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METODI E TECNICHE DI PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE
METHODS AND TECHNIQUES OF TERRITORIAL PLANNING

A.A. CFU
2017/2018 6
Docente Email Ricevimento studenti
Giuliano Tacchi su appuntamento

Assegnato al Corso di Studio

Gestione delle politiche, dei servizi sociali e della mediazione interculturale (LM-87)
Curriculum: GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI
Giorno Orario Aula
Giorno Orario Aula

Obiettivi Formativi

Il corso si propone, a seguito dell'approvazione della legge di riforma n.328 del 2000, di analizzare e approfondire le trasformazioni avvenute nel sistema-welfare locale (con particolare attenzione agli effetti causati dalla crisi sociale/economica sui cittadini, sui Comuni, sul privato sociale, sulle politiche sociali e socio/sanitarie) e di analizzare metodi e tecniche, strumenti, contenuti e obiettivi dei processi di riorganizzazione del welfare territoriale e d'integrazione professionale, gestionale e istituzionale (tra "pubblico" e "privato sociale", tra "sociale" e "sanità").

In particolare:

  • il ruolo delle reti locali di sicurezza sociale, dei sistemi e delle politiche che promuovono la partecipazione e la responsabilità dei cittadini; che cosa è, oggi, il "welfare lterritoriale"; cosa si intende per gestione collettiva di bisogni e rischi individuali e per "sistema" che sostiene e promuove la crescita economica del territorio;
  • il ruolo dell'operatore sociale: quali competenze teoriche, tecniche, relazionali.

Programma

Metodi e tecniche di programmazione nel contesto del welfare territoriale, la situazione oggi. Il destino del welfare.

Argomenti, contenuti, problematiche e le fasi di svolgimento del programma:

  • Introduzione al corso: descrizione del corso (PDF)
  • Glossario essenziale “sociale” (slide e PDF), le "parole strategiche" del "mestiere sociale" nel contesto del welfare territoriale
  • La legge n. 328 del 2000 (“Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali”), analisi, commenti, valutazioni. La situazione oggi e la nuova organizzazione del welfare territoriale. Governo del welfare e governance nel welfare.
  • Funzioni e organizzazione delle politiche sociali degli enti locali, funzioni delle Regioni. Il welfare dei servizi. Cos'è un "servizio" (servizi primari, d'accesso, complementari, perché e come si progettano e attivano servizi). L'operatore sociale. La motivazione, la mediazione, la negoziazione. Le equipe multidisciplinari e integrate.
  • Le leggi “sociali” regionali. Nuove norme, il "sociale" si trasforma. L’avvio delle “riforma del welfare” a partire dalle modifiche al titolo V della Costituzione.
  • Diritti sociali e “livelli essenziali” di sicurezza sociale…un punto di partenza per organizzare il welfare "nazionale" e "territoriale".
  • Pianificare e programmare i servizi nel territorio. La progettazione sociale.
  • La pianificazione sociale. Metodi, tecniche, strumenti. Il ruolo della politica locale e il ruolo dei tecnici. Ambiti Territoriali Sociali, Comitato dei Sindaci, Ufficio di Piano, Coordinatori/facilitatori, i diversi attori locali portatori d’interesse, competenze diverse e integrate.
  • Consultare, concertare, progettare e gestire in forma partecipata. Ruolo del terzo settore e dei soggetti protagonisti del welfare locale (Associazioni di Promozione, Cooperative Sociali, Volontariato, Sindacati, Agenzie formative - dalla scuola "di base" all'Università). La partecipazione e i diversi volti della sussidiarietà.
  • Processi per l’integrazione sociale e sanitaria e per l’integrazione tra “pubblico” e “privato”. Nuova organizzazione della "sanità locale". Integrazioni professionali, gestionali, istituzionali. Governo e governance.
  • Metodi e strumenti per la valutazione “sociale” (…per migliorare servizi, organizzazioni, professionalità degli operatori sociali, strutture, progetti, piani sociali; gli strumenti: dimensioni, indicatori… questionari, interviste ). Autorizzazione e accreditamento. Progettare la formazione specialistica.
  • Il processo per la costruzione della “rete sociale locale”, metodi e tecniche per il lavoro di rete, gestire le relazioni, le "malattie della rete". Il ruolo dei "tavoli di partecipazione". Il gruppo e il lavoro di gruppo. Comunicare e informare: si comincia dalla carta dei Servizi.
  • La “spesa sociale”. Fondi europei, nazionali, regionali...Vecchie e nuove modalità di “acquisto” di prestazioni/servizi alla persona.
  • Eventuali Propedeuticità

