprudenza

Via Matteotti, 1 - Urbino

Sede

Tel. 0722 303220 (dott.ssa Daniela Capponi) - 303222 (dott.ssa Stefania Casoli)

Email

scuola.giurisprudenza@uniurb.it; daniela.capponi@uniurb.it; stefania.casoli@uniurb.it

A chi rivolgersi

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La sede dell'Ufficio Tutor rimane all'interno del Dipartimento di Giurisprudenza adiacente la Biblioteca.
Nel caso in cui si fosse impossibilitati ad incontrare personalmente i tutor, gli studenti potranno avvalersi della comunicazione via e-mail al seguente indirizzo tutor.giurisprudenza@uniurb.it , telefonicamente al numero +39 0722 303219 (negli orari indicati) fax +39 0722 2955.

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Rappresentante degli studenti nel Consiglio della Scuola di Giurisprudenza

Iacopo Santi

i.santi1@campus.uniurb.it 

 


 

Contatti
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 0722 303220   0722 2955   elisabetta.righini@uniurb.it
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 0722 / 303220   0722 / 2955   chiara.gabrielli@uniurb.it

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