STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA
A.A. | CFU |
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2010/2011 | 6 |
Docente | Ricevimento studentesse e studenti | |
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Graziano Biondi | prima e dopo l’orario di lezione |
Assegnato al Corso di Studio
Giorno | Orario | Aula |
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Obiettivi Formativi
- Esposizione e critica dei termini specifici: nous, psyche, metensomatosis, empsychosis
- Analisi del rapporto fra mythos e logos
- Riflessione sui modi della falsità: negazione, reticenza, elusione, silenzio, esagerazione
- Indagine sulle figure sapienziali elleniche precedenti l'inizio della filosofia
- Confronto fra filosofia ellenica e meditazione cristiana, attuato in riferimento alla teoria dell'intelletto e all'interpretazione del repertorio narrativo e dottrinale
Programma
La filosofia s'è frequentemente occupata di fornire una dimostrazione della verità, mentre ha prevalentemente trascurato la dimostrazione della falsità, subordinandola per lo più alla mera negazione del vero e del già dimostrato. Poiché -secondo gli insegnamenti (veri o presunti, o addirittura falsi) di Pitagora- gli uomini vivono per lo più nella non-verità, ossia nella mancanza di conoscenza, che significa anche nell'ingiustizia, nella disarmonia e nell'apatico oblio di sé, il problema della non-verità assume una cifra essenziale.
Vi sono diversi scopi e diversi modi di non dire la verità; uno di questi venne sistematicamente adottato dalla tradizione pitagorica, allorché proponeva storie inverosimili e indimostrabili invece di teoremi e di tesi, scambiando l'insegnamento con favolette e fatterelli talmente assurdi che invitavano palesemente a non credervi, ma meravigliavano ugualmente. Erano i primi modelli dei raggiri retorici, atti a sviare nell'errore, oppure altrettanto idonei a indicare la via della verità attraverso un percorso falso, ma sensibile al vero. Infatti, non è raro che la verità comunicata apertamente venga vilipesa e confusa con l'ingenua innocenza dello sprovveduto, tanto che sembra segno di accortezza dire la verità solo in parte e non in ogni caso, non a tutti e non veramente, come suggerì Baltassar Graciàn nel suo Oracolo manuale.
Il corso tratterà, in particolare, l'aneddotica (manifestamente falsa in quanto fantasiosa, ma non troppo) relativa a Ermotimo di Clazomene: i Pitagorici raccontavano che fosse la reincarnazione di un guerriero troiano redivivo, dotato di conoscenze superiori e di facoltà profetiche, propugnatore di una teoria dell'intelletto, anticipatrice d'ogni filosofia e capace di condurre l'individuo, altrimenti recluso nel suo misero io, alla condivisione del mondo mediante non un'aperta teoresi, ma un esercizio ascetico. Attorno al filo di questa fisionomia saranno annodate le perline di molteplici favole, storie, culti, misteri, segreti che esprimono la verità della vita in modo allusivo, fino a delineare i concetti primi del filosofare: il rapporto fra l'unità del mondo e la molteplicità delle cose, il nesso fra infinità e finito, affermazione e negazione.
L'ascetica intellettiva, che da Ermotimo condurrà all'esperienza di Pitagora, costituirà la base di definizione della vita saggia e troverà, in un secondo tempo, una singolare applicazione nelle dottrine esoteriche dello gnosticismo cristiano fino ad informare la mentalità cristiano-occidentale della salvazione liberante del Sé.
Modalità Didattiche, Obblighi, Testi di Studio e Modalità di Accertamento
- Modalità didattiche
Lezioni frontali
- Testi di studio
Testi filosofici
Diogene Laerzio, Vita di Pitagora, (edizione libera).
Studi critici
G. Biondi, La favola di Euforbo e Pitagora, Roma 2009.
G. Biondi, Basilide. La filosofia del Dio inesistente, Roma 2005.
- Modalità di
accertamento Esame orale. Per i frequentanti l’esame verterà sul testo filosofico e uno studio critico a scelta fra quelli indicati.
- Disabilità e DSA
Le studentesse e gli studenti che hanno registrato la certificazione di disabilità o la certificazione di DSA presso l'Ufficio Inclusione e diritto allo studio, possono chiedere di utilizzare le mappe concettuali (per parole chiave) durante la prova di esame.
A tal fine, è necessario inviare le mappe, due settimane prima dell’appello di esame, alla o al docente del corso, che ne verificherà la coerenza con le indicazioni delle linee guida di ateneo e potrà chiederne la modifica.
Informazioni aggiuntive per studentesse e studenti non Frequentanti
- Modalità didattiche
Per i non frequentanti comprenderà anche un secondo studio critico.
In ogni caso si deve concordare la scelta con il docente. È possibile concordare anche programmi alternativi, sempre previo accordo con il docente.
« torna indietro | Ultimo aggiornamento: 01/03/2011 |