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    Risultati di Apprendimento (Descrittori di Dublino)

    Conoscenze e capacità di comprensione di contenuti e problematiche proprie dell'attività di un operatore sociale, nel contesto operativo del territorio

    Lo studente dovrà mostrare conoscenza delle articolazioni comprese nel sistema delle politiche del welfare territoriale, del ruolo delle diverse organizzazioni (pubbliche e private), dei processi e dei livelli di integrazione.

    Lo studente dovrà mostrare il possesso di competenze sull'attività di pianificazione, programmazione, progettazione sociale.

    Conoscenze e capacità di comprensione applicate.

    L'approccio propfessionale al lavoro sociale: lo studente dovrà mostrare capacità di organizzazione e gestione di tavoli/gruppi tecnici finalizzati allo studio, lavoro e partecipazione su aree d'intervento sociale, integrate. In particolare: conoscenza e competenze operative su gestione di metodi e tecniche per l'ascolto, la concertazione, la co-progettazione e la gestione partecipata; attitudine a sostenere argomentazioni e orientamento alla risoluzione di problemi.

    Autonomia di giudizio e abilità comunicative

    Lo studente dovrà mostrare il possesso delle capacità di usare conoscenze e concetti che consentano modalità di attivazione, organizzazione e gestione di reti sociali locali finalizzate alla partecipazione. Gestire individualmente relazioni interpersonali professionali, coordinare gruppi di lavoro, sapere ascoltare e individuare linee operative o di indirizzo, promuovere e favorire la comunicazione con i diversi partner della rete locale, professionisti e non.

    Capacità di apprendere...

    ...competenze teoriche, competenze tecniche, competenze relazionali proprie dell'operatore sociale, sia individuando autonomamente strumenti formativi e di aggiornamento, sia organizzando o progettando, in forma partecipata, formazione specialistica nel contesto del pubblico (enti locali, sanità, Regione...) e/o nel contesto privato (es. terzo settore, scuola...).

    Materiale Didattico

    Il materiale didattico predisposto dalla/dal docente in aggiunta ai testi consigliati (come ad esempio diapositive, dispense, esercizi, bibliografia) e le comunicazioni della/del docente specifiche per l'insegnamento sono reperibili all'interno della piattaforma Moodle › blended.uniurb.it

    Attività di Supporto

    Organizzazione di seminari di approfondimento in collaborazione con docenti interni e tecnici esperti del territorio con particolare attenzione a:

    - pianificazione sociale territoriale;

    - lavoro di rete e integrazioni istituzionali, gestionali e professionali;

    - ruolo del terzo settore;

    - ruolo del "pubblico" e organizzazione degli enti locali;

    - nuove domande/bisogni, nuovi servizi, interventi.


    Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento

    Modalità didattiche

    Lezioni frontali, analisi della documentazione proposta, lavoro di gruppo;

    seminari: incontro/confronto con esperienze di professionisti/operatori sociali che operano nel territorio, testimoni e protagonisti del welfare territoriale;

    audio chat, forum

    Obblighi

    Frequenza dei 3/4 delle ore di lezione e studio dei testi in programma.

    Conoscenze e competenze nel lavoro di base dell'operatore sociale, quali: significato e ruolo del "welfare territoriale", normativa essenziale di riferimento, metodi e strumenti di base quali il lavoro d'equipe e lavoro in rete, progettazione  e valutazione sociale.

    Testi di studio

    E. Polizzi, C. Tajani, T. Vitale, "Programmare i territori del welfare" - "Attori, meccanismi ed effetti", Carocci, Roma 2013 (in particolare: capitolo primo-introduzione, secondo, terzo, quarto, sesto).
    Bertin G. Fazzi L. La governance delle politiche sociali in Italia, Carocci, Roma, 2010 (primo, secondo e terzo capitolo) .
    A cura di F.Palazzo e A. Genova il welfare nelle Marche - attori, strumenti, politiche, Carocci, Roma, 2008 (Parte prima, capitolo primo, secondo, terzo; parte seconda, capitolo quarto e quinto; parte terza, capitolo 8, capitolo 10; parte quarta, capitolo 12, capitolo 13 ; parte quinta capitolo 18 e 19).

    Schede e documentazione aggiornata sulla sperimentazione locale di metodi e tecniche di pianificazione e programmazione territoriale saranno messe a disposizione, prima e durante durante il corso, dal docente.

    Modalità di
    accertamento

    L’accertamento avviene tramite lo svolgimento di prove in itinere (lavoro di gruppo, progettazione sociale, valutazione...) e  in modo individuale per la sessione d'esame.

    Esame orale.

    Prove in itinere e prove d'esame permettono l'accertamento di conoscenze e competenze relative al ruolo dell'operatore sociale nel contesto del welfare territoriale.  Apprendimenti da sottoporre a controllo relativi a:

    • competenze teoriche;
    • competenmze tecniche;
    • competenze relazionali.

    Prove d'accertamento:

    • per le prove in itinere sono previste esercitazioni e compiti prestazionali di picccolo e grande gruppo (prove semistrutturate con esempi di progettazione sociale, valutazione, gestione di gruppi...);
    • per la sessione d'esame è previsto un colloquio orale e, su eventuale richiesta dello studente, la presentazione di un saggio breve o comunque un elaborato scritto su temi fonfamentali del corso.

    Criteri e parametri di valutazione:

    • per le prove di tipo semistrutturato, ad esempio sulla "progettazione sociale", sulla "valutazione sociale", sul "lavoro di rete", si verificherà la corrsispondenza tra esposizione e ordine/fasi metodologiche.
    • Per la sessione d'esame si valuterà completezza delle conoscenze, padronanza  espositiva e capacità di elaborazione di temi complessi e di nozioni di base.
    Disabilità e DSA

    Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

    A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

    Informazioni Aggiuntive per Studenti Non Frequentanti

    Modalità didattiche

    E' consigliata la lettura della documentazione, pubblicata dal docente, in "piattaforma blended"

    Obblighi

    Studio del programma indicato.

    Testi di studio

    E. Polizzi, C. Tajani, T. Vitale, "Programmare i territori del welfare" - "Attori, meccanismi ed effetti", Carocci, Roma 2013.
    Bertin G. Fazzi L. La governance delle politiche sociali in Italia, Carocci Editore, Roma, 2010.
    A cura di F.Palazzo e A. Genova il welfare nelle Marche - attori, strumenti, politiche, Carocci, Roma, 2008.

    N.B. Durante lo svolgimento del corso sarà messa a disposizione degli studenti documentazione, riguardante esperienza di welfare locale, normative, appunti di metodo ecc., prodotta dal docente (es: testo della legge 328/2000 e scheda di sintesi, testo di un Piano Sociale d’Ambito Territoriale Sociale, schede/dispense su rete territoriale e lavoro di rete, progettazione sociale, glossario essenziale del sociale, la valutazione sociale, lavoro sociale e operatore sociale, gruppi e lavoro di gruppo, gestione associata tra Comuni, modalità di accesso ai servizi, appalti ed esternalizzazione, nuove modalità di “acquisto” di prestazioni sociali…).

    Modalità di
    accertamento

    Esame orale.

    Disabilità e DSA

    Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.

    A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.

    Note

    In caso di difficoltà nel reperimento di alcuni dei testi indicati, gli studenti potranno utilizzare la documentazione pubblicata in "piattaforma blended", segnalando il problema al docente che indicherà testo e argomento sostitutivo.

    « torna indietro Ultimo aggiornamento: 18/09/2017


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